
Informazione,Attualità, Cultura, Cronaca, Politica e Sport della Provincia di Caserta
12 ottobre 2015
COSTRUIRE LE COMPETENZE PER UN TURISMO ACCESSIBILE

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Peter
Io non taccio – L’Italia dell’informazione che dà fastidio

Io non taccio – L’Italia dell’informazione che dà fastidio
Edizioni Cento Autori
ISBN 978-88-6872-034-6
Collana Fatti & Misfatti
Pagine 224
Pagina ufficiale del libro: http://centoautori.com/io-non-taccio/
Trama del libro
Sono
centinaia i giornalisti e i blogger che, ogni anno, subiscono minacce e
intimidazioni in Italia, a causa di inchieste coraggiose, che senza
censure raccontano di verità scomode, spesso inconfessabili. Ad
attentare a quello che resta uno dei diritti fondamentali della nostra
democrazia – la libertà d’informazione – non è solo la criminalità
organizzata, ma anche chi, istituzionalmente, dovrebbe tutelarne il
corretto esercizio. Otto storie, raccontate in prima persona da chi è
stato vittima del prepotente di turno, tratteggiano i confini di un
Paese, che da Nord a Sud, resta ancora lontano dal potersi definire
realmente civile. Otto voci, dietro le quali non è raro trovare il volto
di un lavoratore precario, raccontano di un’Italia sconosciuta ai più,
dove un giornalista può rischiare la vita all’identica stregua
dell’inviato spedito su un fronte di guerra. Un Paese che indigna, ma
che è necessario conoscere anche da questa prospettiva, se lo si vuole
realmente cambiare. Se ancora crediamo che la libertà d’informazione sia
un diritto e non una concessione.
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Peter
11 ottobre 2015
Anche a Piedimonte Matese raccolta fondi dell’AISM.

Pietro
Rossi
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Peter
PROTOCOLLO D’INTESA TRA COMUNE DI PIEDIMONTE MATESE E PRO LOCO VALLATA
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Vincenzo Cappello |
PIEDIMONTE MATESE – Nei giorni scorsi il comune di
Piedimonte Matese, guidato dal Sindaco Vincenzo
Cappello,che
ha tra i
propri fini istituzionali la realizzazione di opportune forme di collaborazione tra Enti e Organi che
concorrono alla programmazione e attuazione d' interventi di promozione del
territorio in
ogni suo
aspetto ha siglato un interessante Protocollo d’intesa con la Pro Loco
Vallata per la realizzazione di attività
di sviluppo del territorio e delle sue risorse culturali, turistiche, folcloristiche,
ambientali e della tradizione locali. Il Comune di Piedimonte Matese, con la Pro
Loco Vallata, si è impegnato a sostenere tutte le manifestazioni e a mettere a
disposizione le proprie strutture immobili (salette, aule convegno, ect) e
tecnologiche (attrezzature di videoproiezioni ect); personale tecnico e
ausiliario; in relazione alle finalità dell’accordo ritenendo di procedere, sin da ora,
alla progettazione d' interventi su base locale, all' ideazione e realizzazione
di attività e iniziative tese alla valorizzazione del territorio comunale e che
potranno essere ripetute anche negli anni successivi. Mentre La Pro Loco"Vallata",
si impegna a concordare con il Comune
di Piedimonte Matese sia i programmi e i progetti presentati, sia tutta la
collaborazione occorrente a promuovere le attività da essa realizzate nel comune,
come Convegni di studio su storia, tradizioni, arte e cultura; Visite guidate
di studenti sul territorio comunale con riferimento ad aree e ambiti poco noti;
Congressi, Stage e Workshop legati al Folklore, all'artigianato e alla
formazione, al turismo enogastronomico, culturale e ambientale. Particolare
attenzione sarà posta nella valutazione degli attrattori riferibili alle
manifestazioni che si andranno a rilevare e di cui la Pro Loco Vallata fornirà dettagliato
resoconto al Comune
di Piedimonte Matese.
Pietro Rossi
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Peter
IL COMUNE DI CAIAZZO INTIMA LA RIMOZIONE DELL’ANTENNA PER LA BANDA LARGA ISTALLATA NEL CENTRO STORICO
![]() |
Tommaso Sgueglia |
CAIAZZO - L'antenna per la banda larga
installata nel centro storico va subito rimossa perché priva di ogni
autorizzazione. Ad impartire l'ordine il Comune che, dopo una serie di
sopralluoghi, ha intimato al proprietario dello stabile di via Pier della Vigna
e ai titolari delle società di telecomunicazioni di smontare l'intero
sistema wifi a banda larga. Nell'ambito della politica di tutela del
centro storico caiatino avviata dall'attuale amministrazione retta dal sindaco
Tommaso Sgueglia, nelle scorse settimane alcuni controlli effettuati dal
comando di Polizia Municipale avevano portato a rinvenire, presso il
fabbricato di proprietà del sig. R. M. ubicato alla via Pier della Vigna, un
traliccio metallico con sovrastante antenna per telecomunicazioni, impianto
questo che di recente è stato posizionato dalla ditta M.G. Sistemi di
M.G., sulla scorta di una scrittura privata sottoscritta tra il gestore dell'azienda
ed il proprietario dell'immobile, e successivamente posto a servizio della
Blue By Webspaces srl con sede in Cardito (NA) quale ditta operante nel settore
della comunicazione elettronica. Dalle verifiche eseguite dall'ufficio
tecnico comunale, è emerso che l’installazione dell’antenna a banda larga
è stata effettuata in difetto dell’autorizzazione prescritta dal “Codice delle
comunicazioni elettroniche”, che la stessa è stata posizionata in difetto
dell’autorizzazione sismica prescritta dalla legge regionale in materia ed
installata su un edificio ubicato in pieno centro storico
che urbanisticamente è zona omogenea classificata A residenziale a tutela
del vigente strumento urbanistico, dove non è contemplata fra le attività
possibili perché dichiarata “zona di interesse storico-ambientale da sottoporre
a particolare tutela”. Alla luce di tanto, il responsabile del settore
Urbanistica ha emesso ordinanza di rimozione dell’impianto di
telecomunicazione ed il conseguente ripristino dello stato dei luoghi nei
confronti del proprietario dell’immobile, del titolare
della ditta installatrice dell’impianto e dell'azienda operante nel
settore della comunicazione elettronica a favore della quale risulta
posizionato l’impianto. A costoro è stato anche ingiunto di demolire
a proprie cure e spese, il traliccio in ferro di supporto ad antenna e delle
relative attrezzature costituenti l’impianto entro il termine di 30
giorni.
Pietro Rossi
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Peter
Non può essere imposto il lavoro nel giorno festivo.

