
CASERTA. Non è possibile!  Adesso anche sul Monumento Vanvitelliano, direttamente nel Piazzale Carlo III,  davanti alla Reggia, dove quotidianamente transitano migliaia di turisti,  arrivano gli sfregi permanenti di scritte insulse, senza senso, di grave  delegittimazione della dignità e di sicuro pregiudizio del patrimonio  cittadino. Sono anni che la  città di Caserta è sotto l’attacco, alla pari di tutte le altre città d’Italia,  di una pratica che segna un degrado sociale e l’approssimazione, oltre che la  scarsa conoscenza del territorio, con cui alcuni giovani si cimentano con il  patrimonio pubblico, nella circostanza patrimonio dell’umanità. Dopo molti  monumenti e palazzi pubblici, dopo che un intero quartiere (parco Gabriella)  risulta completamente segnato da scritte e frasi inutili, adesso siamo all’atto  più grave di una degenerazione che rischia di screditarci in tutto il  mondo. Esiste al  riguardo, anche nella nostra città una specifica ordinanza anti-writer che è  però stata ad oggi di difficile attuazione, atteso che i grafomani utilizzano  ore della giornata e metodi che li rendono ignoti ai controlli ed al rilievo  dell’occhio umano e delle telecamere medesime. In quella circostanza fu dato  indirizzo ai vigili urbani, all’ufficio decoro ed arredo urbano di procedere  anche ad un censimento delle scritte murarie e dei graffiti al fine di rendere  edotta l’amministrazione del danno già in essere e di quanto necessario per  rendere efficace l’ordinanza antiwriters. Roma spende circa  6 milioni di euro l’anno per rimuovere scritte ed imbratti, Firenze 4 milioni,  Milano circa 5, ciò che dice che è in atto un’autentica sfida alle istituzioni  considerati i danni ed i luoghii strategici e talvolta impossibili su cui si  realizzano le scritte. Personalmente con  la stesura dell’ordinanza, provai circa due anni fa a coinvolgere l’attrice  Cristiana Capotondi, era appena uscito il film “ Scrivilo sui Muri “, così come  tentai un contatto con Federico Moccia, autore di “ Tre metri sopra il cielo”  frase che, con le varie versioni, campeggia su molti muri della nostra città.  Sarà facile immaginare che, malgrado la cortese risposta e le argomentazioni  poste a sostegno, risultò abbastanza difficile, per una questione di ruolo e di  marketing, avere una disponibilità e la presenza in città e nessuno dei due  riuscì neanche a dare un concreto segnale per una nuova consapevolezza sul  problema e una possibile inversione di tendenza. Un giorno a Caserta comparve a  caratteri cubitali alle spalle del Monumento la frase “Ilaria ti Amo”, fu quella  la circostanza in cui con la collaborazione di Teleluna registrammo un appello  ad Ilaria a rendersi visibile e/o comunque a diffidare di chi ostentava in  maniera così da megalomane un sentimento che, forse, sarebbe stato più giusto  far pervenire con gli strumenti tradizionali. Il servizio televisivo fu un  successo. Provai anche a  parlare con i writers ufficiali, ossia con chi esprime l’arte attraverso il  disegno che a volte può essere anche una forma di nuova armonia e di colorazione  di un quartiere e/o di una porzione del territorio degradato., così come  interessai l’Asl e la Facoltà di Psicologia per analizzare la nuova tendenza,  sintomo comunque di un disagio. Cosciente delle  problematiche di sicurezza dell'immenso piazzale e dell'area, interessai anche  il Ministero della Difesa affinchè in un processo di promozione reciproca la  Reggia potesse utilizzare il servizio Città sicure, reso con estremo prestigio e  funzionalità dalla Brigata Garibaldi, di stanza nella nostra città, in tutta  Italia. La proposta fu  valutata con favore dal Ministero. Ma nulla è  bastato e niente è servito! Ma così non  va! Jessica,  Valentina, Pietro, Sara,Rosy, Roberto, ecc.(nomi scritti sulle mura  storiche) ritornate sul posto e rendetevi conto della inutilità di un gesto che  costerà, per la rimozione, tanti soldi alla comunità e spero anche ai vostri  genitori. Con una diversa e  più concreta gestione dell'imponente patrimonio culturale e monumentale della  nostra estesissima provincia, urgono nuovi strumenti e più rigorosi  controlli! Quelle scritte  vanno rimosse oggi con ogni urgenza, rendendo partecipe la cittadinanza che  dovrà appropriarsi del messaggio per trasferirlo a quanti ancora non si rendono  conto che l’attacco ai monumenti è la svalutazione della nostra storia, lo  svuotamento della identità, la mancanza di ogni coscienza civica, che è poi  nient'altro che il sintomo di una società priva di ogni speranza  futura. Ogni anno la sola  pulizia del Monumento ai Caduti, almeno per la parte più evidente,  e nelle  tre date istituzionali del 25 aprile, del 2 giugno e del 4 novembre costa alla  città di Caserta e quindi, in quota parte a ciascuno di noi, circa 30 mila euro,  ciò che erode ancor di più le casse comunali e la possibilità di dare risposta a  problematiche più urgenti e serie.   
Antonio  Ciontoli        (nella foto)