09 maggio 2014

L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI ALIFE PROCEDE SPEDITA PER LA RISOLUZIONE DELLE CONTROVERSIE LEGALI DELL’EX CINEMA VOLTURNO

ex Cinema Volturno
Alife –Sulla questione ex Cinema Volturno: l'amministrazione comunale Avecone procede spedita per la risoluzione delle controversie legali e per il recupero della struttura. L'evidente stato di abbandono in cui versa il manufatto sito in località Porta Fiume, un tempo adibito a cinema-Teatro, è stato confermato anche dall' ASL, il cui locale Distretto sanitario ha inviato sul posto ispezioni a seguito di diversi esposte-denunce di cittadini che lamentavano continui crolli ci calcinacci, ma anche odori nauseabondi e rumori strani. L'ultima verifica in loco risale al 14 settembre 2013, nella quale l'ASL ha chiesto al Sindaco della Città di Alife, Giuseppe Avecone, in qualità di responsabile della salute pubblica sul territorio, di effettuare un'opera di sanificazione all'intera area che circonda lo stabile. La sanificazione è stata immediatamente disposta dal Sindaco Avecone, a cui hanno fatto seguito ulteriori controlli sanitari. Dal punto di vista strutturale, invece, la situazione è in fase di evoluzione: come ammesso dallo stesso primo cittadino di Alife, "un piano di recupero dello stabile presenta spese economicamente rilevanti, ed allo stato attuale non ci sono finanziamenti che possano coprire il costo. Per di più il terremoto ha acuito ancora di più i danni: è crollata un'altra parte del tetto ed ora l'intera struttura è potenzialmente pericolosa". Sta di fatto però, che negli accordi di programma siglati con la Regione Campania "siamo riusciti a strappare all'assessore Cosenza - continua il primo cittadino Avecone - un impegno che tutte le opere di edilizia pubblica ricadano a carico dell'Ente regionale". Il tutto mentre la scheda Aides relativa proprio all'ex Cinema Volturno, compilata come per le strutture pubbliche del territorio nei giorni di verifica e sopralluogo immediatamente successivi al sisma del dicembre scorso, parla chiaro: è fatto diniego assoluto di entrare nel manufatto. Altro aspetto di non secondaria importanza è la questione legata alla proprietà della struttura. Anche per questo il Sindaco Avecone ha confermato che è in corso un'attività stagiudiziale per la risoluzione dell'annosa questione legata alla proprietà della struttura (alcuni di loro vivono in America) ed è stato dato mandato ad un legale per agire in contenzioso. "Insomma - continua Avecone - non siamo stati con le mani nelle mani: abbiamo riaperto il fascicolo e la procedura legale è in fase avanzata". 

Pietro Rossi

PARISI SELEZIONATO PER L’ESPOSIZIONE TRIENNALE DI ARTI VISIVE DI ROMA

Gianni Parisi 
ALIFE – Importante successo per la cultura e l'arte nella nostra terra l’artista alifano Gianni Parisi è stato, l’unico artista del comprensorio matesino, selezionato da una giuria di qualificati esperti d'arte, a partecipare alla ESPOSIZIONE TRIENNALE DI ARTI VISIVE DI ROMA 2014. La manifestazione sarà presieduta  dal critico d'arte, nonché scrittore e professore universitario ACHILLE BONITO OLIVA, una personalità culturale a livello internazionale, è stato il critico d'arte che, negli anni '80 lanciò il movimento della TRANSAVANGUARDIA. Il direttore artistico della Triennale è il prof. Daniele Tedeschi, mentre l'organizzazione della prestigiosa manifestazione è affidata all'Associazione Culturale: LA ROSA DEI VENTI - L'inaugurazione avverrà presso l'Università LA SAPIENZA in Roma, il giorno 6 giugno alle ore 17,00 e sarà aperta al pubblico fino al 14 giugno 2014 - L'esposizione delle opere ammesse non sarà solo presso l'Università LA SAPIENZA ma anche in altre sedi distribuite nella Città di Roma, fra cui il Palazzo Pontificio Maffei Marescotti (Palazzo del Vicariato), via della Pigna 13/A presso gli spazi espositivi di La Pigna UCAI, di proprietà della Città del Vaticano e il Catalogo della prestigiosa manifestazione artistica, che vedrà una ricognizione dell'arte e degli artisti contemporanei è della Giorgio Mondadori Editori .

Pietro Rossi

CONVEGNO STORICO SU SAN POTITO SANNITICO TRA RIFORMISMO BORBONICO E DECENNIO FRANCESE

SAN POTITO SANNITICO - Il Comune di San Potito Sannitico e il Centro Studi Francesco Daniele insieme per presentare il testo di Nicola Santacroce e Luigi Russo dal titolo: “San Potito Sannitico tra riformismo borbonico e decennio francese – Due catasti a confronto”. L’appuntamento è in programma per questa sera, a partire dalle ore 18,00, presso la sede del Parco Regionale del Matese di San Potito Sannitico. Dopo i saluti del primo cittadino Francesco Imperadore ci saranno gli interventi degli storici Felicio Corvese del Centro Studi “F.Daniele” – I.C.S.R.; Giovanni Cerchia, Università del Molise e Marco de Angelis del Centro Studi “F.Daniele” e Università di Cassino. “Il testo di Santacroce e Russo ha un valore notevole per la nostra comunità - ha dichiarato Francesco Biondi, consigliere delegato alla cultura - attraverso l'analisi sulle posizioni sociali in un determinato periodo storico, ci fornisce un preciso quadro socio-economico caratterizzato dalla diseguaglianza e fa emergere l'attualità del concetto di coscienza di classe”. Il libro contiene le ricerche sul catasto onciario e sul catasto murattiano della comunità di San Potito Sannitico, fondate su documenti d'archivio. Il lavoro degli autori propone alla lettura dei cittadini e degli studiosi sia un'efficace contestualizzazione storica delle riforme del regno meridionale, sia una pressoché completa riproduzione documentaria di alcune parti dei catasti.

Pietro Rossi

IL CANDIDATO SINDACO RACCIO PUNTA SULLA VALORIZZAZIONE E LO SVILUPPO ECONOMICO DI GIOIA SANNITICA

Michelangelo Raccio
GIOIA SANNITICA - “Rinascita Gioiese” significa futuro. Si legge nelle prime righe del programma elettorale proposto ai cittadini. Dove ogni lettera della parola futuro racchiude un significato a sé stante. Focalizzazione degli obiettivi, Unione di valori, Trasparenza amministrativa, Unione di idee, Razionalizzazione delle risorse, Offerta di servizi al cittadino. Questo è il futuro per “Rinascita Gioiese” e in questa ottica si collocano le risorse storiche e paesaggistiche. L’idea nasce sulla scia del successo che ha destato il progetto editoriale “I territori di Gioia Sannitica”, che ha visto nella realizzazione il prezioso impegno di un gruppo di autrici “la cui alta e professionale collaborazione mi inorgoglisce”, come asserisce Michelangelo Raccio, nella duplice veste di curatore del testo e di candidato sindaco. Un territorio che custodisce cultura, natura, tradizioni, accoglienza. Ricchezze come il Castello Medioevale, la Grotta di San Michele a Curti, le Chiese ed i Santuari, per esempio, sono risorse storiche che, unite alla bellezza delle montagne e alla maestosità dei boschi, costituiscono secondo il gruppo di “Rinascita Gioiese” le reali risorse per uno sviluppo futuro. “L’Amministrazione del futuro dovrà impegnarsi per recuperare risorse finanziarie per la definitiva e completa ristrutturazione del Castello Medioevale e delle altre realtà storiche-architettoniche presenti sul territorio. Al contempo, di concerto con l’Ente Parco, dovrà promuovere fortemente le nostre bellezze ambientali, sia attraverso gli strumenti elaborati dal Parco, sia attraverso strumenti di promozione autonoma”. Questo si legge nel programma, questo si propone e a questo si crede.
Pietro Rossi

07 maggio 2014

Nasce a Piedimonte Matese un Centro Diocesano per la famiglia.

