22 ottobre 2011

UN ALTRO CASERTANO A LONDRA: IL CESTISTA DI BENNARDO ALLE PARALIMPIADI DI BASKET

 Ancora una soddisfazione per lo sport casertano che incrementa il numero di atleti già qualificati per Londra 2012. In aggiunta ai quattro pugili Clemente Russo, Domenico “Mirko” Valentino, Vincenzo Mangiacapre, tutti e tre di Marcianise, e Vittorio Jahyn Parrinello di Piedimonte Matese, e al tiratore Ennio Falco di Capua, un altro casertano ha guadagnato il pass per i Giochi della 30^ Olimpiade: si tratta di Vincenzo Di Bennardo, attuale ala pivot della società Santa Lucia di Roma di basket in carrozzina, ma da oltre un decennio punto di riferimento della nazionale italiana nelle cui fila ha vinto un europeo nel 2009 a Istanbul, partecipando ad altri quattro campionati continentali e a due mondiali.
                   Di Bennardo, che da poco ha superato i 40 anni, andrà a Londra in occasione delle Paralimpiadi in programma, subito dopo le Olimpiadi, dal 29 agosto al 9 settembre 2012, avendo guadagnato la qualificazione in occasione degli ultimi campionati europei disputati a Nazareth in Israele, dove l’Italia si presentava come campione uscente, titolo sfuggito in una partita andata storta e vinto poi in finale dalla squadra della Gran Bretagna.
                   “Abbiamo già premiato Vincenzo Di Bennardo –ricorda il presidente del Comitato Provinciale Coni di Caserta Michele De Simone- in occasione della festa dei Premi Coni del 2009, quando il cestista era reduce dal titolo europeo appena vinto e, allora, gli rivolgemmo l’augurio di qualificarsi per le Olimpiadi di Londra, visto che gli azzurri avevano mancato il pass per Pechino dopo aver partecipato invece ad Atene nel 2004. Il fatto che ci sia riuscito rappresenta per noi una grande soddisfazione”.
                   Una storia particolare quella del cestista paralimpico: Di Bennnardo aveva iniziato, come tutti i ragazzi di Caserta, a giocare con la Juve nel gruppo dei nati nel '69 come Tufano, Rizzo, Longobardi precedendo di poco Esposito e Gentile. Drammatici gli avvenimenti che bloccarono la sua ascesa: mentre dalla formazione juniores stava per entrare nel giro della Serie A, gli capitò il grave incidente che lo rese inabile all'attività motoria. Quando era ricoverato in ospedale andò a trovarlo Oscar: "Devi fare una cosa per me -gli disse il brasiliano- non lasciare il basket". E Vincenzo Di Bennardo lo stette a sentire, dedicandosi al basket in carrozzina e diventando un globe-trotter di questa specialità: dopo aver conquistato il titolo di Campione d'Italia con il mitico Dream Team di Taranto, diventò, con i gradi di capitano, Campione Europeo con la nazionale azzurra. Indimenticabile il suo gesto di solidarietà nei confronti di un altro giovane cestista della Juve Caserta, coinvolto nel grave incidente stradale dove persero la vita quattro tra dirigenti, tecnici e atleti della squadra juniores bianconera. Si fece accompagnare, difatti, nel centro di riabilitazione di Imola, dove era ricoverato Rosario De Felice, anch’egli costretto alla inabilità,e gli rivolse il suo incoraggiamento, come fece Oscar tanti anni fa nei suoi confronti.
                   “Ho già sentito Di Bennardo, che è impegnato con il campionato di serie A a Roma con la squadra del Santa Lucia, dove gioca da quest'anno, –conclude il presidente del Coni- e mi ha espresso la sua felicità per il viaggio a Londra, dove, come è noto, per l'Italia si è qualificata nella pallacanestro, solo la nazionale in carrozzina. Verrà a Caserta, quando festeggeremo i nostri campioni, ed a premiarlo sarà proprio Rosario De Felice”.