CAIAZZO - “La
giunta comunale di Caiazzo, lo scorso 30 aprile, ha approvato il progetto
esecutivo per il recupero del chiosco-bar di San Giovanni e Paolo, per un importo
complessivo di € 45.500. I cittadini ricorderanno che il chiosco-bar fu
inaugurato nel 2005 dall’allora ed attuale sindaco Stefano Giaquinto ma subito
dopo, per problemi strutturali, si evidenziarono vistose lesioni talmente
importanti da rendere la costruzione inagibile e interdetta al pubblico in
quanto pericolante. A memoria dei testimoni di allora, il cedimento sarebbe
stato determinato dalla mancanza di idonee fondamenta in cemento armato, atteso
che il terreno sul quale posava la struttura era di tipo argilloso, ma i
tecnici, nonostante un’attenta e puntuale relazione geologica che suggeriva
fondamenta a palificazione, realizzarono il chiosco su una base non
sufficientemente spessa e profonda da reggere il peso di tutta la struttura”. A
rilevarlo il gruppo consiliare Caiazzo Bene Comune che intende vederci chiaro
sulla vicenda che va avanti da ormai 15 anni senza alcuna soluzione. “All’epoca
il giochetto, comprensivo di sistemazione della piazzetta, costò l'importante
cifra di 220mila euro, ottenuti con mutuo erogato dalla Cassa Depositi e
Prestiti. Non poco considerato che i cittadini non hanno mai potuto usufruire
di quel chiosco-bar. Adesso
l’Amministrazione comunale ci riprova e, naturalmente, per sanare i danni
subiti, la collettività spenderà altri 45 mila euro. Speriamo che questa sia la
volta buona perché l’accoppiata sindaco e responsabile dell’ufficio tecnico che
si stanno occupando di questo progetto, Giaquinto/Marra, manco a farlo apposta
è la stessa di allora. Non vorremmo ritrovarci nella condizione “non c’è due
senza tre” e, tra un paio danni, con il manufatto nuovamente spaccato in due e
transennato. Fa sorridere pertanto lo slogan che il gruppo “Uniti per Caiazzo”
ha utilizzato per promuovere questo progetto quando dice “manteniamo le
promesse”. Le promesse di cosa? Quelle di riparare i danni del passato con i
soldi della collettività? Possibile mai che all'epoca tutte le figure
coinvolte, dal progettista all’impresa esecutrice, dall’ingegnere responsabile
dell’Ufficio Tecnico al Sindaco (che pure è un geometra), non si siano rese
conto che il basamento che si stava per realizzare non era idoneo a sopportare
il peso della struttura su quel tipo di terreno di riporto, vegetale ed
argilloso?”, continuano i consiglieri di minoranza Michele Ruggieri (nella
foto), Marilena Mone e Mauro Carmine Della Rocca “Ma sul punto vogliamo
essere benevoli e contare, ancora una volta, sulla buona fede degli
interessati. Ma se buona fede era, come mai il Sindaco e il Responsabile
dell’Ufficio Tecnico non hanno ancora fornito riscontro all’interpellanza a
nostra firma presentata il 3 ottobre 2019 con la quale abbiamo chiesto
informazioni sulle cause del cedimento strutturale del chiosco-bar? È solo una
dimenticanza quella del sindaco o c’è dell’altro?”, concludono gli esponenti
della minoranza consiliare di Caiazzo Bene Comune.