BAIA LATINA. La delocalizzazione del cementificio Moccia nella zona a cavallo tra i comuni di Pietravairano e Baia Latina , ha portato, dopo l’ultima conferenza di servizi, alle aspre critiche dei presidenti dei comitati civici casertani Giovanna Maietta e Giovanni Murgia che hanno attaccato l’ex sindaco di Baia Latina Michele Santoro e il Parrocco di Pietravairano. La replica dell’ex sindaco di Baia Latina Michele Santoro (nella foto), commissario provinciale dell’associazione ASTRAMBIENTE non si è fatta attendere. “E’ strano leggere ed apprendere dagli organi di stampa daglda, ha esordito Michele Santoro, che vi sono Comitati che sono abilitati ed autorizzati alla difesa dei cittadini di San Clemente di Caserta contro l’attività sia della cava che del cementificio della Società Moccia S. p. a. e, che qualcuno si autoproclama unico soggetto abilitato a difendere gli interessi di una comunità. Mentre altri pur rappresentando e difendendo interessi non personali ma collettivi, quali la difesa e salvaguardia dell’ambiente naturale, forse non hanno neanche il diritto di esternare le proprie motivazioni per il rifiuto netto ed incondizionato della delocalizzazione delle attività della Società Moccia da San Clemente a Pietravairano che se realizzata compirà uno scempio ambientale di proporzioni catastrofiche per l’intera Media valle del Volturno. L’arroganza dimostrata, nelle dichiarazioni del responsabile del Comitato di Quartiere Parco Cerasole e Centurano, lasciano perplessi tutti coloro che ritengono che in democrazia ognuno ha il diritto di difendere qualcosa che ritiene utile e giusto per una causa collettiva e non personale e che ognuno nel rispetto delle regole democratiche ha il dovere civile e morale della coerenza di quello che pubblicamente afferma e non per quello che privatamente ritiene di fare a danno di coloro che ha illuso di difendere. Per quanto riguarda gli argomenti validi, da portare al tavolo della conferenza, personalmente ritenevo che erano più che sufficienti quelli illustrati dal responsabile del Comitato di quartiere Parco Cerarole quando ha partecipato a diverse pubbliche Assemble indette dal Comitato di Pietravairano nelle quali evidentemente pur di parlare ha ampiamente illustrato i motivi tecnici per i quali la delocalizzazione del cementificio Moccia con annessa cava, da San Clemente di Caserta a Pietravairano, non doveva per nessun motivo al mondo essere realizzata. Mi meraviglio che oggi invece ha una opinione totalmente diversa da quella pubblicamente dichiarata nelle varie assemblea alle quali ha partecipato alla presenza di diverse centinaie di cittadini di Pietravairano Al riguardo la invito a rileggere i comunicati stampa dell’epoca per rendersi conto di quello che ha predicato e quello che invece afferma oggi. Cosi come sarebbe opportuno che molti rappresentanti delle istituzioni Regionali e Provinciali prendessero coscienza di quello che in passerella hanno dichiarato e che invece oggi si sono totalmente defilati rispetto ad una problematica di interesse di una intera area della provincia di Caserta. I motivi tecnici, mi permetto di ricordarle sono stati ampiamente illustrati a tutti i cittadini sia di Pietravairano che di Baia e Latina da tutti i rappresentanti delle Associazioni ambientaliste presenti in Provincia di Caserta che hanno partecipato alle pubbliche assemblee indette dal Comitato di Pietravairano, evidentemente qualcuno ritiene che le stesse motivazioni per le quali va chiusa l’attività del cementificio Moccia non valgono per i cittadini di Pietravairano e Baia e Latina. Non per ripetermi vorrei solo ricordare, ai cittadini di Caserta, che la Giunta Regionale con Deliberazione di Giunta n° 1500 ha sancito il principio che l’attività della Cava ed annesso cementificio della Società Moccia sono incompatibili con la crescita demografica della Città di Caserta ed al costruendo Policlinico. Per onore di verità, verso i cittadini Casertani, mi corre l’obbligo chiedere ai rappresentanti del Comitato di Quartiere Parco Cerasola e Centurano e del Comitato di Sana Clemente quando i cittadini di San Clemente hanno richiesto la concessione edilizia per costruire la propria dimora la cava ed il cementificio gia esistevano. Quando i cittadini di San Clemente hanno acquistato un appartamento a San Clemente la cava ed il Cementificio gia esistevano, ed allora evidentemente costruire una abitazione a ridosso della cava e del cementificio o acquistare una appartamento in quella zona è stata una libera scelta perché suppongo nessuno li ha obbligati. Quando la Regione Campania ha finanziato il Policlinico a ridosso della cava e del cementificio forse non sapevano che tale attività era in corso e quindi evidentemente alla luce della deliberazione n° 1500 è stato illegittimo finanziare il policlinico in una zona che per stessa ammissione della Giunta Regionale è incompatibile con l’attività della cava e del cementificio ?
Le dichiarazioni fatte, in sede di conferenza di servizi, dal Commissario provinciale dell’Associazione ASTRAmbiente Michele Santoro, hanno solo ed esclusivamente evidenziato l’interesse totale ed incondizionato alla difesa dell’ambiente naturale e rappresentano qualora dovesse essere ancora chiarito un diniego assoluto alla realizzazione di uno scempio ambientale senza eguali.
Pietro Rossi
Le dichiarazioni fatte, in sede di conferenza di servizi, dal Commissario provinciale dell’Associazione ASTRAmbiente Michele Santoro, hanno solo ed esclusivamente evidenziato l’interesse totale ed incondizionato alla difesa dell’ambiente naturale e rappresentano qualora dovesse essere ancora chiarito un diniego assoluto alla realizzazione di uno scempio ambientale senza eguali.
Pietro Rossi