04 settembre 2011

L’Italia dei Valori di Piedimonte Matese aderisce alla campagna referendaria per l’abrogazione della vigente legge elettorale.


Dott. Emilio Iannot
PIEDIMONTE MATESE. L’Italia dei Valori di Piedimonte Matese aderisce alla campagna referendaria, promossa dal partito caro al presidente Antonio Di Pietro, da SEL, da Mario Segni e da Arturo Parisi, avente per obiettivo l’abrogazione della vigente legge elettorale, conosciuta come Porcellum, ideata dal ministro legista Calderoli  e votata a suo tempo, oltre che dalla Lega Nord, da Forza Italia, da Alleanza Nazionale e dall’UDC. Legge che non prevedendo per il cittadino la possibilità di esprimere preferenze, ha consentito l’ingresso in Parlamento di personaggi nominati e non eletti, attenti unicamente ad ingraziarsi il capopartito che redige le liste elettorali. Altro effetto deleterio della “legge porcata”, come la definì lo stesso Calderoli, è l’allontanamento della politica dai territori, soprattutto quelli periferici, essendo i cittadini ormai privi di rappresentanza e della possibilità di un confronto con i nominati che, ormai, mostrano un sostanziale disinteresse rispetto alle esigenze localistiche. Pertanto, sotto la guida del commissario cittadino e consigliere comunale dott. Emilio Iannotta, l’IDV di Piedimonte Matese sarà presente in Piazza Carmine oggi 3 settembre dalle ore 18 alle ore 21 e domenica 4 settembre dalle ore 10 alle ore 13. “Sono orgoglioso- afferma il dott. Emilio Iannotta- che il referendum parte soprattutto per la determinazione di Antonio Di Pietro e di Italia dei Valori. Allo stesso tempo credo sia opportuno che di esso si approprino i cittadini, al di là del colore politico, perché è interesse di tutti avere Parlamentari dignitosi, che recuperino autorevolezza al Parlamento e che rendano conto del proprio operato innanzitutto al proprio territorio e ai propri elettori. Sono certo che la nuova ventata di partecipazione e di protagonismo dei cittadini, che si è concretizzata con le splendide cavalcate di Giuliano Pisapia a Milano e di Luigi de Magistris a Napoli e con il grande successo dei referendum per l’acqua pubblica, contro il nucleare e il legittimo impedimento, diverrà sempre più un’onda inarrestabile che rivolterà il Paese e costringerà i partiti a rimettere in discussione i tanti privilegi che la Casta ha finora riservato a se stessa”. Infine per dare un segnale tangibile ai cittadini, sui quali si accinge a cadere la scure di una ulteriore finanziaria tutta lacrime e sangue, Italia dei Valori ha promosso una legge di iniziativa popolare per l’abolizione delle province. L'iniziativa dell'abolizione delle province, alla pari di quella per l’abrogazione dei vitalizi parlamentari,  è stata portata in Parlamento dall'Italia dei Valori non più di due mesi fa, ma una maggioranza trasversale ai due poli l'ha bocciata, mantenendo intatto un carrozzone di consulenze,  poltrone e doppi incarichi che grava pesantemente sul bilancio dello Stato.
Pietro Rossi