CASERTA. Sono diversi mesi che i cittadini di Caserta, e in maniera più accentuata quelli delle zone Est e centro città, lamentano la presenza di forte concentrazione di calcare e sabbia nell’acqua dei rubinetti. Il consigliere comunale Andrea Boccagna ha più volte chiesto alla Napoletana gas, concessionaria del comune di Caserta per la gestione e la fornitura idrica, di eliminare o almeno ridurre a valori accettabili, la presenza di simili dannose sostanze. In queste ultime settimane del problema è stata interessata anche la Lega Consumatori Caserta il cui Presidente, l’instancabile Vito Conforti, in accordo con il consigliere Comunale Boccagna, ha già avviato la raccolta delle reclami di protesta dei cittadini. L’elevata presenza di calcare e sabbia nell’acqua “potabile”, oltre a causare danni alla salute dei consumatori ha già provocato tanti danni materiali alle utenze domestiche e ad alcuni esercizi pubblici: i guasti a lavatrici, lavastoviglie, caldaie sanitarie ecc. sono cresciuti in maniera spropositata ed hanno ulteriormente aggravato le già traballanti risorse finanziarie delle famiglie. E non è detto che la spesa debba essere sostenuta solo dalle famiglie! La grande quantità di segnalazioni ricevute, ribatte Vito Conforti, fa pensare che forse non è improbabile avviare una procedura di class action avverso la Napoletana gas e che veda giustamente risarcire i danneggiati da questo problema. La Lega Consumatori Caserta, assicura Vito Conforti, per tutelare gli utenti, avvierà a breve una attività di monitoraggio sulla qualità dell’acqua con prelievi periodici di campioni da analizzare. Pertanto, è stato chiesto alla Concessionaria di eliminare i problemi evidenziati e al Comune di Caserta di rivedere il contratto in essere con relative clausole. Tutti i cittadini stanchi di subire il problema, sono stati invitati a rivolgersi alla Lega Consumatori che ha sede presso il Chiostro di sant’Agostino o presso gli sportelli di via Napoli, 55 c/o lo studio dell’avv. Posillico/ Iorio tel. 0823320037 o Via De Martino c/o la Sede Provinciale delle ACLI Tel. 1688718, dove si stanno predisponendo appositi modelli di raccolta firme.
Pietro Rossi