PIEDIMONTE MATESE - Istituito e voluto da S.E. Mons. Valentino Di Cerbo, Vescovo della Diocesi di Alife-Caiazzo, è stato istituito a Piedimonte Matese un Centro Diocesano per la Famiglia, diretto dal Dottor Davide Cinotti, psicoterapeuta sistemico-relazionale e coordinatore di altre Onlus, che grazie ad un’èquipe di medici volontari, mediatori familiari e avvocati matrimonialisti e rotali, offre consulenze psicologiche, etico-morali, ginecologiche, legali, psicologiche, nonché mediazioni familiari. Il Centro organizzerà, inoltre, seminari e corsi su argomenti specifici, come incontri per fidanzati e coppie che si preparano al matrimonio; per genitori ed educatori; momenti di confronto con adolescenti, per affrontare con loro argomenti delicati come sessualità e affettività; incontri con scuole, comunità e altri soggetti educativi. L’accesso ai servizi di questa nuova struttura è offerto a tutti, ogni richiesta è accolta sulla base di quanto il Centro è in grado di offrire. Il Centro Diocesano per la famiglia ha un’articolazione identica ad un Consultorio Familiare Diocesano. E’ realizzato seguendo le linee guida della Federazione Nazionale dei Consultori Familiari d’Ispirazione Cristiana. Ha un’articolazione flessibile, orientata a rimodularsi in relazione al cambiamento della domanda e al necessario adeguamento dei servizi offerti, distinti per specifiche aree di intervento. E’ stato scelto di dedicarlo al compianto Vescovo della Diocesi di Alife-Caiazzo Mons. Angelo Campagna perchè fu lui già negli anni '80 a cominciare a pensare ad un'opera diocesana al servizio della famiglia. Siamo un'associazione religiosa senza scopo di lucro,  spiega il Direttore Davide Cinotti, che si dedica a mettere in pratica la parola delle sacre scritture, offrendo servizi sociali alle comunità residenti nella Diocesi di Alife-Caiazzo ma siamo aperti ad accogliere anche persone fuori Diocesi su segnalazione di altri sacerdoti. Il Centro Diocesano per la Famiglia è un vero e proprio laboratorio di formazione, prevenzione e servizio di consulenza a tutela e sostegno della famiglia e della persona, dal concepimento al tramonto naturale della vita.

Pietro Rossi

Sotto i riflettori il primo confronto tra gli aspiranti sindaco di Gioia Sannitica.

GIOIA SANNITICA - Da subito pacati i toni usati durante il confronto politico che la sera del 6 maggio, ha visto protagonisti della trasmissione “Italiani”, in diretta sul canale 86 di una nota emittente locale, i due candidati a sindaco di Gioia Sannitica Michelangelo Raccio e Giuseppe Gaetano.  Ma d’altra parte sarebbe stato strano il contrario visto che fino al 25 maggio 2014, giorno in cui i cittadini gioiesi saranno chiamati alle urne per eleggere il loro nuovo sindaco, i due aspiranti primi cittadini sono figli della stessa maggioranza attualmente capitanata da Mario Fiorillo, in questa nuova tornata elettorale candidato nello schieramento “Rinascita Gioiese”. Numerose e i incalzanti le telefonate e le mail arrivate in diretta, ancora una volta dimostrazione del fatto che le Amministrative stanno particolarmente a cuore ai cittadini che nonostante il marasma del Governo Centrale sono molto attenti a chi dovrà amministrare il loro territorio. Per stemperare la tensione subito i conduttori hanno chiesto ai candidati pregi e difetti del rispettivo avversario. La risposta è stata immediata e comune, la testardaggine,  oltretutto seguita da una precisazione doverosa da parte di entrambi, cioè che  la decisione di schierarsi in compagini diverse nonostante costole della stessa maggioranza è stata frutto di due visioni differenti della vita amministrativa di Gioia Sannitica, il che avvalora la normale competizione scevri da ogni imbarazzo. “E’ necessario che il confronto politico – ha precisato Raccio - rimanga sempre in un alveo di civiltà doverosa”. Attenti anche a specificare come non si tratti di liste politiche ma civiche, “il nostro è un piccolo paese – ha evidenziato Raccio – non può soggiacere a logiche politiche”. Domande uguali per entrambi con un minuto e mezzo a disposizione per rispondere e la possibilità di replica, queste le regole del format che ha permesso in questo modo un confronto crudo e democratico. 7 su 12 i giovani schierati da “Rinascita Gioiese”, scelta motivata dal candidato Raccio che ha sottolineato il mix di professionalità, competenze ed esperienze messe in campo. Il candidato Gaetano ha ribadito, invece, come sia stata voluta la scelta di coinvolgere, nella lista che rappresenta, persone senza esperienza amministrativa. “La competenza – ha evidenziato Raccio – serve soprattutto per evitare disastri chiamati dissesti”. Amara e concreta la prima mail arriva da una giovane laurenda che chiede subito se nel programma elettorale di “Rinascita Gioiese” ci sono progettualità di sviluppo economico per i giovani intenzionati a fare impresa.  Dettagliata la risposta di Raccio: “La parola sviluppo consta di molti fattori che per avere un senso devono necessariamente essere messi a sistema. Un sistema – ha concluso il candidato - che immaginiamo attraverso dei veri e propri incubatori d’impresa atti a promuovere lo sviluppo dell’imprenditoria locale, un modo per offrire beni e servizi alle neo imprese locali”. Dal dibattito è emerso che quello delle risorse rinnovabili è un’altra direzione importante verso la quale intende andare la compagine di “Rinascita Gioiese” prendendo a modello anche altre realtà locali che con il biogas, per esempio, hanno avuto modo di eccellere sul nostro territorio. Una risposta e una proposta per tutti, a partire dalla immediata soluzione alla questione “terremotati”, argomento molto doloroso sul quale entrambi i candidati si sono impegnati ad intervenire subito. E ancora chiarimenti e proposte sulla zona industriale, sulla rete idrica, sull’unione dei comuni, sulla la problematica della connessione internet, sui punti di ritrovo per i giovani, sul bilancio partecipato, sull’agricoltura. Argomenti intavolati dai partecipanti al dibattito e dai candidati che hanno risposto a tutte le domande dei loro cittadini. Cittadini che, come è emerso dai contributi raccolti per strada, altro non chiedono che “stare un poco meglio”, dopotutto nulla di trascendentale per della gente semplice e genuina del piccolo paese matesino, e che alla domanda dove gli si chiedeva che caratteristiche dovrebbe avere il loro futuro sindaco hanno quasi tutti risposto: non deve dire bugie e deve stare in mezzo alle persone.Botta e risposta che si è conclusa con degli impegni ben precisi per una competizione elettorale che avrà modi e tempi per dimostrare le competenze messe in campo. I modi si scopriranno in una accurata disamina dei programmi elettorali che saranno proposti ai cittadini e i tempi sono racchiusi in una sola data: il 25 maggio prossimo, giorno di arrivo e di partenza.

