Pino Falco |
PIEDIMONTE MATESE. Il 2 febbraio è stata celebrata la Giornata Mondiale delle zone umide. Quella di ieri è stata una data importante per ricordare il 41° anno della firma della Convenzione di Ramsar (IRAN),siglata il 2 febbraio del 1971, a cui aderiscono oggi 160 Paesi. I progetti di MIGRANDATA 2010 e 2011, ha ricordato il Presidente del Parco Regionale del Matese Pino Falco, realizzati da Legambiente, dall’Associazione ARDEA, alcuni Comuni del Parco e il Parco Regionale del Matese hanno “di fatto” certificato il Lago Matese come zona Umida d’interesse, da tutelare e salvaguardare per l’eccezionale presenza di avifauna migratrice. Da non sottovalutare gli altri due laghi, quello di Letino di Gallo e l'Oasi delle Mortine, in Capriati a Volturno. L’accordo per la tutela delle zone umide ha permesso di salvaguardare 1.912 aree nel mondo per un totale di 187 milioni di ettari. Si intendono per zone umide le paludi e gli acquitrini, le torbe oppure i bacini, naturali o artificiali, permanenti o temporanei, con acqua stagnante o corrente, dolce, salmastra, o salata, ivi comprese le distese di acqua marina la cui profondità, durante la bassa marea, non supera i sei metri. Ai sensi della presente convenzione si intendono per uccelli acquatici gli uccelli ecologicamente dipendenti dalle zone umide. La Convenzione nasce dall'esigenza di tutelare le zone umide quali ambienti primari per la vita degli uccelli acquatici, che devono percorrere particolari rotte migratorie attraverso diversi Stati e Continenti per raggiungere ad ogni stagione i differenti siti di nidificazione, sosta e svernamento. La Convenzione di Ramsar è stata ratificata e resa esecutiva dall'Italia col DPR n. 448 del 13 marzo 1976 e con il successivo DPR n. 184 dell'11 febbraio 1987. Gli strumenti attuativi prevedono, in aggiunta alla partecipazione alle attività comuni internazionali della Convenzione, una serie di impegni nazionali.