Mons. Angelo Spinillo |
AVERSA. “Abbiamo sbagliato vogliamo
recuperare…Come?”. Questo è uno degli slogan che ha annunciato la “fiaccolata
silenziosa” che iri si è svolta a Casal di Principe
contro gli avvenuti abbattimenti di due case popolari con una terza ancora in
forse. Ad organizzare la manifestazione sono i parroci di Casal di Principe.
“Con questa fiaccolata” – dice Don Franco Picone, attuale parroco della
parrocchia di San Nicola a Casale e recentemente nominato Vicario Generale –
“noi parroci e tutte le persone che parteciperanno, non vogliamo
giustificare e tollerare l’abusivismo.
Al contrario, i cittadini acquistano sempre più consapevolezza dei limiti
dell’illegalità, ma invochiamo un aiuto dalla magistratura affinché ci indichi
la strada per uscire da situazioni di abusivismo”. E anche lo slogan di
apertura ci proietta verso questa strada: non è possibili che la legalità sia
sempre il risultato della repressione. Perché non può rappresentare una opportunità?
E infatti il secondo slogan afferma: “Per il passato silenzio, per il
presente risposte complete di legalità”.
Prima dell’abbattimento c’è stato un tentativo di fermare l’azione presso la Prefettura
che ha demandato alla Magistratura che ha demandato ancora e nello scaricabarile
due abitazioni abusive sono state abbattute e due famiglie di persone umili e
bisognose oggi si ritrovano per strada: e i parroci di Casal di Principe
raccolgono la rabbia di alcuni ma anche l’indignazione di tanti e con questa
fiaccolata silenziosa tentano di convogliare sentimenti così contrastanti ma
anche così forti in una possibilità non solo pacifica e solidale, ma
soprattutto in un momento costruttivo. Questa fiaccolata vuole essere un
momento di interesse verso il presente ma soprattutto verso il futuro invocando
l’autodenuncia di tanti colpevoli e l’interesse delle istituzioni per una
risoluzione che vada al di là di un isolato momento di repressione. “Questo tentativo
di dialogo” – continua don Franco – “vuole essere un riavvicinamento che la
Chiesa vorrebbe istituire tra la cittadinanza e le istituzioni. Vuole essere
una spinta verso le istituzioni da parte di una cittadinanza bene consapevole di avere sbagliato: ma
l’alternativa, la possibilità qual è?”. La fiaccolata partirà dal cimitero alle
ore 20 per arrivare fino in Piazza Villa: i luoghi non sono stati scelti a
caso, dalla morte alla vita, come un percorso di rinascita e risollevamento di
un popolo troppe volte giudicato e condannato e mai sostenuto e supportato.
Oltre ai parroci di Casal Di Principe e alla cittadinanza sarà presente anche
S. E. Mons. Angelo Spinillo pronto a far sentire la sua vicinanza non solo dal
punto di vista spirituale ma anche sociale, perché la vera evangelizzazione può
e deve partire dai bisogni concreti
della gente.
Rita Castiello