Pietro Rossi

06 maggio 2014

ROMANO FIRMA IL DOCUMENTO DEI SINDACATI SUI PENSIONATI: “NON POSSIAMO DIMENTICARCI DI QUESTA PROBLEMATICA. CONDIVIDO LE ISTANZE DEI SINDACATI E LI SOSTERRÒ”.

On. Paolo Romano
“L’iniziativa dei sindacati dedicata ai pensionati “Renzi #NonStiamoSereni” trova la mia massima adesione”, spiega l'On. Paolo Romano, candidato alle elezioni Europee nella circoscrizione Sud per il Nuovo Centrodestra. “Infatti, ho deciso di firmare il documento che promuove il rilancio dello sviluppo e dell’occupazione, la legge sull'autosufficienza, su cui abbiamo già fatto dei passi avanti, ma che va migliorata, la rivalutazione delle pensioni e l’estensione anche ai pensionati della riduzione delle tasse”. Temi fondamentali, secondo Romano, che aggiunge: “In questo momento storico c’è molta attenzione, giustamente, nei confronti dei giovani, ma non possiamo dimenticarci dei pensionati, che in questo momento di crisi hanno pagato più di altri. Per questo, oltre a firmare il documento, ho chiesto al Segretario Regionale della Cisl Pensionati, Giuseppe Gargiulo, un incontro con tutte le sigle sindacali firmatarie del documento, per cercare insieme possibili soluzioni”.
c.s.

03 maggio 2014

SAGGIO DELLO SCRITTORE ROBERTO PERROTTI SU PIEDIMONTE MATESE.

Roberto Perrotti
Saggio tremante sulla terra del paese mio

Nell’attimo che seguì il terremoto, scoprii i palazzi sconvolti del paese mio fissare la strada che copre il fiume.
A nulla sarebbero servite corde o piccozze, scale o canotti: io ero caduto in acqua e seguivo il flusso della corrente con la testa protesa al passato.
Pensai all’acqua che annusavo di notte, alla puzza di catrame e del cemento esangue.
Immaginai allora l’acqua raggiungere le soglie delle finestre e chiedere da quell’altezza ragione di quanto accadde in quegli anni.  Pareva decisa a tutto pur di conoscere il motivo di tanto scempio, determinata a invadere i cortili, a precipitarsi nelle piazze.
Rividi i ponti freddati, anni prima, come gettati in mare dall’alto di un aeroplano.
Il fiume non mi avrebbe più condotto lontano dalla mia terra, meschino, aveva la testa piegata su una sedia e le mani legate ai piedi come un capretto.   
Di che materia furono i nostri padri quel giorno? Perché oltre ai principi non ci trasmisero un po’ di coraggio.
All’indomani di quell’orrore mi scoprii orfano, segnato anch’io come quel fiume cementato.
Eppure le case del centro, quelle in collina, le cupole delle chiese sopravvissero, violentate alla vista ma vive tuttavia.
Perché non difesero le proprie pietre e la propria acqua e le barattarono invece per un piatto di lenticchie, per un bidone di catrame?
Perché alla terra tremante del paese mio, separata, recintata da lamiere di alluminio grigio, amputarono impietosamente i ponti?
Io attesi per anni, dinanzi a un muro bianco, la restituzione di quelle braccia tagliate.  Ma fu inutile.
Al lato dei ponti, sul margine del fiume, vivevano artigiani con pietre levigate e con legni profumati, che attendevano l’onda del fiume muovere la ruota del loro lavoro e della loro vita. Sono andati via adesso, insieme ai ponti e al fiume.
In questa terra trasfigurata anche le case in un sol colpo invecchiarono, inconsolabili, avvertirono lo strappo, il lamento di quel fiume velato e pietrificato.
Quelle case sobbalzarono con dignità quando, senza alcun peccato, videro i ponti spediti al camposanto.
In loro luogo furono concepiti incomprensibili passaggi, muretti, diavolerie urbanistiche e al disastro intero non si trovò nome.  Proverò io a nominarlo, sebbene con spavento e in modo provvisorio.
La terra tremante del paese mio fu sistematicamente depontificata, gli antichi cammini che univano le sponde del fiume furono minati come da un esercito in fuga.
Abbattuti con tritolo o con semplici colpi di piccone?  Non ci interessa, punto. 
Furono schiacciati come bolle, gettati via come funghi letali, segati nei nervi, irrigiditi, imbalsamati.
I primi ponti sciagurati che provarono a sottrarsi furono raggiunti e torturati, pennellati con cemento colorato, resi irriconoscibili. Ricoperti dalle loro stesse macerie, mutati in varchi di frontiera.
Altri si salvarono, per ignavia chissà per fatalità, costretti oggi a vagare solitari e storditi in mezzo a tanta sciagura, con l’ignobile compito di rappresentare il Monumento ai Ponti Caduti.
Ponti di universi lunari, sfigurati, surrogati, surrettizi, ponti presi a prestito, ponti presi a martellate sulla testa.
L’estetica del disastro si compì così: all’abbattimento dei ponti seguì la cementificazione del fiume. 
Che vale sapere adesso se sia corretto definirla copertura o tumulazione?
Le ruspe dopo la depontificazione non si arresero. Mossero ancora sabbia, cemento e altro materiale d’inferno.
E l’Opera si concluse in questo modo. Dove scorreva il fiume si costruì una strada, con paletti, con tombini, con lastre d’acciaio rosse e rumorose, che attraversò il cuore antico del paese mio, ferendolo in senso verticale.
Una strada falsa nei dislivelli, ordinaria per nascita, coprì il respiro di una creatura ritenuta esanime e che proseguì, invece, a vivere e a errare.
Non si poteva non sapere, siamo tutti dalla parte del torto, io, fra i primi, spia e accusatore, complice e concusso, mandante e esecutore.
Di notte percorro quella via, fino alla sorgente, e sotto le suole e il cemento, sento ansimare l’acqua della terra tremante del paese mio.
Di che materia furono i nostri padri quel giorno?


Roberto Perrotti

La Regione Campania finanzia il progetto di efficientamento energetico del PalaMatese

PIEDIMONTE MATESE - Ammontano a oltre un milione di euro le risorse stanziate dalla Regione Campania in favore di un progetto tutto dedicato al PalaMatese. La progettazione che l’Amministrazione Comunale di Piedimonte Matese guidata da Vincenzo Cappello candidò lo scorso anno, è stata ritenuta meritevole di finanziamento, e le risorse necessarie, circa 1.600.000 euro, sono state già messe a disposizione dell’ente comunale per la sua realizzazione. Si tratta di un piano di interventi finalizzati all’efficientamento energetico della struttura sportiva di via Baden Powell, nell’ottica della sostenibilità e del risparmio. Tra le opere previste, difatti, troviamo l’installazione di un impianto fotovoltaico per l’autonomia energetica tramite fonte di energia sostenibile, e contestualmente si provvederà inoltre a ristrutturare e riqualificare l’edificio ormai obsoleto e tutta l’area antistante, così da ripristinarne il ruolo di struttura all’avanguardia, tanto per Piedimonte quanto per il territorio matesino, in linea con l’interesse manifestato dall’Amministrazione a puntare molto sulle strutture sportive, com’è stato per lo stadio comunale, o per i playground e i campetti realizzati in città negli ultimi anni. Il progetto si inserisce nell’ambito di quel programma avviato dalla Regione Campania per la riduzione del deficit energetico chiamato “Energia efficiente”, un piano volto a promuovere e sostenere l’efficienza energetica in Campania, avviato in attuazione dell’Asse 3 “Energia” del Programma Operativo Fesr Campania 2007-2013. Obiettivi tesi al risparmio energetico, a cui poi la Giunta regionale ha dato seguito con l’avviso pubblico indirizzato ai piccoli e medi comuni intenzionati a presentare istanze per la realizzazione di impianti per la produzione di energia rinnovabile, al servizio di edifici pubblici. L’iniziativa del PalaMatese è risultata dunque tra i progetti beneficiari delle risorse regionali, notizia che ha incontrato la soddisfazione del sindaco Vincenzo Cappello: “E’ senza dubbio una buona notizia per la nostra città, questo progetto già finanziato dalla Regione ci permetterà di rendere la struttura del Palazzetto più moderna e al passo coi tempi, nell’ottica della sostenibilità energetica e di una migliore fruizione, ma allo stesso tempo potremo dare maggiore decoro a tutta l’area circostante”.
C.S.

