Giorgio Magliocca |
Assoluzione, invece, per l’ex presidente della
“Pignataro Patrimonio srl”, ing. Giuseppe
Vitiello. Rinvio a giudizio per tutti gli altri indagati. Questa la
decisione del Gup, dottor Giovanni
Caparco, all’udienza che si è tenuta questa mattina presso il Tribunale di
Santa Maria Capua Vetere. La vicenda riguardava una presunta turbativa d’asta
indetta dalla “Pignataro Patrimonio srl”, società comunale dedita alla raccolta
dei rifiuti solidi urbani, per l’aggiudicazione del servizio di vigilanza
privata presso il depuratore comunale. Turbativa che, secondo l’ipotesi
d’accusa, sarebbe stata perpetrata da alcuni amministratori della precedente
giunta comunale. Le indagini della Guardia Finanza partirono a seguito di una
denuncia presentata dall’allora consigliere comunale di opposizione Raimondo Cuccaro, attuale sindaco di
Pignataro Maggiore. Dopo due anni di investigazioni è finalmente arrivata una
prima parole di chiarezza. “Sono
molto contento e soddisfatto – ha
commentato Magliocca. Questo primo
provvedimento – ha continuato l’ex fascia tricolore – come sicuramente i prossimi che saranno emanati
dagli organi giudicanti, sono la dimostrazione che in questi anni la mia
amministrazione ha governato con correttezza e nel rispetto della legalità. E’
caduta nel vuoto l’ennesima denuncia di Cuccaro che solo attraverso questa
terroristica forma di opposizione, caratterizzata da denunce, esposti e ben
pilotati allarmismi, è riuscito a conquistare il governo della città.
Evidentemente ingannando l’opinione pubblica che oggi si accorge dello stato di
degrado, abbandono e inefficientismo in cui siamo piombati in soli dodici mesi
di pseudo-amministrazione”. Quella di questa mattina è la quarta
assoluzione ottenuta dall’ex sindaco Giorgio Magliocca. Dopo le vicende
Bucciaglia, Biopower1 e la più nota questione di concorso esterno, l’ex fascia
tricolore è stato prosciolto anche da questa ulteriore accusa. All’udienza di
questa mattina il Gup Caparco ha anche deciso il rinvio a giudizio per il capo
d’imputazione relativo alla truffa aggravata ed il proscioglimento relativo al
falso ideologico per una vicenda relativa ai corsi di formazione indetti dalla
società di vigilanza Pro.Ter. Sul rinvio a giudizio Magliocca ha dichiarato:
“Si tratta di episodi che non toccano
l’attività amministrativa della mia compagine politica, tant’è vero che il
Comune di Pignataro Maggiore non si è potuto costituire parte civile perché l’attività
non rientrava tra quelle istituzionali dei soggetti coinvolti. Anche su questo
capo d’imputazione – conclude Magliocca -
sono estremamente sereno e sicuro che
nelle sedi opportune dimostrerò la mia totale estraneità ai fatti.”
c.s.