Antonio Aversano |
Ci sono già i primi sviluppi
in quanto all’omicidio del pensionato casertano, da tempo residente a Sabaudia,
Antonio Aversano, ucciso con quattordici coltellate e poi dato alle fiamme nella sua casa, sita
in via Ezio della splendida cittadina balneare della riviera laziale. Nell’ambito delle indagini per far luce su
quell’efferato fatto di sangue, il pool di investigatori incaricati, coordinati
dal p.m. Marco Giancristofaro, hanno ascoltato il proprietario della Fiat Punto
parcheggiata davanti all’abitazione del 66enne la sera precedente a quella del
delitto. L’uomo è stato rilasciato, ma con l’ordine di tenersi a
disposizione per eventuali ed ulteriori
chiarimenti sulla sua posizione. Inoltre lo stesso Magistrato ha disposto tutta una serie di rilievi ed
accertamenti da eseguirsi nell’abitazione in cui si è consumata la tragedia.
Sotto analisi soprattutto il coltello rinvenuto, parzialmente bruciato e sporco
di sostanza ematica, ai piedi del letto su cui era riverso il corpo dello
sfortunato pensionato. Al momento, pur non trascurando alcuna pista
investigativa, le preferenze degli
inquirenti vanno verso il mondo omosessuale, con il quale si ritiene che
Aversano avesse molto a che fare.
Daniele Palazzo