CAPUA (Raffaele Raimondo) – Nell’aria ardente
dell’inoltrato luglio e coi cuori infiammati d’amor di Patria e …di Pace, mille
volontari in fp di un anno del 2° Blocco 2012 han gridato “Lo giuro!” nel clou
di un’austera cerimonia celebratasi ieri, venerdì 20, sul piazzale Antonucci
della caserma “Salomone” ov’è attivo il Raggruppamento unità addestrative (Rua)
dell’Esercito Italiano al comando “illuminato” del generale di Divisione
Antonio Zambuco. Al cospetto della gloriosa Bandiera di guerra e agli ordini
dell’autorevole comandante del 17° Rav “Acqui”, col. Domenico Roma, i giovani
soldati ha professato solennemente la loro fedeltà alla Repubblica e alla Costituzione,
mentre la banda musicale del Comando
Artiglieria Contraerei eseguiva l’Inno nazionale. Attimi di impegno e di
passione civile nei quali è sfociata alla grande la prima fase di
quarantacinque giorni vissuti - ha detto il col. Roma – all’insegna dell’A-B-C,
alias di un’alfabetizzazione di base seriamente fondata su tre principali cardini
simbolici ed operativi: (A)addestramento, (B)andiera e (C)comunicazione. Ed i
giurandi, ubbidienti alle regole e puntualissimi nell’adempimento dei doveri,
hanno dato prova di una maturazione incredibilmente “fulminea” rispetto al loro
primo ingresso nel grande Centro addestrativo di Capua. Perfette geometrie
nelle marce, rigore nell’esecuzione dei comandi, estrema compostezza nelle
diverse posture, lucidità di pensiero, profonde emozioni nel cuore, spirito di
corpo: queste le eloquenti manifestazioni palpabilissime di un itinerario
formativo che proseguirà, incessante e benefico, sino al prossimo inverno.
Tante le autorità in tribuna d’onore, sterminata la schiera dei familiari e
degli amici accorsi, per l’evento, nella città federiciana che ad essi ha
mostrato il meglio e il peggio, trovandoli per lo più indifferenti, commossi e
concentrati com’erano anzitutto sulla cerimonia che vedeva “protagonista”
ciascun loro “rampollo”. S’è levato un forte e corale applauso, quando li ha
salutati il comandante Zambuco che ha tenuto un discorso realistico eppure
denso di precisi moniti. “Non si tratta di espressioni retoriche – ha
puntualizzato il generale –, ma di valori che costituiscono le fondamenta di
quella ‘dimensione etica’ che deve essere il tratto distintivo di ciascun
militare e che definiamo come ‘identità militare’ ”. Più avanti, ha pure
annunciato che le Forze Armate “nell’attuale ‘speding review’ in corso nel Paese
dovranno essere ridimensionate, ma non per questo – ha aggiunto – meno
efficienti. Peraltro, anche le riduzioni dovranno essere comunque contenute nei
limiti tali da non inficiare l’assolvimento dei compiti a noi assegnati”. Il
Giuramento del 2° Blocco 2012 – intitolato al ten. Giuseppe Perego, comandante
di Plotone di una Compagnìa alpina, decorato con Medaglia d’Oro al Valor
militare alla memoria perché generosamente sacrificatosi sul fronte russo, in
quel periodo bellico funesto che andò dal settembre 1942 al gennaio 1943 – si è
concluso rendendo i dovuti onori alla Bandiera di Guerra e al Comandante del
Rua, ai Gonfaloni dei Comuni insigniti di riconoscimenti e alle sempre tenaci
ed ammirevoli Rappresentanze delle Associazioni combattentistiche e d’Arma che
consolidano il “senso della storia” in cui va ad iscriversi ogni nuovo Evento
della nostra non proprio esaltante attualità locale e mondiale. E, forse anche
per questo, ogni volta la cerimonia del Giuramento riassume significati e
percorsi da riscoprire sulla via maestra dell’indispensabile recupero di
civiltà e di autentico umanesimo, nelle piccole come nelle grandi sfere.