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| Vittoria Grande | 
Piedimonte Matese -Sabato
22 settembre torna  la “Grande Musica”   con il
Concerto di fine estate organizzato dall’Associazione Storica del Medio
Volturno. Inizio alle ore 18,00 in punto presso la sala Minerva in via
Sorgente, 6 . Come sempre il Presidente dell’Associazione Storica,  dr. Pasquale Simonelli, ha interpretato al
meglio le aspettative degli appassionati di musica classica allestendo un ricco
e variegato programma che spazia  da  Bach a Morricone, dal classico  Beethoven al romantico Chopin  per non tacere di Reverberi Giordano, Piazzolla.
e   Caracciolo. Sabato sera 22 settembre saranno,
dunque, sul palco a raccogliere gli scroscianti applausi del grande pubblico
dei melomani la pianista Vittoria Grande, accompagnata dalle figlie Chiara
Costantini (flauto) e Marika Costantini (voce), dal M° Biagio Ciallella (
clarinetto), da Giovanni Grasso (fagotto) e dall’eclettico concertista nonché
compositore Giovanni Caracciolo. Quest’ultimo 
nasce a Sherzingen (Svizzera) ma risiede ad Alvignano. A 11 anni  incomincia a studiare musica, iscrivendosi al
Conservatorio Sala di Benevento, sotto la direzione dei Maestri Riccio, Orsini,
D’Aria. Inizia a comporre a 13 anni scrivendo sonate, notturni, quartetti e
quintetti. Suona tutti gli strumenti; in particolare, lasciato il pianoforte,
si dedica al violino, flauto, violoncello e clarinetto che oggi sta
perfezionando sotto la guida del prof. Pettrone del S. Carlo di Napoli. Sta per
completare la sua prima Sinfonia e la prima Ouverture. Vite parallele con  la pianista piedimontese: anche Vittoria
Grande all’età di 9 anni comincia a studiare pianoforte, dietro suggerimento
del padre, un uomo  molto sensibile all’arte dei suoni. A soli 11 anni
Vittoria comincia a suonare i primi accordi  nella  piccola chiesa di S. Antonio,  nel quartiere Vallata. Iscrittasi al
Conservatorio di Benevento   si 
diploma a pieni voti nel 1993. Si dedica allo studio del pianoforte,
verso il quale mostra una spiccata dote naturale, arricchendo le sue lezioni
con una  particolare sensibilità, facendo
vivere ai suoi allievi momenti indimenticabili. Ad un certo punto della sua
vita decide di realizzarsi come madre per cui abbandona la sua passione per
dedicarsi alla famiglia con la speranza, però, di poterla un giorno ricoltivare
proprio con le figlie Chiara e Marika che sono entrate, alla grande,
nell’affascinante mondo della musica classica.  Questo il ricco programma della serata: Bach (Partita
in Si bemolle maggiore) ; Morricone (Gabriel’s oboe); Beethoven (Adagio dalla
Sonata Patetica); Reverberi Giordano (Sorella Povertà); Chopin (Valzer op. 69
n. 1); Piazzolla ( La muerte del angel); Caracciolo ( Notturno n. 1 op. 3 in Do
maggiore). 
(Nicola
Iannitti)