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Peter
Contratto di lavoro interinale con la PA: diritto al risarcimento.
Un lavoratore aveva sottoscritto con una società di lavoro temporaneo
un contratto di lavoro interinale per lo svolgimento presso la
Provincia di Benevento delle mansioni di Istruttore tecnico. Il
rapporto di lavoro veniva rinnovato e prorogato con la Provincia per
oltre tre anni. Il lavoratore era stato, dunque, utilizzato
continuativamente dalla Provincia di Benevento con vari compiti relativi
allo svolgimento e controllo delle pratiche per i finanziamenti POR. Il lavoratore, con l'assistenza dell'avvocato Domenico Carozza,
proponeva appello avverso la sentenza del Tribunale di Benevento con cui
venivano erroneamente rigettate le domande svolte nei confronti della
Provincia di Benevento per il riconoscimento della invalidità dei
contratti. La Corte di Appello ha accertato la nullità del primo contratto e delle
successive proroghe stipulate dal lavoratore con l'agenzia di lavoro
perché la causale dell'assunzione era indicata del tutto genericamente e
senza alcun riferimento alle esigenze specifiche di lavoro temporaneo. La generica formulazione della causale, così come la illegittimità
dell'apposizione del relativo termine, non può essere sanata legittimità
delle delibere dell’ente provinciale che statuivano la necessità di
reclutare personale con lavoro a tempo determinato. La legittimità di
tali delibere non influisce sulla causale del contratto, che è cosa
diversa dalla motivazione della delibera. Nei contratti, d'altronde, non
vi era alcun riferimento alle delibere che quindi non erano neppure a
conoscenza del lavoratore. La Corte di Appello ha, quindi, dichiarato nullo il primo contratto
stipulato dal lavoratore così come l’apposizione del termine allo
stesso, per mancata idonea indicazione della relativa causale. La Corte di Appello ha osservato che, in caso di violazione di
disposizioni imperative in tema di assunzione o di impiego del
personale, per le pubbliche amministrazioni, non si ha il consolidamento
del rapporto di lavoro da precario in tempo indeterminato, scattando
esclusivamente una sanzione di tipo risarcitorio. La Corte di Appello con sentenza 5982 del 2015 ha, dunque, accolto il ricorso di appello ed ha
condannato la Provincia di Benevento al pagamento del risarcimento del
danno in favore del lavoratore.
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Peter
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