09 luglio 2011

PROBLEMA ACQUA. LA POSIZIONE DI ITALIA DEI VALORI.

Piedimonte Matese. Tanti cittadini, in considerazione della recrudescenza del “PROBLEMA ACQUA” che ciclicamente si ripropone a Piedimonte Matese, con gravi disagi dei cittadini di interi quartieri, forse memori dalle battaglie che da sempre il nostro partito conduce sul tema e visto anche la altrui pubblicazione di manifesti –dove, in verità, si continua ad affrontare la questione in maniera demagogica e strumentale-, ci chiedono di esprimere pubblicamente il nostro pensiero sul delicato tema. Poiché crediamo di aver sempre assunto posizioni coerenti e trasparenti, ci limitiamo a ricordare ai cittadini il comunicato che emettemmo il 30.09.2009 in occasione della approvazione in Consiglio Comunale, con il motivato voto contrario del consigliere Emilio Iannotta e con l'abbandono dell'aula al momento del voto da parte della minoranza, della transazione tra la ditta Malinconico e il nostro comune.

Italia dei  Valori di Piedimonte Matese, in merito all’avvenuta approvazione nel Consiglio Comunale del 25 settembre 2009 dello schema di transazione tra l’Amministrazione Comunale e la ditta “Malinconico Giovanni S.p.A.”  (responsabile dall’aprile del 1998 del servizio di conduzione e manutenzione dell’impianto di depurazione liquami e dell’acquedotto comunale nonché degli interventi manutentori straordinari relativi alla rete sia fognante che idrica) e conseguente riconoscimento del debito fuori bilancio della cifra di euro 1.623.210 riconosciuta alla stessa ditta, intende comunicare ai cittadini le motivazioni che hanno indotto il proprio Consigliere Comunale dott. Emilio Iannotta (nella foto) a votare negativamente, in difformità alla maggioranza. Lo schema di transazione, presentato in Consiglio Comunale dal Sindaco, che pure prevede e documenta le verifiche effettuate dagli uffici comunali tese ad accertare la fondatezza e la legittimità delle richieste creditorie avanzate dall’impresa, specifica che dal 1999 è stata omessa la redazione di regolare contabilità lavori ( di fatto l’impresa appaltatrice provvedeva, in proprio, alla valutazione della tipologia, alla contabilizzazione e alla successiva fatturazione dei vari interventi) e non effettua  alcuna disamina relativa alle modalità e all’efficienza con cui è stato assicurato il servizio ai cittadini. Di fatto risulta ad Italia dei Valori, anche alla luce delle polemiche scatenate a suo tempo dall’attuale opposizione relative al pagamento di dubbia legittimità delle acque reflue da parte dei cittadini, che il servizio di depurazione liquami  almeno fino ad una certa data non abbia funzionato. La stessa rete idrica ha mostrato in più occasioni difficoltà di approvvigionamento dell’utenza (dovute anche a perdite della rete e a mancata attivazione del serbatoio Castelluccio ) e contaminazioni batteriche che hanno temporaneamente in più occasioni indotto l’Amministrazione a sconsigliare l’uso dell’acqua a fini potabili. Inoltre lo schema di transazione prevede che la stessa ditta continui, nelle more della preparazione degli atti e dell’espletamento della gara d’appalto per l’aggiudicazione del nuovo contratto e per un massimo di anni due ad espletare il servizio  sopra riferitoItalia dei Valori specifica, in rapporto a tale determinazione, che l’unica gara d’appalto relativa a tale delicato servizio risale al 1997  e prevedeva  l’affidamento dello stesso per 2 anni. Da allora si è provveduto a degli atti di sottomissione che hanno perpetrato il contratto in essere, nonostante l’insoddisfazione diffusa dei cittadini relativa alla qualità e alla continuità della fornitura, ai costi sempre più onerosi della stessa e al funzionamento dei contatori.
Lo schema di transazione prevede, inoltre, che la somma da corrispondere alla ditta “Malinconico Giovanni S.p.A.” sia reperita attraverso la vendita del patrimonio immobiliare dell’Ente e quindi per buona parte dall’alienazione del nuovo macello comunale. Alienazione che Italia dei Valori non ha condiviso in Consiglio Comunale, votando contro la proposta in oggetto, considerando il nuovo macello comunale, che in più occasioni è stato oggetto di finanziamenti pubblici, una risorsa irrinunciabile per lo sviluppo economico della comunità matesina. Rimane alla valutazione dei cittadini il giudizio sull’operato sul tema di gruppi e partiti. Della Amministrazione Sarro e della opposizione di allora. Della Amministrazione Cappello e dell’opposizione di oggi. Quest’ultima ha evitato,  addirittura, di essere presente in aula adducendo pretestuose  e risibili motivazioni. Italia dei Valori da parte sua ribadisce, per l’ennesima volta, la richiesta di un Consiglio Comunale monotematico, aperto al contributo di associazioni e di quanti hanno competenza e interesse, che affronti  il tema “ACQUA”  a 360 gradi, compreso il delicatissimo argomento della privatizzazione della stessa  realizzata dal Governo Berlusconi. Infine Italia dei Valori, come già fatto dal dott. Iannotta in Consiglio Comunale, invita il Sindaco e l’Amministrazione tutta a valutare l’opportunità ad aderire alla Stazione Unica Appaltante della provincia di Caserta, con l’obiettivo di favorire la partecipazione alle gare di appalto di un numero più consistente di aziende con indubbi vantaggi per la cittadinanza.

Fonte: COMUNICATO IDV di PIEDIMONTE MATESE