GIOIA SANNITICA - Da subito pacati i toni usati durante il confronto politico che la sera
del 6 maggio, ha visto protagonisti della trasmissione “Italiani”, in diretta
sul canale 86 di una nota emittente locale, i due candidati a sindaco di Gioia
Sannitica Michelangelo Raccio e Giuseppe Gaetano. Ma d’altra
parte sarebbe stato strano il contrario visto che fino al 25 maggio 2014,
giorno in cui i cittadini gioiesi saranno chiamati alle urne per eleggere il
loro nuovo sindaco, i due aspiranti primi cittadini sono figli della stessa
maggioranza attualmente capitanata da Mario Fiorillo, in questa nuova tornata
elettorale candidato nello schieramento “Rinascita Gioiese”. Numerose e i
incalzanti le telefonate e le mail arrivate in diretta, ancora una volta
dimostrazione del fatto che le Amministrative stanno particolarmente a cuore ai
cittadini che nonostante il marasma del Governo Centrale sono molto attenti a
chi dovrà amministrare il loro territorio. Per stemperare la tensione subito i
conduttori hanno chiesto ai candidati pregi e difetti del rispettivo
avversario. La risposta è stata immediata e comune, la testardaggine,
oltretutto seguita da una precisazione doverosa da parte di entrambi, cioè
che la decisione di schierarsi in compagini diverse nonostante costole
della stessa maggioranza è stata frutto di due visioni differenti della vita
amministrativa di Gioia Sannitica, il che avvalora la normale competizione
scevri da ogni imbarazzo. “E’ necessario che il confronto politico –
ha precisato Raccio - rimanga sempre in un alveo di civiltà doverosa”. Attenti
anche a specificare come non si tratti di liste politiche ma civiche, “il
nostro è un piccolo paese – ha evidenziato Raccio – non può
soggiacere a logiche politiche”. Domande uguali per entrambi con un minuto
e mezzo a disposizione per rispondere e la possibilità di replica, queste le
regole del format che ha permesso in questo modo un confronto crudo e
democratico. 7 su 12 i giovani schierati da “Rinascita Gioiese”, scelta
motivata dal candidato Raccio che ha sottolineato il mix di professionalità,
competenze ed esperienze messe in campo. Il candidato Gaetano ha ribadito,
invece, come sia stata voluta la scelta di coinvolgere, nella lista che
rappresenta, persone senza esperienza amministrativa. “La competenza –
ha evidenziato Raccio – serve soprattutto per evitare disastri chiamati
dissesti”. Amara e concreta la prima mail arriva da una giovane laurenda
che chiede subito se nel programma elettorale di “Rinascita Gioiese” ci sono
progettualità di sviluppo economico per i giovani intenzionati a fare
impresa. Dettagliata la risposta di Raccio: “La parola sviluppo consta
di molti fattori che per avere un senso devono necessariamente essere messi a
sistema. Un sistema – ha concluso il candidato - che
immaginiamo attraverso dei veri e propri incubatori d’impresa atti a promuovere
lo sviluppo dell’imprenditoria locale, un modo per offrire beni e servizi alle
neo imprese locali”. Dal dibattito è emerso che quello delle risorse
rinnovabili è un’altra direzione importante verso la quale intende andare la
compagine di “Rinascita Gioiese” prendendo a modello anche altre realtà locali
che con il biogas, per esempio, hanno avuto modo di eccellere sul nostro
territorio. Una risposta e una proposta per tutti, a partire dalla immediata
soluzione alla questione “terremotati”, argomento molto doloroso sul quale
entrambi i candidati si sono impegnati ad intervenire subito. E ancora
chiarimenti e proposte sulla zona industriale, sulla rete idrica, sull’unione
dei comuni, sulla la problematica della connessione internet, sui punti di
ritrovo per i giovani, sul bilancio partecipato, sull’agricoltura. Argomenti
intavolati dai partecipanti al dibattito e dai candidati che hanno risposto a
tutte le domande dei loro cittadini. Cittadini che, come è emerso dai
contributi raccolti per strada, altro non chiedono che “stare un poco meglio”,
dopotutto nulla di trascendentale per della gente semplice e genuina del piccolo
paese matesino, e che alla domanda dove gli si chiedeva che caratteristiche
dovrebbe avere il loro futuro sindaco hanno quasi tutti risposto: non deve dire
bugie e deve stare in mezzo alle persone.Botta e risposta che si è conclusa con
degli impegni ben precisi per una competizione elettorale che avrà modi e tempi
per dimostrare le competenze messe in campo. I modi si scopriranno in una
accurata disamina dei programmi elettorali che saranno proposti ai cittadini e
i tempi sono racchiusi in una sola data: il 25 maggio prossimo, giorno di
arrivo e di partenza.
Pietro Rossi