Rufus Wainwright sarà ospite a Sanremo domani sera,
mercoledì 19 febbraio. Nonostante i papaboys (vedi in basso il videoservizio del
Tg3), e nonostante le proteste del consigliere Rai Antonio Verro. L'artista
canadese, considerato balsfemo presenterà i suoi brani (non si hganno notizie
sul cachet), ma probabilmente non si esibirà in "Gay Messiah", una delle sue
canzoni più famose, ma soprattutto quella che gli ha fatto guadagnare la fama di
satanista. Il pezzo è inserito nella raccolta di successi che il cantautore
pubblica in Italia proprio in questa settimana. Ufficialmente, Rufus
è sostenitore dei diritti degli omosessuali. Gay dichiarato, nel 2012 si è
sposato con il compagno Jorn Weisbrodt e ha avuto una figlia da Viva Lorca,
figlia appunto di Leonard Cohen. Secondo il movimento di religiosi che lo
accusa, avrebbe “comprato una bambina concepita in provetta”, che ora
crescerebbe "senza madre, ma con due padri gay".
Il testo proibito
e Rufus: "Non parla di Gesù"
Difficile recuperare qualche sua dichiarazione
in merito. Di sicuro c'è solo il testo di Gay Messia, che come traduce
Panorama, recita: "Lui vivrà e poi nascerà da un film porno degli Anni '70,
vestendo calzettoni di spugna con stile e con un sorriso innocente. Fareste
meglio a pregare per i vostri peccati, perché il Messia gay sta arrivando [...]
No, non sarò io, Rufus il battista. No, non sarò l'unico, battezzato nello
sperma. Se invece dovesse succedere che qualcuno chiederà la mia testa, allora
io mi piegherò sulle ginocchia e gliela offrirò a testa bassa". Dalla sua Rufus ha chiarito che il Messia gay "non è Gesù", ma ciò non
ha fermato la protesta dei Papaboys, che chiedevano di eliminarlo dalla lista
degli invitati.
"Perché i Papaboys non seguono l'esempio di
Francesco?"
Secondo l'artista la canzone "Non è la rappresentazione di
Cristo o di nessun’altra figura ma la metafora di un mondo dove omosessuali ed
etero godono degli stessi diritti e che, a giudicare dalle reazioni in Italia,
sembra ancora molto lontano. "È triste", ha proseguito, "che molti
seguaci della Chiesa Cattolica non seguano la linea del loro leader Papa
Francesco nell’accettazione di donne, gay e altre minoranze". Rufus, si legge,
non voleva urtare il sentimento religioso di alcuno, la sua Gay Messiah è un
anthem (composizione tradizionale di musica vocale, ndr) interno alla comunità
omosessuale". http://www.papaboys.org/