Dott. Umberto De Nicola |
Piedimonte Matese. La denuncia sullo stato di degrado
della località Bocca della Selva è il tema di una petizione di alcuni cittadini
del Matese, indirizzata al Presidente del Parco Regionale del Matese Dott. Umberto De Nicola. Dalla scorsa estate
si è costituito un coordinamento di associazioni e liberi cittadini finalizzato
alla promozione e alla valorizzazione della località turistica di Bocca della Selva,
inserita nel perimetro del Parco regionale del Matese e ricompresa fra i Comuni
di Piedimonte Matese e Cusano Mutri. L’obsolescenza degli impianti di risalita
ha determinato l’impossibilità di praticare le attività di sci alpino, con
conseguente abbandono della località turistica da parte della società
concessionaria degli impianti, i cui suoli sono di proprietà del Comune di
Piedimonte Matese. Questo irresponsabile abbandono della località ha avuto come
conseguenza non solo la distruzione, ad opera di ignoti, delle strutture ivi
esistenti, ma soprattutto la dequalificazione del paesaggio naturale e del
contesto ambientale. Gli organi di stampa si sono
occupati più volte del problema, evidenziando la presenza di macchinari
abbandonati, batterie di alimentazione sul terreno, cavi elettrici dismessi,
tavole in legno con spuntoni di chiodi arrugginiti, rifiuti anche pericolosi
sparsi lungo il pianoro, in piena area protetta. Senza entrare nel merito dei
rapporti fra il Comune di Piedimonte Matese e la società concessionaria, i
richiedenti hanno chiesto al Presidente del Parco Regionale del Matese, un
diretto interessamento affinché solleciti, nel più breve tempo possibile, i
Comuni di Piedimonte Matese e Cusano Mutri, ciascuno secondo le rispettive
competenze e responsabilità, adottino tutti i provvedimenti necessari a
restituire, quanto meno, il “decoro minimo essenziale” ad una località che ha
nella bellezza del paesaggio il suo unico e vero punto di forza. In tal senso,
il neo costituito coordinamento denominato “Bocca della Selva Anno Zero” intende promuovere, già a partire
dalla prossima primavera, manifestazioni sportive e varie iniziative di
aggregazione/promozione della località, contando, quanto meno, sulla pulizia
del pianoro, sulla vigilanza da parte delle autorità, al fine di evitare
ulteriori compromissioni dell’ambiente naturale, fra cui, a titolo di
esempio, falò non autorizzati e altre
indebite condotte contrastanti con le norme di salvaguardia del Parco. I
cittadini del Matese si auspicano di poter contare su un apparente decoro della
località, al fine di poter garantire ai turisti e ai visitatori la possibilità
di trovare un ambiente pulito e accogliente, che sia in linea con le
aspettative tipiche di chi intende frequentare un’area protetta.
Pietro Rossi