Piedimonte Matese. Dopo sei mesi di chiusura per lavori urgenti di ristrutturazione, il Mercato Coperto di Piedimonte Matese riapre Martedì 12 Agosto. La notizia ufficiale è stata data dal Sindaco di Piedimonte Matese Avv. Vincenzo Cappello (foto al lato), il quale ha precisato che la struttura pubblica è stata oggetto di lavori urgenti di ristrutturazione per la messa in sicurezza operati dalla Ditta Termotetti. Tali lavori hanno interessato servizi igienici, l’impermeabilizzazione della copertura, la tinteggiatura interna ed esterna, la sistemazione degli oblò e degli infissi danneggiati per un totale di circa 70.000,00 Euro. Come ci ha spiegato il Consigliere delegato al Commercio e alle Attività Produttive Ing. Mimmo Ferraiuolo (foto in alto), la riapertura della struttura coperta attualmente in esercizio in Largo Valle Paterno che comprende un caseggiato di proprietà comunale destinato alla vendita delle merci e delle derrate alimentari, rappresenta l’impegno profuso dall’Amministrazione Comunale per il riordino nel settore del commerciale nella città di Piedimonte Matese. Come stabilito anche dal Regolamento Comunale di recente approvazione i banchi fissi sono adibiti alla vendita di generi alimentari (commestibili, salumeria, pollame, macellerie, drogherie, pesci freschi, ecc.). L’assegnazione dei banchi fissi, previa regolare domanda degli interessati, è fatta con determina dirigenziale per un periodo di almeno due anni.
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10 agosto 2008
RIAPRE IL MERCATO COPERTO DI PIEDIMONTE MATESE.
Peter
Quella diga sul fiume Letino.
Letino – Il progetto realizzato e sostenuto dal comune di Letino e dall'Enel spa si concretizzerà il giorno 17 agosto 2008 e fino al 30 settembre 2008.La mostra è a cura di Claudio Calabritto e Monica Romano. Nel pomeriggio saranno effettuate visite guidate alla diga per permettere ai visitatori di godere di un paesaggio di struggente bellezza.La posizione geografica della diga permette di ritrovarsi nel cuore del Parco Regionale del Matese. Ad est la Piana delle Sécine, Miralago e Monte Miletto, ad ovest le grotte di Caùto e uno spettacolare paesaggio in direzione di Prata Sannita e dell'antico castello medievale.La giornata continuerà con l'inaugurazione della mostra. La mostra prevede tre sezioni: La prima sezione è dedicata alla commemorazione del centenario della costruzione.Il fotografo Luigi Spina è stato incaricato di realizzare una ricerca fotografica che ne permetta di valorizzare il contesto ambientale e l'opera ingegneristica dell'uomo. Saranno esposte, in permanenza, presso l'istituendo Museo del Paesaggio e delle Tradizioni Popolari, piazza della Repubblica, Letino tre fotografie grande formato 80x100 cm, in bianco e nero.La seconda sezione è dedicata alla storia della costruzione degli impianti idroelettrici sul Matese. Grazie a materiale d'archivio gentilmente concessi dall'Archivio Storico Enel Giuseppe Cenzato di Napoli, si è avuto la possibilità d'esporre fotografie, inedite, degli anni sessanta, della costruzione della diga di Gallo Matese e delle condotte di collegamento alla diga di Letino.Non solo, ma il ritrovamento di una relazione progettuale del 1919 dell'ing. Omodeo di Milano ci mostra che il sistema di bacini idroelettrici doveva essere ben più complesso e invasivo del territorio, cosa che non accadde. La terza sezione è dedicata alla memoria storica. La costruzione della diga, rappresentava un'interruzione, una discontinuità nel paesaggio e in qualche modo danneggiava l'economia rurale della comunità letinese. La SME, Società Meridionale Elettrica, che doveva costruire la diga generò scontri sociali e con grandi difficoltà si giunse ad un accordo.In questa vicenda le donne di Letino, esasperate dalla possibilità che la diga togliesse loro acqua per i loro mulini e per i lavatoi così essenziali per la vita di quegli anni, si distinsero per una protesta estremamente vivace e a tratti violenta, ottenendo la maggior parte delle loro richieste.Di particolare interesse la donazione da parte della Sme di un orologio per il campanile del paese. Dell'orologio si conserva ancora il delicato meccanismo e sarà esposto in mostra.Questa sezione mostra documenti originali ed inediti, conservati presso l'archivio comunale di Letino risalenti agli anni 1907-1908.Per informazioni: tel. 0823/945004
Fonte : comunicato stampa
Peter
AZIONE GIOVANI INVITA A BOICOTTARE LE OLIMPIADI.
