FONTEGRECA. Lunedì 17 maggio 2010, alle ore 10, la Facoltà di Scienze Ambientali dell’Università degli studi di Napoli( Sun di Caserta), visiterà la cipresseta di Fontegreca, per iniziare uno studio su questo sito di interesse comunitario. La delegazione formata da studenti universitari, guidata dal professore Roberto Ligrone, sarà accolta dal professore Marco Fusco, promotore dei due progetti europei “Cypmed” ed “Medcypre” e autore di diverse pubblicazioni scientifiche sul bosco degli Zappini. L’iniziativa è stata fortemente voluta dall’Associazione ambientalista “I Rangers” di Raviscanina, molto attenta allo sviluppo durevole e alle potenzialità naturalistiche del territorio. “ Ringrazio questa associazione che ha dimostrato di voler percorrere una strada scientifica per parlare con cognizione di causa del Bosco degli Zappini. Agli illustri ospiti che avrò l’onore di accogliere lunedì 17 maggio, lascerò un messaggio forte per suscitare tutta la loro curiosità accademica. Il messaggio è questo: per poter inserire la cipresseta di Fontegreca in un circuito internazionale di protezione e sviluppo è necessario- questa l’urgenza- caratterizzare geneticamente questa popolazione in riferimento ad alcune popolazioni proprie degli areali naturali del cipresso esistente in Grecia ed in Turchia. Nello studio effettuato dal Cnr di Firenze, Istituto per la protezione delle piante, sono stati analizzati anche 11 popolamenti naturalizzati in Italia, compreso quello di Fontegreca. Questo studio rappresenta la prima analisi genetica su larga scala(utilizzando come marcatori microsatelliti nucleari) finalizzata a valutare la diversità genetica e la distribuzione del C. Sempervirens nelle regioni mediterranee. Il popolamento di Fontegreca (ed è questa la straordinarietà del bosco degli Zappini: ripeto questa è la unicità del popolamento di Fontegreca, rispetto ai popolamenti di tutta la macchia mediterranea) rappresenta un estremo caso di devianza genetica seguito poi da un forte isolamento geografico. Infatti il popolamento dei cipressi di Fontegreca risulta diverso geneticamente dalle popolazioni naturalizzate italiane ma anche da quelle naturali greche e turche. Questo fatto indica che la cipresseta di Fontegreca ha un valore genetico “unico” tra le popolazioni di cipresso esaminate. E’ questo un dato di grande rilevanza scientifica che caratterizza e distingue questo popolamento a tal punto da meritarsi l’iscrizione nel Libro Regionale dei materiali di Base della Campania( luglio 2007) e da richiedere una serie di studi per meglio caratterizzarlo rispetto agli altri popolamenti. Tutto questo per evitare di vanificare quanto è stato fatto a livello di ricerca scientifica. Il messaggio è rivolto anche ai vertici del Parco regionale del Matese, ai quali rivolgo una domanda: perché non finanziate la ricerca scientifica? Eppure c’è un regolamento ad hoc che nessuno, proprio nessuno, rispolvera. Quel regolamento fu predisposto dal primo presidente “Commissario” del Parco, Frassinet , per far sì che ricerche come quelle che venivano portate avanti dal Cnr di Firenze sul sito di Fontegreca,di altissimo spessore accademico e di risonanza internazionale, venissero istituzionalizzate. Purtroppo, successivamente, non abbiamo avuto un altro Frassinet e il parco così continua ad essere profanato a causa della scellerata politica degli ultimi anni e alle scelte adottate dalla ex giunta Bassolino, dettate unicamente da inadeguate e improponibili regole partitiche.”
Pietro Rossi