Santa Maria la 
Fossa - “Il Tribunale amministrativo regionale della Campania, sezione 
prima, in accoglimento del ricorso in epigrafe, ordina che il Consorzio 
Unico di Bacino delle Province di Napoli e Caserta Articolazione 
Territoriale Ce dia esecuzione alla sentenza del Tribunale 
amministrativo regionale della Campania, sez. I, n. 657 del 8/2/2012, 
entro il termine di sessanta giorni dalla comunicazione in via 
amministrativa o dalla notificazione a cura di parte della presente 
sentenza; dà mandato al Prefetto di Caserta per la nomina di un 
commissario “ad acta” onde provvedere in via sostitutiva nel caso di 
perdurante inerzia del Consorzio”. E’ quanto stabilito dal TAR Campania di Napoli in favore del Comune di 
Santa Maria La Fossa. La sentenza richiamata nel dispositivo sopra 
riportato riconosceva “il diritto del Comune di Santa Maria La Fossa al 
pagamento della somma di euro 1.927.928,64, oltre interessi nella misura
 legale con decorrenza dalla costituzione in mora con la domanda 
giudiziale in data 20/10/2004 e fino al soddisfo, a titolo di indennizzo
 ambientale, a carico del Consorzio Unico di Bacino delle Province di 
Napoli e Caserta, per i rifiuti conferiti all’impianto di ‘Parco 
Saurino’ nel periodo dal 1/1/2003 al 9/2/2004”. “Se il CUB non vuole aggravare la situazione dovrà pagare quanto dovuto 
nei 60 giorni intimati, altrimenti dovrà rifondere anche le spese del 
commissario ad acta che dovrà nominare la prefettura”. Ha dichiarato a 
commento della sentenza del TAR il sindaco Antonio Papa. Che ha 
continuato: “Nel caso di ulteriore perdita di tempo manderemo gli atti 
alla Corte dei conti e alla Procura in modo da individuare coloro che, 
sia nella qualità di rappresentante legale pro tempore e sia nella loro 
funzione di dirigenti del Consorzio, hanno causato un danno che finisce 
di affossare il CUB”.