Piedimonte Matese. Nella mattinata di ieri, un gruppo di attivisti di Azione Giovani Nucleo Piedimonte Matese, con un presidio pacifico all'ingresso della città(zona Epitaffio), hanno invitato a boicottare le olimpiadi in TV. "Sarebbe un piccolo ma grande gesto di dissenso, che ognuno può così esprimere nei confronti della politica repressiva e sanguinosa della Cina comunista." "Prima i Diritti umani, poi le olimpiadi". Così i ragazzi di Azione Giovani, che hanno sfidato la giornata afosa, e per un'ora circa hanno esposto il loro striscione, sventolando il tricolore e le bandiere con la fiaccola. Soddisfatti per l'esito del presidio, hanno "sciolto le righe", con la certezza che il loro gesto sia servito a scuotere almeno un po' le coscienze dei cittadini. E a non spegnere i riflettori su una questione quanto mai delicata come quella Tibetana.
Fonte: comunicato stampa
Peter
I SALESIANI LASCIANO PIEDIMONTE MATESE.
Piedimonte Matese.Tra l’amarezza della gente e il silenzio dei politici, i sacerdoti lasceranno la Casa Salesiana. Da Roma intanto scende in campo il Generale Roberto Speciale (nella foto). Ritorna con forza il problema Salesiani a Piedimonte Matese (nella foto). L’attenzione della gente da giorni è tesa a cogliere gli esiti di una notizia che, da ipotesi paventata qualche mese or sono, rischia di avere imminente e triste riscontro nella realtà. E’ quasi certo, infatti, che a breve, per ordine del Rettore di Napoli Farina, i tre sacerdoti dall’Istituto Salesiano di Piedimonte, vale a dire don Carmine Del Vecchio, don Antonio Basile e don Gaetano Broccoli, dovranno abbandonare la struttura per mancanza di vocazioni sacerdotali. Tale fatto sta destando diffuso scalpore e amarezza. E, nel frattempo, la locale amministrazione comunale sembra seguitare nel suo far orecchie da mercanti nonostante le varie promesse lanciate dagli scranni dell’aula municipale. Impegno del quale, ormai, non è dato individuare alcun segno tangibile. E nessun segnale, in vero, è dato cogliere a qualsiasi livello politico campano. Tutto si sta consumando nel silenzio di amministratori locali e parlamentari qui eletti. Tuttavia, una nota lieta c’è e sembra provenire da Roma. L’Onorevole Roberto Speciale, da sempre attento osservatore dei problemi della Campania, si starebbe assai prodigando affinchè la comunità di Piedimonte non perda i suoi Salesiani. Il Generale, che nella sua recente, prima visita in città ha riscosso il grande ed entusiastico affetto della gente del matesino (in tanti sono accorsi a salutarlo e ad ascoltare il suo discorso in municipio lo scorso 21 giugno), ha preso realmente a cuore il destino della locale opera di Don Bosco, ove, allorchè recatosi in visita lontano dal clamore della folla, raccolse l’accorata richiesta di aiuto di prelati e cooperatori salesiani. Sicchè, da ex allievo salesiano e amico di questa terra, non ha tardato a scendere in campo. Nell’attesa di raccogliere elementi sul suo intervento al riguardo, volgiamo intanto un doveroso sguardo alla storia della Casa Salesiana di Piedimonte. Nel 1946, per interessamento dell’On. Giovanni Caso e con l’approvazione del Vescovo Luigi Noviello, fu aperta una filiale in Piedimonte dell’Opera Piccoli Apostoli, presieduta dallo stesso Caso. Aveva sette reparti di lavoro ed era frequentata da giovani fino a 18 anni. Ebbe, come sede provvisoria, i locali di S. Domenico (Piedimonte). Fu frequentata da molti ragazzi, fino ad un massimo di 100 interni e 150 esterni. Nel 1952 l’Opera Piccoli Apostoli cambiò il nome in Opera Sociale Ragazzi di Don Bosco. Tuttavia la scuola fu soppressa dalla Santa Sede, per divergenze politiche con Don Zeno, ma l’istituzione non andò perduta perché, nel 1954, fu affidata ai Salesiani. Nel 1954, dunque, ancora per vivo interessamento del senatore Giovanni Caso, vennero i Salesiani a Piedimonte, anche per gestire la disciolta Opera Piccoli Apostoli (mutata, come dicevo, nell’Opera Sociale Ragazzi di Don Bosco). Fu formata una sola istituzione chiamata Istituto Salesiano, con sede nella Casa salesiana di Piedimonte. Suo primo Direttore fu don Vito Camarda. L’Istituto Salesiano aveva per scopo la gestione di una scuola professionale con specializzazione. Esso era frequentato da circa 100 alunni della Scuola media e 160 del Centro professionale. Gli studenti potevano conseguire la specializzazione in meccanica polivalente, macchine utensili e attrezzi. La scuola era dotata di officine, sale per conferenze e proiezioni. Spesso vi si allestivano mostre didattiche professionali. Lo Stato interveniva pagando una retta a favore degli alunni, mentre l’E.N.A.O.L.I. offriva delle sovvenzioni. Dopo l’apertura dell’Istituto Professionale di Stato per l’Industria e l’Artigianato, con sede nella vicina città di Alife, la scuola dovette chiudere.
