Caserta. Si è tenuto quest’oggi presso la ex pinacoteca degli appartamenti storici di Palazzo Reale di Caserta il vermisage di Tommaso Cascella che ha presentato la sua opera “Libro Selvatico”. “Libro Selvatico” è il titolo della mostra, che sarà visitabile dal 1 al settembre 27 settembre, e del catalogo con uno scritto di Michele Greco. “Libro”, perché comprende una sorta di elenco di “esperimenti”, di appunti di opere, di segnali appena accennati. “Selvatico” perché non vuole stabilire punti fermi ma sottolineare l’evolversi e il trasmutare delle idee. Un processo così immediato e naturale nei bambini ai quali l’opera compiuta non interessa: tutta l’attenzione è nel gioco, nel fare, l’opera d’arte è il fare arte, per loro la vera Opera d’Arte è la vita stessa. Tommaso Cascella, romano, classe 1951, vive e lavora tra Roma e Bomarzo nell’alto Lazio. La sua ricerca creativa trae origine dalla libertà avanguardistica legata al secondo Novecento. La componente ludica, intrinseca nelle sue opere, assume verso gli anni ottanta forma e fisicità materializzandosi su tele, ceramiche e sculture. Ferro, bronzo, terracotta, carta e molti altri materiali diventano i mezzi che gli consentono di viaggiare indisturbato nei terreni di una memoria arcaica tra la pittura e la scultura. I diversi linguaggi si rincorrono e si ritrovano in una narrazione unica: le immagini tridimensionali della scultura si riconoscono nelle grafie che animano le sue tele dove la pittura e scultura sono due modalità dello stesso pensiero. Questa mostra, collocata in un luogo così unico come la Reggia di Caserta, vuole creare una sorta di raccordo con la grande architettura che l’accoglie. Le decorazioni sontuose, la teatralità ostentata degli spazi e le opere esposte vedono il contemporaneo Cascella cimentarsi in un ideale “passaggio del testimone” inventando pitture tridimensionali che si ispirano ai soffitti dipinti con aggetti di stucco della Reggia stessa. Il colore, il movimento, le invenzioni giocose dei lavori esposti, sono anche un messaggio al mondo dell’infanzia. Tommaso Cascella esplora quelle che lui chiama “cellule staminali di poesia” che sono il patrimonio di ogni bambino che, purtroppo, si disperde e si corrompe nella maggioranza degli individui una volta scolarizzati. Questa esposizione nasce con la collaborazione di importanti associazioni che si occupano dell’infanzia.
Pietro Rossi
Pietro Rossi