Pietramelara, al via la seconda edizione di 'Noi per voi'

Pietramelara. Sabato 10 maggio alle ore 20:30, nella palestra comunale di Pietramelara, l'associazione Diversamente Insieme e l'associazione Meravigliosamente, con il supporto della Pro Loco, organizzano una serata in favore dei diversamente abili. Un bel gesto d'affetto e di solidarietà quello di dedicare interamente un evento ai disabili. 'Noi per voi', questo il nome dell'appuntamento giunto alla seconda edizione, ha il semplice ma importante scopo di regalare un sorriso a queste persone meno fortunate. Danza, musica e teatro saranno al centro della manifestazione dedicata ai diversamente abili. E’ stato scelto anche uno slogan per la serata, che recita così: 'Ci sono sensazioni che non puoi spiegare perchè non esistono parole per descriverle... e se non le vivi, non potrai mai comprenderle. A volte durano il tempo di un attimo, ma ti rimangono dentro una vita!'. L’appuntamento è per il 10 maggio alle ore 20.30, all'interno della palestra comunale di Pietramelara. Insomma, un grande evento volto a sensibilizzare chi è stato più fortunato verso chi non lo è stato, ma anche ad una piena socializzazione ed integrazione. Un plauso agli organizzatori che hanno messo insieme le forze di tre diverse associazioni per vivere una serata diversa.

Andrea De Luca

Beatificazione Padre Vergara

Mons. Angelo Spinillo
AVERSA - La diocesi di Aversa comunica per giovedì 8 maggio 2014 alle ore 12,00 – presso il Salone della Curia Vescovile in Via Santa Maria a Piazza, 49 – la convocazione della conferenza stampa di presentazione del Rito di Beatificazione per il riconoscimento del Martirio “in odium fidei” dei Servi di Dio Padre Mario Vergara e del catechista Isidoro. Durante la conferenza Mons. Angelo Spinillo, vescovo di Aversa illustrerà il programma di incontri e momenti di raccoglimento che la diocesi e le comunità parrocchiali vivranno nelle settimane di avvicinamento al Rito di Beatificazione, che si terrà sabato 24 maggio 2014 alle ore 18,00 nella Chiesa Cattedrale. Ricordiamo che il 9 dicembre 2013 il Santo Padre Francesco ha ricevuto in Udienza privata S. E. Card. Angelo Amato, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi ed ha autorizzato la Congregazione a promulgare i Decreti riguardanti il martirio dei Servi di Dio Mario Vergara, Sacerdote professo del PIME, e Isidoro Ngei Ko Lat, Laico e Catechista, entrambi uccisi, in odio alla Fede, a Shadaw (Birmania, oggi Myanmar) il 24 maggio 1950. “In Padre Mario Vergara e nel suo martirio – ha commentato Mons. Spinillo – la Chiesa diocesana di Aversa vede riconosciuta l’intensa testimonianza di fede vissuta da uno dei suoi figli più generosi e sente ancora più forte la vocazione propria di tutti i battezzati a consacrare la vita all’annunzio ed alla testimonianza missionaria della fede. Credo, ancora, di poter dire che il Decreto che annunzia la beatificazione di Padre Mario Vergara ci permette di riconoscere quanto sia stata, e di fatto sia viva la sensibilità missionaria nella nostra Diocesi.”
C.S.

Ampio spazio alla cultura con un occhio di riguardo agli scrittori di casa nostra

Cancello ed Arnone (Matilde Maisto) - L’associazione culturale “Letteratitudini” nell’incontro del 30 Aprile u.s. ha realizzato, come sempre, una serata molto frizzante all’insegna della cultura. Questa volta, però, non sono stati scomodati i grandi poeti italiani e stranieri, ma si è trattato  di un evento improntato sulla spontaneità e la freschezza di una giovane scrittrice locale, Marialuisa Santonicola. In proposito si è, concordemente,  giunti alla conclusione di lasciare, per il futuro, sempre una “finestra aperta” per le nuove e giovani generazioni. Si è parlato, infatti, della possibilità di valorizzare il talento locale, in modo che, per una volta, il nostro territorio non venga ricordato solo come “terra di gomorra” e come “terra dei fuochi”, ma bensì di un territorio  sempre alla sospirata ricerca di un riscatto morale, sociale e culturale. Allo scopo, è necessario  diffondere la cultura come fattore di coesione sociale, di cittadinanza attiva e di apprendimento permanente. Intanto Marialuisa Santonicola, nel raccontarsi agli amici di Letteratitudini, dice che lei scrive da anni e da anni “esplode per implodere”, ossia nella sua anima avviene come una deflagrazione, una necessità di chiudersi in sé stessi e non comunicare con gli altri, per timore di non essere compresa ed anche per la necessità di custodire gelosamente i propri sentimenti e le proprie emozioni. La sua necessità di scrivere è iniziata con uno strano malessere che la faceva sentire inadeguata, “tu mai abbastanza di fronte agli altri”, ma con tanta voglia di dire, parlare, farsi ascoltare. E tuttavia, senza mai riuscire a fare un vero discorso, come se le parole venissero bloccate in gola – dice Marialuisa – insomma ci si sente attraversare da una brezza leggera che dà benessere, ma che non si riesce mai a respirare pienamente. E poi continua:  “Pensavo e scrivevo pagine di diario, riflettevo e scrivevo anche sulle parole mai scritte, quelle guardate con il cuore. Osservavo e guardavo, anzi non guardavo, leggevo in tutte le cose che mi circondavano: nelle foglie, nel mare, negli alberi, nel sole, nella terra della mia terra, negli occhi della mia gente, nelle strade del mio paese, nei riflessi iridescenti del sole che lo illuminano, nel vocìo dei bambini, nella mia anima, come per imprimere tutto nella mia mente e conservarlo dentro di me. I miei racconti “Vita… per caso” e “Angeli violati”, per quanto possano essere parzialmente storie inventate, sono sempre al limite della realtà, sono storie reali, comuni, lucidamente vere, con personaggi che, se chiudo un attimo gli occhi, vedo lì, li sento respirare, così come sento respirare le mie radici nel battito dell’universo”. La serata di Letteratitudini si è chiusa con il consueto assaggio di prodotti tipici locali, quali la mozzarella di bufala campana, pizze varie appena sfornate dai forni dei panifici locali, salsiccia arrostita fornita dalle locali macellerie, che ancora hanno l’abitudine di macellare i maiali, frittatina con le uova fresche dei nostri pollai, dolci realizzati dalle varie signore del gruppo, il tutto bagnato da gustosi vinelli offerti puntualmente dal nostro professore Raimondo. Ed è proprio il professore Raffaele Raimondo il relatore del prossimo incontro del mese di Maggio, tema dell’incontro sarà Salvatore Di Giacomo con “Era ‘de Maggio”, con chiaro riferimento alla famosa canzone di Di Giacomo: “Era ‘de maggio e te cadéano ‘nzino, a schiocche a schiocche, li ccerase rosse… Fresca era ll’aria… e tutto lu ciardino addurava de rose a ciento passe…”, ma con riferimento anche al mese dei fiori ed in particolare alle rose, ed anche al mese dedicato alla Madonna.
Matilde Maisto


