ALIFE (Raffaele Raimondo) – Il Movimento internazionale per la Pace guidato dalla Testimonial Agnese Ginocchio ha dato vita ad un pubblico confonto sulle importantissime problematiche esposte al giudizio degli italiani con Referendum di domenica e lunedì 12 e 13 giugno prossimi. Eh, sì, il binomio Pace-Consultazione Popolare regge, eccome, e si rilancia proprio nella circostanza in cui gli elettori dovranno decidere se andare o no alle urne e dire il loro vincolante parere sull’acqua “bene comune”, sull’opzione relativa all’energia nucleare e sulla “vexata quaestio” del cosiddetto “legittimo impedimento”! Pochi ma attenti gli alifani presenti in Piazza della Liberazione qualche sera fa; invece la massa della cittadinanza, per una ragione o per l’altra, ha disertato, rinunciando di fatto alla opportunità di assumere informazioni specifiche e documentate intorno agli argomenti-oggetto delle proposte di abrogazione di norme legislative su cui il Comitato referendario ha costruito faticosamente, ma con ferma determinazione, l’imminente appuntamento con le schede di vario colore su cui si opereranno le scelte del No o del Sì. La manifestazione è stata oltremodo incisiva e finalizzata anzitutto a spiegare la democratica necessità di recarsi alle urne: è pur vero che rifiutarsi di andare ai seggi è già un’opzione, ma lo è altrettanto l’opinione di chi ritiene che un cittadino maturo e responsabile, di fronte a questioni tanto delicate, non dovrebbe far la fine delle tre scimmiette (io non vedo, non sento, non parlo), giacché le decisioni che si andranno ad assumere riguarderanno, in ogni caso, il destino prossimo e remoto di tutti. Col giovane e brillante neosindaco, Giuseppe Avecone, sul palco è salito anche il saggio vicesindaco, Giulio Riccio: entrambi hanno sostenuto, con lucida grinta, il valore dell’enorme posta in gioco che richiede, in luogo di una superficiale indifferenza della ente, la massiccia partecipazione affinché si ragiunga il numero sufficiente di votanti e si sappia quali sono davvero le interpretazioni della maggioranza dei maggiorenni alifani ed italiani sull’acqua come risorsa di tutti, sulle fonti energetiche da preferire e sull’uguaglianza dei cittadini davanti alla legge. Impossibile racchiudere in breve sintesi quanto hanno spiegato i vari esperti che la Ginocchio è riuscita a far arrivare nella storica città alle falde del monte Miletto: di certo gli argomenti sfiorati o approfonditi sono stati moltissimi e più che eloquenti. Consiglia Salvio, co-referente regionale del Comitato referendario, ha svolto un’ampia relazione, spiegando i seri motivi del Sì. Antonio Marfella, esponente dei Medici per l’Ambiente, ha sciolto un autentico inno alla risorsa-acqua, denso di esemplificazioni scientifiche oltremodo allarmanti. Vito Conforti, presidente della Lega provinciale consumatori, ha letto un testo carico di utili avvertimenti. Ermète Ferraro, del Comitato campano antinucleare, ha illustrato i termini di una proposta di legge per un massiccio ricorso alle energie alternative nella nostra regione. Nicola D’Angerio, segretario della sezione Legambiente-Caserta, ha parlato dei disastri prodotti in tutto il mondo dal nucleare le cui scorie, peraltro, costituiscono ancora oggi un problema tremendamente irrisolto. Tuttavia, il pubblico è stato profondamente toccato specialmente dai brani recitati da ragazze e ragazzi accompagnati dalla Testmonial Ginocchio: una francescana lode di “sorella acqua”, un desiderio di salute e di pace espresso con tutta l’innocenza della fanciullezza, la speranza per un futuro ed un pianeta migliori mediante il rispetto della natura e delle persone di qualsiasi età e attraverso la pacifica convivenza fra i popoli da fondare sulla giustizia e sugl’inderogabili valori civili.