Gianmarco Della Paolera
Gianmarco Della Paolera
Peter
Stage formazione per dirigenti Oratori e circoli Anspi.
Letino – L'Oratorio Interparrocchiale "Centro Giovanile A.N.S.P.I" organizza anche quest'anno uno stage di formazione per dirigenti di Oratori e circoli A.N.S.P.I. della Provincia di Caserta.Il Progetto si chiama "InformOratorio" per formare un dirigente di Oratorio nel campo dell'informatica e delle nuove tecnologie multimediali. Lo scopo del Progetto è quello di preparare i giovani che animano il lavoro della parrocchia ad acquisire competenze tecniche da trasferire ai ragazzi del Quartiere diventando tutor dei compagni e gestore del laboratorio informatico della Parrocchia.• Lo stage si terrà dal 10 al 13 agosto 2008 presso la struttura Parrocchiale di Letino Matese (CE). • La quota di partecipazione allo stage è di € 60.00.• Per informazioni contattare il sac. Valentino Picazio ai seguenti numeri: Tel. 0823/371560 Tel.fax: 0823/214552 Cell. 348/1554271 E-Mail: servizioirc@libero.it E-Mail: info@centrogiovanileanspi.org
Fonte : comunicato stampa
Peter
V edizione di "Luoghi fuori luogo".
Letino – "Luoghi fuori luogo", è un evento rivolto alla ri-scoperta di luoghi, concreti o solo immaginati sul filo di un racconto, luoghi evocati e fatti rinascere, luoghi dimenticati, luoghi domestici, luoghi della memoria, luoghi di voce e di luce, luoghi che cercano un loro luogo...Aggrappato a un lungo sperone di roccia sul versante a nord del massiccio del Matese, primo impatto con l'Appennino meridionale, a 1050 metri di altitudine, sorge il borgo di Letino (Caserta), il più alto della Campania, che nel nome ricorda antiche migrazioni di Traci e sul territorio ospita le sorgenti del fiume Lete. Territorio ancora legato ad attività agricole e di pastorizia, Letino è stato teatro di episodi di brigantaggio in chiave antisabauda nel 1861 e dell'insurrezione anarchica degli internazionalisti, capeggiati da Carlo Cafiero ed Errico Malatesta, che nel 1877 occuparono il Municipio di Letino nel nome della Rivoluzione Sociale, proclamando decaduta la Monarchia Sabauda. Nel corso del mese di Agosto l'estate nel piccolo borgo, assumerà anche quest'anno caratteri di novità, in linea con gli obiettivi di promozione turistica, ma anche di salvaguardia del territorio e delle radici storico-culturali delle popolazioni locali. Le tradizionali attività folcloristiche (religiose, conviviali, musicali), nei secolari e ricchissimi costumi indossati dagli abitanti, saranno affiancate e arricchite da spettacoli teatrali, proiezioni, concerti, presentazione del Centro di Didattica Ambientale, festeggiamenti per il Centenario della Costruzione della Diga di Letino, una delle più antiche dighe in pietra presenti in Italia, mostre fotografiche, quella in collaborazione con l'Enel di Luigi Spina sarà una anteprima sulla ricerca che l'artista sta realizzando sulla wilderness del paesaggio appenninico, degustazioni e incontri culturali. Un itinerario che si snoda soprattutto attraverso la musica del sud proponendo quest'anno un concerto di grande valore artistico (Nuova Compagnia di Canto Popolare) e un gemellaggio con la musica salentina degli Ariacorte e un omaggio al grande Giorgio Gaber con un lavoro di Mario Faticoni.L'evento sta acquisendo nel tempo una riconosciuta pregevolezza per la qualità degli spettacoli di teatro e di musica legata alla tradizione popolare e alle contaminazioni con diversi generi contemporanei. Si pone l'obbiettivo di diventare punto di riferimento nel panorama culturale regionale, quale festival dei teatri fuori dai teatri e della musica della socialità e della conoscenza. La manifestazione produce un indotto di presenze sul territorio attestandosi su un livello qualitativo dell'offerta culturale di grande valore per la valenza degli attori coinvolti. Le precedenti edizioni hanno ospitato diversi personaggi del mondo culturale quali: il regista Ugo Gregoretti; i giornalisti Valentino Parlato ed Ermanno Corsi; gli attori Ascanio Celestini, Mario Perrotta, Pierluigi Tortora; Teatro per ragazzi con il Collettivo teatrale Bertolt Brecht e il Cento RAT - Teatro dell'Acquario; Teatro Fuori dai Teatri con La Nuova Complesso Camerata e il Silence Teatro; Musica della tradizioni con Eugenio Bennato; Marcello Colasurdo & Paranza; Paolo Capodacqua; Il Tratturo. Il festival vede coinvolta la partecipazione di tutta la comunità letinese che punta molto su questa iniziativa per garantire un flusso di turismo soprattutto extra territoriale puntando su una nuova cultura dell'accoglienza.