30 aprile 2014

Escursione di Tutela dell'Ambiente Montano per il CAI di Piedimonte Matese

PIEDIMONTE MATESE - La Commissione di Tutela dell'Ambiente Montano della sezione del Club Alpino Italiano di Piedimonte Matese propone un'escursione sul tema delle "Foreste ad alto valore ecologico" per sabato 3 maggio 2014. L'escursione prevede un percorso da Bocca della Selva alla vetta del Monte Pastonico, con tappa intermedia al Piano di Arvaneto di circa 8 chilometri distribuiti su 260 metri di dislivello. Il percorso scelto è molto interessante dal punto di vista paesaggistico e naturalistico, con attraversamento di habitat naturali diversi, tra cui spiccano il bosco di faggio ed una massiccia presenza di agrifoglio e tasso. 
Pietro Rossi

La campagna elettorale per il rinnovo del consiglio Comunale di Gioia Sannitica entra nel vivo.

Dott. Alessandro Landolfi
GIOIA SANNITICA – Dando uno sguardo alle liste presentate per il Consiglio Comunale di Gioia Sannitica, tanti sono i nomi vecchi e tanti i nomi nuovi, tra questi si nota l’assenza  del Dott. Alessandro Landolfi, figlio del già sindaco Dott. Roberto Landolfi, che ha voluto fare alcune precisazioni a coloro che speravano in una sua candidatura. Cari amiche, rispondo solo ora perché ho atteso che si definissero le dinamiche ma vorrei fare delle precisazioni. Negli ultimi articoli pubblicati su alcuni siti e su altri giornali locali si è fatta confusione sulla mia posizione in questa tornata elettorale attribuendomi erroneamente la paternità di alcune candidature nella lista di Giuseppe Gaetano: Carmine Melillo non è espressione mia o della famiglia Landolfi, la sua candidatura è stata una sua decisione presa in accordo con alcuni suoi amici. In relazione alla mia vicinanza alla lista di Giuseppe Gaetano ci tengo a precisare che ne condivido freschezza: i ragazzi sono espressione della volontà di fare politica in modo diverso dal passato. Ed è per questo che la mia vicinanza a Peppino è cresciuta sempre di più man mano che si andava consolidando la lista di Michelangelo Raccio, a mio giudizio espressione della vecchia politica spietata e fatta di intrighi e sotterfugi. Mi auguro che si metta fine ad un'epoca e che si inizi a costruire qualcosa di nuovo, partendo dal basso, con persone nuove, che possano solo dare alla politica e non prendere. Capisco chi oggi si sente non rappresentato in questa tornata elettorale a loro voglio dire che oggi per me non è stato possibile continuare il cammino intrapreso da mio padre: di Roberto Landolfi c'è ne stato uno e rimarrà l'unico e solo. Da figlio posso dire che se solo riuscissi fare il 10% che ha fatto lui nella sua vita mi riterrei soddisfatto. Chiudendo colgo l'occasione di ringraziare le persone che mi sono state vicino sperando che chi si è sentito ferito dal mio atteggiamento abbia capito ora le mie ragioni e i miei intenti.
Pietro Rossi


26 aprile 2014

“UN NUOVO 25 APRILE SEGNERA’ IL 25 MAGGIO CON PICIERNO-CAPUTO”

Nicola Caputo
Pina Picierno
< Nella circostanza della Festa della Liberazione, la segretaria del Circolo PD ‘N.Iotti’, Teresa Cerchiello, puntualmente intende esaltare il valore storico e politico della ricorrenza. A 69 anni dal 25 aprile 1945 - che finalmente segnò il crepuscolo del dominio e della prepotenza nazifascista in Italia - la libertà va ancora fermamente difesa, riproponendo soprattutto ai giovani l’esigenza di documentarsi e lottare per un ‘nuovo corso’ nell’area del Basso Volturno. Ciò deve avvenire nel supremo interesse del ‘popolo sovrano’ chiamato ad assumere piena coscienza ‘dell’ora di tempesta e di transizione’ che si sta vivendo, sollecitato a conoscere diritti e doveri, a farsi reale carico della responsabilità del cambiamento. ‘In quest’epico solco – dichiara la Cerchiello – si allinea l’attuale e viva azione proiettata verso l’appuntamento più imminente che coinciderà con la consultazione del prossimo 25 maggio per il rinnovo del Parlamento europeo. La posizione ufficiale della maggioranza del Pd di Grazzanise – afferma a chiare lettere la giovane segretaria – sarà espressa con le preferenze al binomio Picierno-Caputo. Dunque a tutto il popolo di centrosinistra ella fa giungere serenamente questa limpida proposta. Per la leader sidicina, Pina Picierno, si tratta di condividere e sostenere fino in fondo le sue battaglie a favore della legalità che forgiano il pilastro fondamentale dell’attività parlamentare da lei incentrata specialmente sul riscatto della nostra terra che davvero ha bisogno di un nuovo e coraggioso 25 Aprile, affinché sia liberata dalla criminalità. Al tempo stesso, del consigliere regionale Nicola Caputo è arcinoto l’impegno che, da lungo tempo e senza lesinare energie, egli manifesta nell’intera Campania per la trasparenza a tutto campo, la tutela del territorio, la salvaguardia dell’agroalimentare e lo sviluppo economico della provincia’. In questa direzione e, comunque, al fine di razionalizzare tempi e modalità della campagna elettorale in atto, la Cerchiello, anche in qualità di referente territoriale del Comitato-Picierno, in questa medesima ed emblematica data si appresta a convocare uno specifico incontro per il 1° maggio, alle ore 18, nella nuova sede del Circolo ‘N.Iotti’ che sta per aprire i battenti a Via Annunciata, 60. Tutto il gruppo dirigente del PD grazzanisano è tuttavia consapevole dell’irruzione, sullo scenario della propaganda politica locale, di persone e gruppi che a ruota libera tentano di guadagnare spazi di presenza non propriamente orientati alla tutela della convergenza di intenti e sentimenti. Costoro dicano apertamente le vere ragioni della ventilata diaspora. Eppure, c’è ancora tempo per riflettere opportunamente e trovare, mediante seri confronti, la condivisione ideale e sostanziale delle scelte da compiere. Non si può dimenticare infatti che vanno anzitutto battute, il 25 maggio, le rappresentanze del centrodestra berlusconiano ormai allo sbando e alle quali va addebitato il ritardo economico e il ‘perdurante medioevo’ che amaramente si osserva, ma vanno fin d’ora ripensate e progettate le linee dello sviluppo di tutta la zona del Basso Volturno, cioè l’unica, autentica e grande sfida da rilanciare e raccogliere onde puntare ad ogni recupero possibile e ad una migliore e irrinunciabile qualità della vita >.


