Caserta - Il ritratto
inedito dell’infanta Maria Luisa di Borbone, nipote di Carlo III, sarà
presentato sabato 13 aprile, alle 18, nella Biblioteca del Seminario.
L’occasione è data dal nuovo libro di Nadia Verdile, giornalista e scrittrice
che da anni dedica i suoi studi alla storia delle donne. “Maria Luisa, la
Duchessa infanta. Da Madrid a Lucca, una Borbone sullo scacchiere di Napoleone
(Maria Pacini Fazzi Editore) è frutto di un’attenta ricerca che restituisce un
ritratto del tutto originale e scevro da preconcetti dell’ultima duchessa di
Lucca, sorella di Maria Isabella che sposò re Francesco I delle Due Sicilie.
Una biografia ricostruita grazie a documenti e testi spesso ignorati dalla
storiografia. Due gli obiettivi dell’opera: svestire dai panni misogini le
fonti utilizzate e raccontare di una Borbone senza respirare i pregiudizi che
su questa casata ancora insistono. Maria Luisa, nella scrittura della Verdile,
non è più seduta al tavolo degli imputati; senza aggettivi, l’autrice ha
ricostruito la vicenda umana e politica di una donna chiamata a gestire Stati,
non più a gestire un potere e un tempo assoluti, ma una comparsa nello
svolgersi della vicenda umana che attraverso le sue molteplici azioni di
governo ha fatto di Firenze prima e di Lucca poi luoghi di cultura, talvolta
avamposti di modernità. Poco importa se controcorrente e fiera della sua fede.
Maria Luisa di Borbone, infatti, visse a cavallo di due secoli speciali. Non
ebbe modo di godersi l’era del dispotismo illuminato, non potette evitare la
Restaurazione. Vittima della politica vorace di Napoleone, ovunque fu mandata a
governare ebbe gente contro: familiari, avversari, sudditi, politici. Eppure,
nel suo progetto di governo, ovunque le capitò di esercitarlo, cercò di portare
il suo contributo, tentando di costruire, di investire nella cultura, nei
luoghi, nell’arte. Lo fece per sé, per il figlio Carlo Ludovico di cui fu
reggente, lo fece sperando di lasciare traccia del suo passaggio. E proprio a
Lucca profuse ogni suo sforzo in un progetto politico di buongoverno ispirato
alla saggezza, alla clemenza e alla prosperità della cultura e delle arti. A
presentare il libro e la figura controversa e indimenticata di Maria Luisa di
Spagna, alla presenza dell’autrice, dopo i saluti di don Nicola Lombardi e don
Battista Marello, sarà il decano del giornalismo campano, Ermanno Corsi. I
lavori saranno coordinati da Aldo Antonio Cobianchi, segretario generale della
Società Italiana dei Francesisti mentre Dafne Rapuano vestirà i panni di Maria
Luisa, indossando un abito storico dell’Atelier “Le Muse”, recitando una pièce
scritta dall’autrice del libro. L’evento è stato realizzato in collaborazione
con la Diocesi, il Garden Club di Caserta e la Libreria Guida.
Ufficio Stampa MPF