Fonte : comunicato stampa
Peter
Laboratorio teatrale alla Pro Loco.
Caiazzo. Tutti d’accordo sul continuo crescendo che ha caratterizzato l’edizione 2008 del festival “Jovinelli”, che gli stessi organizzatori avevano lasciato trapelare fosse opaca, essendo gli sforzi della pubblica amministrazione e della stessa Pro Loco tutti concentrati sull’edizione 2009, quando bisognerà festeggiare alla grande, insieme al Comune di Roma, il centenario della fondazione del Teatro Jovinelli”. Si è rivelata quindi azzeccata la mossa degli organizzatori di concentrare gli sforzi finali non sui vari Merolla, Mantovanelli o Martufello, bensì sul gruppo teatrale della Pro Loco che, nel contesto del progetto “Scuola Aperta,” ha messo in scena una rappresentazione davvero maiuscola della commedia in vernacolo “Vu’ Cumprà” di Corrado Grasso e Giovanni Marcuccio (nella foto), che in autunno sarà riproposta nel Lazio. Il classico dulcis in fundo che ha messo tutti d’accordo, tranne alcuni componenti della minoranza e le solite malelingue che certamente non potevano lasciarsi sfuggire la ghiotta occasione di sparare a zero riguardo ai soggetti premiati, ovvero i criteri che hanno portato alla loro scelta, e perfino alcune sedie riservate in prima fila, dimenticando forse, come hanno fatto notare alcuni lettori, che proprio il loro leader finì nel mirino delle critiche per essersi piazzato in prima fila ed avere addirittura aiutato delle suore a salire in macchina quando solo si vociferava di una possibile candidatura. Chiacchiere a parte, il successo del gruppo teatrale della Pro Loco e in particolare del suo presidente e consumato regista Giovanni Marcuccio è stato tale da far confluire centinaia di interessati, on solo per far parte del cast, ma anche per allestire le scene, le luci, i suoni, fare da suggeritori e così via. Occasione troppo ghiotta perché l’arguto Marcuccio se la lasciasse sfuggire e difatti è in fase costitutiva un vero e proprio laboratorio teatrale, al quale tutti gli interessai potranno aderire. Basterà rivolgersi presso la sede di piazza Verdi e segnalare il settore per il quale s’intende collaborare e ben presto, grazie all’esperienza di Marcuccio e dei suoi più validi collaboratori tutti gli interessati potranno far parte del cast, apprendere l’arte della recitazione, calcare le scene o comunque contribuire alla nascita del laboratorio teatrale che, inutile nasconderlo, potrebbe rappresentare un trampolino di lancio per nuovi artisti. Proprio come avrebbe voluto il grande Jovinelli.
Fonte: teleradionews
Fonte: teleradionews
Peter
CANCELLO ED ARNONE, UN EVENTO TELEVISIVO PER IL RILANCIO DELLA MOZZARELLA E DEL NOSTRO TERRITORIO.
Cancello Arnone. Sere d’estate, sere di ferie, sere di feste per esaltare la grande qualità della nostra Mozzarella che malgrado i grandi attacchi mediatici, come ha detto il Sindaco Pasqualino Emerito nella conferenza stampa nel meraviglioso scenario dell’HOTEL VANVITELLI di Caserta, che ha messo ha disposizioni una sala, resiste ancora e cerca di riprendersi con una maggior qualità, forse a scapito della quantità. Emerito è convinto che il percorso è in salita, ma che l’orgoglio dei nostri allevatori che sono figli di una lunga e radicata tradizione, ancora una volta dimostreranno che sono persone oneste e laboriose, faranno in modo di risalire la china nel più breve tempo possibile riconfermando La Mozzarella come Regina del patrimonio alimentare italiano. Con l'evento televisivo si è suggellato un patto con i mass media di ripagare il danno procurato in questi ultimi mesi ad una economia che è una delle maggiori fonti di lavoro nella nostra Campania. Un programma, come è stato detto in conferenza stampa, che dura tutto l’anno. Si, è proprio così, no ci si può impegnare allo spasimo solo per pochi giorni, e rimanere fermi per un anno intero.Un resoconto dell’innovazioni si potranno meglio valutare nei prossimi mesi. Ancora molto lavoro da fare, ma con la buona volontà si possono ottenere risultati sempre migliori.
Mattia Branco
Mattia Branco
Peter