                                                                                     Per L’ADDETTO STAMPA Lucio Raimondo

24 aprile 2014

Convocato il consiglio comunale di Piedimonte Matese

Avv. Benedetto Iannitti
PIEDIMONTE MATESE. Il Presidente del Consiglio Comunale di Piedimonte Matese Avv. Benedetto Iannitti ha convocato la prossima assise  presso la Residenza Municipale, in Sessione ordinaria in seduta pubblica di unica convocazione, alle ore  18,OO del giorno 29 aprile 2014, per la trattazione del seguente ordine del giorno: Approvazione del Rendiconto di Gestione anno 2013 ex art.227 del D.Lgs 267/2000; Sentenza del Tribunale di S. Maria C.V.- Sez. distaccata di Piedimonte Matese, n. 187 del 30.11.2011- Riconoscimento debito fuori bilancio; Sentenza del Tribunale di S. Maria C.V.- Sez. distaccata di Piedimonte Matese, n. 11 1 del 06.07.2011 - Riconoscimento debito fuori bilancio; Lodo arbitrale n. 37 del 30.03.2011- Riconoscimento debito fuori bilancio. Un Consiglio Comunale fondamentale quello del 29 aprile prossimo in quanto il Rendiconto di Gestione è di vitale importanza per la vita amministrativa del comune. La dimostrazione dei risultati di gestione avviene, infatti, mediante  il rendiconto, il quale  comprende  il  conto  del  bilancio,  il  conto economico ed il conto del patrimonio. Il rendiconto è  deliberato  dall'organo  consiliare  dell'ente entro il 30 giugno dell'anno successivo, tenuto  motivatamente  conto della relazione dell'organo di revisione.  La  proposta  è  messa  a disposizione dei componenti dell'organo consiliare prima  dell'inizio della sessione consiliare in cui viene esaminato il rendiconto  entro un termine, non inferiore a venti giorni, stabilito dal  regolamento. Il rendiconto deliberato sarà poi inviato all'organo regionale di controllo ai sensi di legge.

Pietro Rossi

23 aprile 2014

IL PRESIDENTE DELL'AIDO RINGRAZIA LA FAMIGLIA FERRANTE PER LA DONAZIONE DI ORGANI DELLA SIG.RA RITA.

Guglielmo Venditti
PIEDIMONTE MATESE. Ancora una volta Piedimonte Matese si dimostra una città dove il senso di altruismo, di solidarietà, di civiltà viene esaltato da gesti che hanno un valore sociale e culturale immenso. Forse anche grazie alla presenza ed al lavoro instancabile di sensibilizzazione svolto dal Gruppo Comunale AIDO “Liberato Venditti” di Piedimonte Matese sul tema della donazione e trapianto di organi. La testimonianza di ciò è rappresentata dal gesto compiuto dalla famiglia Ferrante, il marito Franco Ferrante, i figli Silvia e Antonio. I quali nonostante il profondo dolore per la improvvisa scomparsa della Sig.ra Rita, moglie e madre,hanno consentito il prelievo dei suoi  organi per la donazione e trapianto. Il decesso è avvenuto in seguito a morte cerebrale per una emorragia cerebrale. Quindi  il coordinatore per i prelievi dell’Ospedale “Rummo” di Benevento, Dott. Rivellini, non avendo riscontrato nel Sistema Informativo Trapianti del Ministero della Salute una volontà scritta ed espressa in vita sulla volontà positiva alla donazione dei propri organi post mortem, chiede il consenso alla famiglia. Il marito ed i figli della Sig. Rita non hanno avuto il minimo dubbio ad esprimere un si convinto, perché la vita di Rita è stata improntata alla disponibilità verso gli altri i più deboli, i dimenticati. Una persona così non era giusto che lasciasse questa vita senza compiere un ultimo gesto, sì di solidarietà ed altruismo, ma soprattutto di amore verso chi soffre. Paradossalmente nel momento in cui la sua vita finiva, in quel preciso istante qualcuno sconosciuto, in qualche parte della nostra Regione e non solo, ha avuto la possibilità di tornare a vivere con uno dei cinque organi prelevati a Rita. La morte, evento umano, doloroso, triste, a volte inspiegabile ed inaccettabile, è stata superata da una parte con la serenità dell’animo di una famiglia che ha detto un si convinto alla vita, e dall’altra con la gioia di una persona che alla vita era attaccata da un filo di speranza legato alla disponibilità di qualcuno, in questo caso di una famiglia, a compiere un gesto di altissimo senso civico. Per questi malati il farmaco per curarli non si compra in farmacia ma è rappresentato da un organo che non si fabbrica ma proviene solo dal gesto di solidarietà umana. Nell’incontro che ho personalmente avuto con i famigliari della Sig.ra Rita in loro ho percepito la grande serenità nell’accettare la morte, sapendo che è stato fatto tutto il possibile per salvare la vita del loro famigliare. Ma quello che più mi ha colpito è stata la convinzione del marito e dei figli di avere fatto la scelta giusta nel dare il consenso al prelievo degli organi perché: “almeno la morte di mia moglie non sia risultata vana ma possa aver ridato al vita a qualcuno che, vivendo  con sofferenza una malattia, potesse tornare a vivere”. A nome dell’AIDO dico “Grazie” a questa meravigliosa famiglia per quello che ha fatto, donare la vita, il gesto più sublime che si possa compiere.

Dott. Guglielmo Venditti

Presidente  Regionale AIDO Campania

19 aprile 2014

BUONA PASQUA A TUTTI


L’OPPOSIZIONE DI ALIFE ABBANDONA L’AULA CONSILIARE DURANTE LA DISCUSSIONE PER IL PROGETTO DI VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO.

Giuseppe Avecone
Alife –Nell’ultima seduta   del consiglio comunale, convocata dal Presidente del consiglio e Sindaco della Città di Alife, Giuseppe Avecone, vi era un unico punto all'ordine del giorno: la ratifica, anche da parte del Comune di Alife, dell'ambizioso progetto denominato "La Porta dei parchi", attraverso il quale 4 Comuni, in particolare Alife, Rocca D'Evandro, Calvi Risorta e Francolise (con quest’ultimo ente capofila), si sono messi in rete. Questa volta, dunque, è stato il territorio ad attivarsi, ed i sindaci hanno fatto squadra tra loro indipendentemente dalle diverse colorazioni politiche e appartenenze partitiche: quando questo riesce, ne viene fuori decisamente qualcosa di buono per il territorio. Le amministrazioni comunali di questi 4 Comuni hanno, in pratica, costituito delle cosiddette associazioni temporanee di scopo, nell’ottica della valorizzazione del territorio, e soprattutto per accedere ai finanziamenti europei che la Regione Campania mette a disposizione. Con il progetto “La Porta dei Parchi” la Regione Campania ha assegnato risorse per 9 milioni di euro, grazie alle quali sarà possibile valorizzare la filiera dei beni culturali e quella dell’agro-alimentare nei Comuni di Alife, Rocca D'Evandro, Calvi Risorta e Francolise, investendo sul turismo considerato settore chiave dell’economia locale. “Nell’ambito di questa convenzione il Comune di Alife sta lavorando su un progetto di 2 milioni di euro per il recupero di metà del Castello Normanno – conferma il Sindaco della Città di Alife, Giuseppe Avecone. Ad inizio seduta, durante la quale si sarebbe dovuto discutere di questo, ed unico argomento, il gruppo di opposizione consiliare ha abbandonato la seduta, lasciando al segretario comunale un documento, in segno di protesta poiché il Sindaco non aveva concesso un consiglio comunale straordinario, richiesto proprio dall’opposizione, per discutere di Tares, nuova imposta sui rifiuti, e Cinema Volturno. “Ma sono due cose distinte e separate  - rincara il vice Sindaco Pasquale Sasso. Una cosa è il progetto “La Porta dei parchi, altra cosa è il consiglio straordinario richiesto. Credo che da parte mia e dell’intera maggioranza consiliare su argomenti così importanti ci si aspettava dall’opposizione una maggiore responsabilità, senza polemiche”.
Pietro Rossi


Il 27 Aprile e il 1° Maggio 2014 riprendono le visite guidate dell’antica Cales.

