Castello del Matese. Dopo che la Prof.ssa Maria Antonietta Antonucci, Delegato Provinciale della FISI (Federazione Italiana Sport Invernali), Delegato Regionale FISI per lo sci di Fondo, Fiduciario CONI per il Matese, Presidente dello Sci Club Fondo Matese di Piedimonte Matese, con una lettera aperta indirizzata al Sindaco di Castello del Matese, e per conoscenza al Presidente Regionale della FISI Campania, al Presidente del Comitato Provinciale del CONI di Caserta, al Presidente del Parco Regionale del Matese, al Presidente della Comunità Montana del Matese e al Presidente della Provincia di Caserta, preoccupata denunciava lo stato di abbandono in cui versano alcune zone montane del Matese ricadenti nei territori del comune di Castello del Matese, registriamo l’amaro sfogo degli sciatori matesini, privati della possibilità di usufruire delle piste della località Pozzacchio. Il messaggio è stato pubblicato anche su Internet sul sito http://www.sciclubfondomatese.it/. “Leggendo le risposte che il sindaco di Castello del Matese ha dato alle domande del nostro presidente, ci vengono spontanee alcune considerazioni, se tutto dipende dalle “necessarie attrezzature”, il cosiddetto “gatto delle nevi”, si poteva allora:
- dare precedenza all’acquisto di quest’ultimo e utilizzare il rifugio già esistente, ricordiamo ristrutturato due anni fa con 87.000 euro e attualmente abbandonato ai vandali
- Rimandare la costruzione del nuovo rifugio
- Dare vita ad una gestione pubblico-privata
In questo modo si sarebbero raggiunte le finalità del progetto
- valorizzare la pista di sci di fondo e renderla fruibile da parte di tutti gli sciatori
- riqualificare l’ambiente senza costruire una struttura così grande, poco adeguata e difficile da gestire. Per la gestione e la mancanza di candidature vogliamo sottolineare che le associazioni si preoccupano solamente di organizzare le attività sportive e di fare promozione. Per quest’anno si poteva comunque continuare come negli anni passati perché il vecchio battipista, perfettamente funzionante è depositato in garage insieme al nuovo acquisto di una motoslitta per il soccorso. Possiamo garantire che c’è anche chi è disposto e soprattutto competente ad utilizzarlo; agli sciatori di fondo, gente semplice e di montagna, non servono arredi e suppellettili, basta solo la pista battuta. Noi ci fermiamo qui; non si fermano le nostre attività che si svolgeranno con un nutrito programma a Bocca della Selva dove abbiamo un’accoglienza diversa. Resta il rammarico. Con queste premesse riteniamo che una risorsa del Parco come quella di Monte Orso, nonostante tanti finanziamenti, resterà congelata per molti anni forse fino a quando uno sciatore di fondo sarà eletto sindaco a Castello del Matese .”
Pietro Rossi
- dare precedenza all’acquisto di quest’ultimo e utilizzare il rifugio già esistente, ricordiamo ristrutturato due anni fa con 87.000 euro e attualmente abbandonato ai vandali
- Rimandare la costruzione del nuovo rifugio
- Dare vita ad una gestione pubblico-privata
In questo modo si sarebbero raggiunte le finalità del progetto
- valorizzare la pista di sci di fondo e renderla fruibile da parte di tutti gli sciatori
- riqualificare l’ambiente senza costruire una struttura così grande, poco adeguata e difficile da gestire. Per la gestione e la mancanza di candidature vogliamo sottolineare che le associazioni si preoccupano solamente di organizzare le attività sportive e di fare promozione. Per quest’anno si poteva comunque continuare come negli anni passati perché il vecchio battipista, perfettamente funzionante è depositato in garage insieme al nuovo acquisto di una motoslitta per il soccorso. Possiamo garantire che c’è anche chi è disposto e soprattutto competente ad utilizzarlo; agli sciatori di fondo, gente semplice e di montagna, non servono arredi e suppellettili, basta solo la pista battuta. Noi ci fermiamo qui; non si fermano le nostre attività che si svolgeranno con un nutrito programma a Bocca della Selva dove abbiamo un’accoglienza diversa. Resta il rammarico. Con queste premesse riteniamo che una risorsa del Parco come quella di Monte Orso, nonostante tanti finanziamenti, resterà congelata per molti anni forse fino a quando uno sciatore di fondo sarà eletto sindaco a Castello del Matese .”
Pietro Rossi