Nuovi
punti messi a segno nella lotta contro i carcinomi: se ne è parlato nell’ultimo
corso di aggiornamento ECM organizzato dal Presidio Ospedaliero Moscati di
Aversa e realizzato, tra gli altri, anche grazie al contributo dell’IRCCS
Neuromed, da sempre impegnato nella ricerca scientifica. Responsabile del
workshop, il dott. Enrico Barbato, Direttore dell’U.O. di Oncologia del
nosocomio aversano, che ha attratto specialisti, in veste di partecipanti e
relatori, da tutta la Campania e non solo. Uno spazio particolare è stato
dedicato alla comunicazione e all’umanizzazione delle cure rivolte ai pazienti
oncologici, intese come supporto ai percorsi curativi che, anche attraverso la
comunicazione, diventano sempre più idonei alle specifiche esigenze di ciascun
paziente. Nel corso del convegno è stato fatto il punto sui progressi della ricerca.
Rispetto al carcinoma mammario, in
particolare, grandi speranze vengono da quanto rivelato dal prof. S. De Placido
che ha asserito che “il carcinoma mammario è un grosso modello di ricerca in
oncologia e i risultati raggiunti in questo campo sono stati spesso allargati
ad altri ambiti. Non solo, meno di una settimana fa il primo coniugato (fusione
di un anticorpo monoclonale con una chemioterapia legata all’anticorpo) ha
funzionato in oncologia. Questo coniugato diventa, in questo modo, una sorta di
pallottola che colpisce esclusivamente la cellula neoplastica rilasciando la
chemioterapia. Questo porta grosse speranze per la cura del tumore mammario; oggi il tasso di sopravvivenza di una
donna affetta da questo cancro è del 90% rispetto ad una donna sana, con ottime
speranze di sopravvivenza e moltissimi
casi guariti”. Risultati incoraggianti sono emersi anche rispetto al carcinoma renale, come ha specificato
il prof. F. Uricchio sostenendo che “le speranze sono legate specie al
trattamento combinato tra chirurgia e farmaci oncologici. L’unione può far sì
che il paziente affetto da carcinoma renale veda un prolungamento delle aspettative di vita e un miglioramento della
qualità di vita, rispetto al passato. Al momento la ricerca va avanti e non si
ferma con l’avvento di nuovi farmaci biologici che tendono a prevenire la
ricrescita del cancro e che ne bloccano, e in alcuni casi fanno regredire, le
metastasi”. In questo contesto ricco di buone notizie, si è inserito
l’intervento della dott.ssa P. Sannino, Medico Nucleare dell’IRCCS Neuromed,
che ha presentato una relazione sul ruolo della PET/TC nel carcinoma mammario e
renale. Con il supporto della presentazione di diversi casi clinici trattati
nell’Istituto Neurologico Mediterraneo, sono stati illustrati i vantaggi derivanti dall’utilizzo di
radiofarmaci quali l’18F-FDG, e il 18F -NAF
per la valutazione delle metastasi ossee, la 18F-COLINA per la rivalutazione del carcinoma prostatico
e la 18F-DOPA per lo
studio delle recidive di tumori cerebrali e dei tumori neuroendocrini. Un
contributo particolarmente interessante, specie alla luce del fatto che questi
radiofarmaci, di nuova concezione, sono utilizzati
solo da pochi Istituti in tutta Italia, confermando ancora una volta
l’avanguardia e l’alta specializzazione della diagnostica dell’IRCCS Neuromed.
Il workshop di aggiornamento, alla stregua degli altri momenti formativi
dedicati alle professioni sanitarie, è stato particolarmente importante anche
perché, come ha sottolineato il prof. G. Pasilio, “consente il ‘passaggio di
consegne’ e di know-how tra la vecchia generazione e i giovani specialisti, a
tutto vantaggio dei pazienti”.