Domenica 27 Aprile, in occasione della presentazione al pubblico del progetto CALES da (ri) SCOPRIRE, sarà effettuata una visita guidata:
Castello Aragonese – apertura straordinaria –
Cardo Massimo
Teatro romano
Terme centrali.
L’appuntamento è alle ore 9.00 presso la Cattedrale Romanica di Calvi Risorta (ss Casilina km 7). Giovedì 1° Maggio l’area del teatro romano sarà adibita a spazio pic nic, con musica, prodotti tipici locali e visite guidate del teatro stesso. La partecipazione è libera e gratuita; si consiglia di munirsi di strumenti musicali e colazione al sacco (sarà severamente vietato accendere fuochi). L’invito a partecipare è rivolto a tutti. Il progettofrutto di “Iniziativa finanziata dal Bando Microprogettazione Sociale 2012-2013 del CSV Asso.Vo.Ce”, mira a coinvolgere sempre più persone, per consolidare quella coscienza che è già viva in molti, in difesa della città antica, risorsa inestimabile per il territorio. Da marzo volontari di tutto l’Agro Caleno stanno lavorando per ripulire e mettere in sicurezza il Cardo Massimo, le Terme centrali, i Cunicoli e il Teatro, oltre che al ripristino della cartellonistica informativa. L’intento è quello di ridare splendore al ricco patrimonio ancora inesplorato che Cales custodisce. La speranza è che questa iniziativa possa essere solo il punto di partenza per un progetto più ampio che coinvolga sempre più realtà e singoli cittadini e che possa portare al recupero ed alla valorizzazione dell’intera area archeologica.
c.s.

I PENSIONATI DELLA CISL CAMPANA CHE CHIEDONO LA RIFORMA FISCALE SUBITO

Piedimonte Matese -  Le maggiori organizzazioni sindacali dei pensionati, supportate da quelle dei lavoratori attivi, ancora una volta chiedono al governo una maggiore attenzione per i problemi che investono i pensionati che da anni sono considerati l’ultima ruota del carro. Ancora una volta scendono in campo per rivendicare l’applicazione del DLGS 903/92 per la rivalutazione delle pensioni ferme dal 1993; per il rilancio dello sviluppo e dell’occupazione; per la legge sulla non autosufficienza e per l’estensione anche ai pensionati della riduzione delle tasse. In questi giorni migliaia di manifesti compariranno sulle bacheche delle varie organizzazioni sindacali e sulle mura di città e paesi per far sonare il campanello d’allarme per il governo. Altre manifestazioni sindacali si sono fatte negli anni passati per sollecitare l’adozione della legge per la non autosufficienza. In particolare quella della FNP-CISL  del giugno 2009  che portò oltre 200 mila pensionati a Roma riempiendo all’inverosimile Piazza   del Popolo di iscritti provenienti da tutta Italia: Sulla legge della non autosufficienza ci fu negli anni successivi un risveglio di interessi con la proposta del deputato Fioroni che raccolse intorno al suo disegno di Legge oltre 92 deputati di ogni schieramento politico. La proposta n. 5319, presentata nel mese di giugno 2012, ebbe anche l’approvazione della commissione competente ma poi  l’interruzione inattesa della legislatura fece piombare tutto nel limbo delle cose sperate ma non realizzate. Con l’azione promossa dalle organizzazioni sindacali a nome dei pensionati che sono sollecitati a firmare una specie di lettera pubblica indirizzata al Presidente del Consiglio Matteo Renzi, chiedono il rilancio dello sviluppo e dell’occupazione; la legge sulla non autosufficienza; la rivalutazione delle pensioni ferme dal 1993 per la non applicazione del DLGS 903/92 e l’estensione anche ai pensionati della riduzione delle tasse. La legge in via di approvazione alla camera nella XVI legislatura all’art. 2 così venivano considerate le persone non autosufficienti: sono considerate non autosufficienti le persone che, per una minorazione singola o plurima, hanno subito una riduzione dell’autonomia personale, correlata all’età, tale da rendere necessario un intervento assistenziale permanente , continuativo e globale nella sfera individuale o in quella di relazioneInizio modulo

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  In sede di prima attuazione e per un periodo di sperimentazione di tre anni a decorrere dalla data di entrata in vigore dalla presente legge, sono individuati tre livelli di gravità e i seguenti importi mensili:
          a) I livello: 490 euro, indennità di accompagnamento;
          b) II livello: 900 euro, assegno di cura;
          c) III livello: 1.200 euro, assegno di cura.

 Nicola Iannitti

18 aprile 2014

IL SINDACO DI PIEDIMONTE MATESE REVOCA IL DIVIETO DI FERMATA IN VIA PIETA’.

Vincenzo Cappello
PIEDIMONTE MATESE. Il sindaco di Piedimonte Matese Vincenzo Cappello con l’ordinanza n. 93/2014, vista la nota pervenuta in comune in data 17/04/2014 prot. 11.5938, a firma del dott. Geologo  Giuseppe DORONZO e del Procuratore Speciale della ditta appaltatrice dei lavori di messa in sicurezza della parete rocciosa nei pressi di via Pietà, ha revocato le Ordinanze Commissariali n.26 del 20/04/2007 e n.36 del 11/05/2007 con le quali, a causa del pericolo di caduta massi in via Pietà nelle vicinanze del Lavatoio comunale alla via Sorgente, veniva ordinata la predisposizione del Divieto di Fermata a tutti gli autoveicoli nel tratto di strada che va da Piazza San Sebastiano, discesa via Pietà compreso lato lavatoio comunale  nelle immediate vicinanze del lavatoio comunale in via Sorgente. Il Sindaco Vincenzo Cappello ha tenuto a precisare che ciò è stato possibile grazie al fatto che a seguito dell'evento sismico del 29/12/2013 e stato realizzato un intervento di  messa in sicurezza del costone posto nel territorio di Piedimonte Matese tra la via Pietà e la via Sorgente attraverso la pulizia ed il disgaggio degli elementi rocciosi non stabili.

