Benefici a livello muscolo-scheletrico
“Praticare il ciclismo, nella fattispecie la mountain bike, – spiega il dottor Luigi Ferritto, medico ma anche grande appassionato di questo sport – apporta numerosi benefici a livello della muscolatura e delle articolazioni. I muscoli si tonificano e si rinforzano in modo armonioso, in particolare quelli degli arti inferiori. Le articolazioni delle anche, delle ginocchia e delle caviglie si mantengono sane ed efficienti”.
Benefici cardio-vascolari
“Andare in bicicletta – prosegue Ferritto – consente di allenare il sistema cardio-vascolare. Il cuore, che è un muscolo, diventa più forte e resistente alla fatica (la frequenza cardiaca e la pressione del sangue si riducono con l'allenamento). Questo sport migliora la circolazione del sangue, aiutando a prevenire la formazione di gonfiori negli arti inferiori: le pareti delle vene vengono rese più elastiche dal movimento ritmico dei muscoli”.
Benefici all’apparato respiratorio
“Pedalare – spiega il dottor Ferritto – è un’attività fisica caratterizzata da un impegno sottomassimale, prolungato nel tempo. Questo tipo di sforzo aumenta la capacità respiratoria, migliorando la funzionalità dei bronchi. Chi soffre di asma o di bronchite cronica può trarre beneficio dalla pratica del ciclismo, basta solo qualche attenzione in più, dettata peraltro dal buonsenso”. In definitiva chi vuole ottenere i benefici che la bicicletta ci può offrire, nello stupendo scenario del Matese, può già da oggi cominciare a cimentarsi nei percorsi collinari presenti tra Piedimonte Matese, Sant’Angelo d’Alife ed Ailano, ideali nel periodo invernale, vista la presenza di neve tra i boschi e i pianori del circondario compreso tra Miralago e Letino. Itinerari che ci permettono di unire l’allenamento a scenari incantevoli come quelli che si possono ammirare percorrendo la strada bianca detta “La Panoramica”, che unisce Piedimonte Matese a Sant’Angelo d’Alife, transitando per Alife, da cui sembra che si domini tutta la pianura alifana. Cominciare a pedalare in questi percorsi, relativamente meno impegnativi rispetto a quelli più “montani”, ci permetterà di raggiungere anche un livello di forma adeguato per poi in primavera-estate spingerci verso le più impegnative strade bianche fino a superare i 1000 m di quota di passo Miralago. Allora in sella e buone pedalate a tutti!
Dott. Luigi Ferritto