07 novembre 2009

LO STUDIOSO SILVESTRE ALLA PRESENTAZIONE DEL LIBRO DEL CARDINALE ANGELO COMASTRI.


FRANCOLISE. Anche il giovane francolisano Giuseppe Silvestre (nella foto), che si è detto “felice e, allo stesso tempo, emozionato per questa grande opportunità”, alla cerimonia di presentazione dell’ultimo libro del Cardinale Angelo Comastri, intitolato “Ti chiamerai Pietro”. Studioso autodidatta di tutto quanto riguarda il Vaticano e la storia dei Papi, il giovane rampollo caleno è stato invitato a presenziare all’evento direttamente dall’autore del volume, col quale ha stabilito un feeling che va ben al di là di normali rapporti umani e d’amicizia. A breve, infatti, Silvestre avrà la gioia e l’onore di vedere suo padrino proprio l’alto porporato in quanto al sacramento della cresima. Per il ragazzo, “è stata una esperienza molto bella ed emozionante. Ho avuto la possibilità di stare a stretto contatto di gomito, oltre che con il mio amico Comastri(attualmente ricopre l’incarico di Vicario di Sua Santità, Benedetto XVI), anche con il Segretario di Stato per la Santa Sede, Cardinale Tarcisio Bertone, con il Responsabile al Personale della famosa “Fabbrica di San Pietro”, Monsignor Lanzani, e, gioia infinita, con il Santo Padre, Benedetto XVI, tutti lì a plaudire ad un autore che, con il suo nuovo contributo letterario, ci offre spunti di riflessione e studio sulla storia del Papato e della Chiesa. Peccato, continua Silvestre, che, in quella occasione, ho dovuto incassare la dolorosa notizia che, qualche giorno prima, era venuto a mancare l’ex capo, della prestigiosa Gendarmeria Vaticana, l’amico Camillo Cibin, che, per ben 58 anni, aveva assolto con ferrea diligenza ai suoi compiti di protezione della figura del Vicario di Cristo, arrivando a salvare la vita al Santo Padre, Giovanni Paolo II, sia in occasione dell’attentato perpretato da Alì Agca nel 1983 che della più recente aggressione di Fatima. Non ringrazierò mai abbastanza, conclude il nostro interlocutore, Angelo Comastri per tutto quello che ha fatto e sta facendo per me e la mia famiglia.” Ciliegina sulla torta di un momento di altissimo spessore culturale ed anche spirituale, la magica ugola del tenore Andrea Bocelli, che ha cantato celebri arie classiche e moderne attinenti al motivo dominante della serata.


Daniele Palazzo