Pietro Rossi

15 aprile 2014

Anche nelle piazze di Cancello ed Arnone: “Fiori d’Azzurro – aprile”

Cancello ed Arnone - Ogni anno, nel penultimo weekend d’aprile, scendono in piazza i fiori di Telefono Azzurro. Scendi in piazza anche tu e cogline uno per te, per fare un regalo, per un gesto d’affetto. soprattutto per dire.”Basta”, infatti si tratta di un piccolo fiore per sostenere concretamente le linee di ascolto e di intervento, le attività dei centri territoriali nelle scuole e nelle carceri e le azioni di informazione e sensibilizzazione. Quest’anno anche alcuni volontari del Comune di Cancello ed Arnone hanno dato il loro contributo all’evento con la vendita delle tenerissime piantine nelle piazze del paese e sui piazzali delle Chiese principali. E’ stato molto bello constatare la solidarietà ed il contributo che la nostra cittadina del Basso Volturno ha dato all’evento che, benché, sia stato un piccolo contributo corrisponde a quella goccia nel mare che serve a formare un oceano. Telefono Azzurro dal 1987 svolge un lavoro costante e continuo per garantire ai più piccoli un’infanzia e un’adolescenza serena. Ed è anche grazie al prezioso impegno di tanti volontari che, quotidianamente, con passione e professionalità, vengono creati nuovi progetti e aiutati concretamente bambini e giovani in difficoltà.
 La scelta di difendere i diritti dei bambini
Ogni anno i volontari di Telefono Azzurro sono impegnati su più fronti: dalla diffusione in tutta Italia delle campagne di prevenzione attraverso i Centri Territoriali, al coinvolgimento nei progetti che riguardano il carcere e la scuola e la risposta telefonica. Essere un volontario di Telefono Azzurro non vuol dire soltanto dare una risposta concreta alle tante richieste di aiuto che ci arrivano ogni giorno, ma significa anche far parte di un grande movimento. Un movimento che con passione e professionalità lavora alla costruzione di una società capace di far valere i diritti dei bambini e degli adolescenti. Essere un volontario di Telefono Azzurro vuol dire non limitarsi a guardare se stessi, ma essere pronti ad andare verso l’altro. E se questo altro è un bambino o un adolescente in difficoltà significa dare un senso al presente e al futuro di tutti. È una storia in movimento quella di Telefono Azzurro, fatta di un impegno costante per valorizzare e formare i propri volontari, persone mosse da motivazioni diverse e ognuna con personalità diverse, ma tutti accomunati da un ideale sincero. Chi condivide i nostri obiettivi e le nostre finalità, chi vuole e crede nella possibilità di una società che mette i più piccoli e i più giovani al centro è già idealmente un volontario di Telefono Azzurro. Ecco perché Telefono Azzurro, da oltre 25 anni, crede e si affida ai propri volontari considerandoli un grande patrimonio dell’associazione. Perché tutti perseguiamo gli stessi obiettivi e siamo mossi da una stessa consapevolezza: assicurare un futuro sereno a bambini e adolescenti significa dare un futuro alla nostra società.

Matilde Maisto

Il Programma della Settimana Santa e della Via Crucis ad Aversa.

Mons. Angelo Spinillo
AVERSAVenerdì Santo, 18 Aprile 2014 alle ore 20, la comunità diocesana di Aversa si ritroverà nella Chiesa Parrocchiale di S. Teresa del Bambino Gesù (Parco Coppola) per iniziare la Via Crucis che seguirà il seguente itinerario: Via Giotto, Via Raffaello, Via V. Di Jasi, Via Roma, Via Cavour, Piazza Vittorio Emanuele, Via Garibaldi, Piazza Municipio. Per secoli i cristiani hanno voluto ripercorrere le tappe della Via Crucis, un itinerario proteso verso il colle della crocifissione ma con lo sguardo rivolto alla meta ultima, la luce pasquale. Camminare insieme lungo questo itinerario orante non è una semplice memoria storica di un evento passato, ma vivere la realtà aspra e cruda di una vicenda aperta però alla speranza, alla gioia, alla salvezza. Tutti sono invitati a camminare dietro il Cristo sofferente, anche coloro che ancora sono in ricerca, avanzando con l’inquietudine delle loro domande. E procedendo, di tappa in tappa, lungo questa via di dolore e di luce, riecheggeranno le parole vibranti dell’apostolo Paolo: «La morte è stata inghiottita nella vittoria. Dov’è, o morte, la tua vittoria? [...] Siano rese grazie a Dio, che ci dà la vittoria per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo!» (1 Cor. 15,54-55.57). Le solenni Celebrazioni della Settimana Santa, presiedute dal Vescovo Mons. Angelo Spinillo, avranno il seguente svolgimento: 17 Aprile, Giovedì Santo: ore 10, Santa Messa Crismale, concelebrata da tutti i Sacerdoti della Diocesi; ore 17 - 18, Confessioni; ore 18, Santa Messa "in Coena Domini", lavanda dei piedi e solenne reposizione della SS. Eucaristia; ore 22, Adorazione Eucaristica comunitaria. 18 Aprile, Venerdì Santo: ore 8,45, Celebrazione dell'Ufficio delle Letture e delle Lodi Mattutine; ore 9,30 – 11 e 17 - 18, Confessioni; ore 18, Celebrazione della Passione e Morte del Signore. 19 Aprile, Sabato Santo: ore 8,45, Celebrazione dell'Ufficio delle Letture e delle Lodi Mattutine; ore 9,30 – 11,30 e 22 – 23, Confessioni; ore 23, Veglia Pasquale. 20 Aprile, Domenica di Pasqua: ore 9, Confessioni; Ore 10, Santa Messa Pontificale e Benedizione Papale. I Canti saranno eseguiti dalla "Cappella Musicale Lauretana" del Duomo.

C.S.

Illustrata la proposta del Piano Urbanistico Comunale di S.Maria a Vico

S. MARIA A VICO - Si è svolto ieri, presso la Scuola Media Statale,  un incontro in cui l'amministrazione comunale di  Santa  Maria a Vico ha illustrato alla popolazione  la predisposizione della proposta del Piano Urbanistico Comunale, ed ha poi aperto una discussione dove i cittadini e gli operatori del settore  sono stati invitati a porre domande e fare osservazioni in merito all'argomento trattato.  Un Piano che arriva dopo dieci dal primo Piano Regolatore Generale risalente al 2004. Il redattore, ingegnere Pasquale Miano, ha illustrato l’attuale ‘fotografia’ di Santa Maria  a Vico e sulla base degli studi effettuati, dei  vincoli paesaggistici- culturali e dei  rischi idrogeologici di alcune aree, ha presentato le linee guida del nuovo PUC, che così si sintetizza:  rafforzamento del ruolo di Santa Maria a Vico nel sistema territoriale, adeguamento di tutte le previsioni urbanistiche,  miglioramento della qualità dell’abitare, incremento di attrezzature e servizi assistenziali, recupero e  valorizzazione dei centri storici, completamento e integrazione della parte consolidata, integrazione delle zone parzialmente urbanizzate,  salvaguardia delle aree agricole residuali,potenziamento dell’accessibilità territoriale, miglioramento del rapporto tra linea ferroviaria esistente ed insediamenti urbani,  riduzione della fascia di rispetto cimiteriale,  riconferma dell’area destinata ad insediamenti produttivi e dettagliare le previsioni in funzione del costituendo Parco Urbano Intercomunale. “È importante sottolineare che nella redazione di questo lavoro non si è prestato ascolto a nessuna sirena, non è stata consentita alcuna ingerenza, ci si è basati esclusivamente sulla  professionalità del redattore   Pasquale Miano e  dell’ oggettività dei dati emersi dalle analisi compiute”, lo ha dichiarato il sondaco Alfonso Piscitelli, invitando i cittadini, le forze sociali, politiche e culturali  a dare il proprio contributo. Sul sito ufficiale del Comune di Santa  Maria a Vico, sarà  pubblicato un recapito dove si potranno inviare proposte e suggerimenti, e attraverso il quale la cittadinanza sarà messa al corrente di ogni singolo procedimento.  Dopo l’incontro di ieri, con cittadini e operatori del settore, è in programma per  mercoledì 23 aprile un convegno con  tutti i consiglieri, minoranza e maggioranza, per un confronto sull’argomento.

Comunicato Stampa dell'Amministrazione Comunale Santa Maria a Vico