GRAZZANISE - Un rivitalizzante
ciclo di 12 giorni di cure termali a Telese, per 10 anni consecutivi, tutti
insieme: è l’obiettivo raggiunto e festeggiato sabato 6 luglio dal gruppo che
fa capo alla dinamica organizzatrice Annamaria Tessitore e che si formò nel
2004 per iniziativa dello Spi-Cgil. Infatti, fra i primi promotori v’erano
Antimo Carlino, responsabile locale del Sindacato Pensionati, ed Antonio
Palladino, esponente dei Ds, i quali man mano han passato il testimone alla
“rossa” Annamaria che ha ininterrottamente continuato, con premurosa dedizione,
a coordinare la pimpante comitiva di anziani, avvalendosi della buona
collaborazione di Orsola, sua sorella, di Pina Raimondo e di altri volontari
più o meno giovani. Così, per un decennio, fra l’ultima settimana di giugno e
la prima di luglio, partenza in autobus dal quadrivio centrale, ogni mattina
alle 7, amabilmente conversando e spesso cantando, per giungere a Telese Terme,
dove, grazie all’abile smistamento dell’inimitabile signora Emma, ciascuno ha
potuto godere dei benefìci di fanghi e bagni caldi, massaggi ed idromassaggi,
inalazioni e quant’altro offre la funzionale stazione termale. In piacevole
aggiunta, prima del quotidiano rientro a Grazzanise, passeggiate nel verde e, a
maggior piacevole integrazione del benessere di corpo e spirito, approdi alle
fonti per sorseggiare la salutare acqua telesina celebrata fin dall’antichità, nuotate
in piscina, assaggi di pizze e taralli, acquisti nelle boutiques della ridente
città sannita, romantiche canzoni ed rilassanti danze sotto gli alberi. Alcuni
dei curandi d’età più avanzata (come zi’ Vicienzo Pace e zi’ Gilorm’),
nell’arco di questi dieci anni trascorsi, son venuti inevitabilmente a mancare, ma è sempre
rimasto vivo nel gruppo il tenero ricordo della loro partecipazione,
aggregandosi intanto nuovi desiderosi di fango-balneo e massoterapie. Comunque, nel radioso giorno conclusivo del
ciclo di quest’estate 2013 e in un clima di diffusa allegria, si sono addensati
spassosi balli, un gustoso pranzo e ricorrenti applausi di gratitudine rivolti alla
tenace Annamaria. Insomma una gaia “cerimonia dell’arrivederci” che ha raggiunto
il culmine al momento del vibrante discorso dell’acclamato “sindaco” Giuseppe
Petrella (trionfalmente arrivato in sala, in compassata coppia con la first
lady Teresa Raimondo, preceduto dall’ardito novantenne “portabandiera” zi’
Luigi e scortato da un drappello militare interforze composto da Paolo,
Giannino e luogotenente Parente). Indi il gioioso taglio dell’immancabile torta
e l’espressiva lettura che Edvige Papararo ha dato della pergamena dedicata
alla coordinatrice che, ringraziando tutti a sua volta, ha donato bomboniere e
sorrisi, mentre tanti scatti fotografici fermavano nelle macchinette digitali
le stesse belle scene che ognuno, quasi gelosamente, imprimeva nella sua memoria
felice.
RAFFAELE RAIMONDO