Bari- "La questione della privatizzazione dell'acqua è un problema che si ripete continuamente e non solo in Puglia. Appoggio completamente la decisione del presidente della Regione di voler contrastare questa scelta". È questo il commento di Manuela Bellantuoni, responsabile per la regione Puglia del movimento Italia dei Diritti, riguardo alle dichiarazioni rilasciate da Nichi Vendola, presidente della Regione Puglia, il quale ritiene la privatizzazione dell'acqua "una bestemmia contro Dio e un crimine contro l'umanità".Vendola ha dichiarato di presentare davanti alla Corte Costituzionale l'articolo 15 del decreto legge sugli Obblighi comunitari che liberalizza i servizi pubblici locali, rivendicando alla Regione la competenza esclusiva sulla materia. "L'acqua è un bene comune - ha continuato l'esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro - e, come tale, non si può pensare di assoggettarla alle regole del mercato. Come al solito assistiamo ad un gioco di interessi personali di aziende o di chi prende in mano queste situazioni, che danneggia i consumatori. Privatizzando l'acqua, i costi delle bollette lieviterebbero e si perderebbe il controllo della situazione del mercato in un periodo di recessione economica dove le bollette già sono alte. Appoggiamo l'iniziativa - ha concluso la Bellantuoni - e speriamo si estenda anche in altre regioni, come ad esempio la Campania, dove il problema è della stessa portata".
Ufficio Stampa Italia dei Diritti
Capo Ufficio Stampa Fabio Bucciarelli