Pierluigi Schiavone |
“Gli
ultimi dati emersi dal “rapporto Svimez 2012 sull’economia del
Mezzogiorno” sono a dir poco allarmati poiché sono il termometro delle
criticità della situazione sociale-economica del Sud.” Lo afferma in una nota Pierluigi Schiavone ,
Responsabile Giovani Campano del partito politico Grande Sud che fa
capo al leader Gianfranco Miccichè, che ha partecipato questa mattina
alla presentazione del rapporto Svimez a Roma. “Così
come ha evidenziato il Parlamentare di Grande Sud Marco Pugliese,
- aggiunge Schiavone – lo Svimez lancia un vero e proprio allarme per il
Sud: dalla maggiore contrazione del Pil rispetto il dato nazionale al
crollo dei consumi che al Sud scendono più del doppio, per non parlare
del tracollo degli investimenti. “Ma,
- prosegue Schiavone – il dato che più fa preoccupare è il tasso di
disoccupazione che nel 2011 nel meridione è stato del 25,6% contro il
10% registrato al nord. In
particolare, rispetto allo scorso anno, i disoccupati sono aumentati al
Sud (+2%, pari a 19.600 unità), con una crescita addirittura del 18% in
Molise (1.900 disoccupati in più) e della Campania (+11,5%, pari a
29.800 nuovi disoccupati). Scendono invece al Centro-Nord di 14.200
unità, pari all'1,2%. In testa alla non invidiabile classifica c’è la
Campania che non solo risulta essere la Regione più povera, ma ha un
tasso di disoccupazione del 15,5%, seguita dalla Sicilia (14,4%) e dalla
Sardegna (13,5%). D’altro
canto – illustra il giovane esponente di Grande Sud - il tasso di
occupazione giovanile per la classe 25-34 anni è giunto nel 2011 ad
appena il 47,6%, pari cioè a meno di un giovane su due, a fronte del 75%
del Centro-Nord, cioè di 3 impiegati su 4. Il
rischio terribile che si annida nella mancanza di opportunità quando si
è giovani, è quello del cadere nella disperazione, nell’indifferenza e
infine nell’abbandono di ogni nuova opportunità, facendo sfiorire il
potenziale di rinascita italiana. Pertanto,
– conclude Schiavone – a nome di tanti giovani meridionali che come me
credono in un vero e proprio sviluppo del Mezzogiorno, riponiamo la
nostra fiducia in Grande Sud che rappresenta il megafono della nostra
terra, affinché possa lavorare con il Governo per affrontare il
sostenere la creazione di posti di lavoro e la formazione per i giovani e
la crescita delle PMI. Le
risorse per fare ciò, dovrebbero provenire da un diverso utilizzo dei
fondi strutturali UE, che potrebbero così subire modifiche rispetto alle
assegnazioni stabilite, da fondi non assegnati della dotazione
nazionale a titolo del Fondo sociale europeo, da altri fondi nazionali
messi a disposizione dalle parti sociali e dal settore privato.”
c.s.