On. Aldo Patriciello |
Una Sessione Plenaria ricca di novità quella
appena conclusasi a Strasburgo. Dopo attente discussioni sulla crisi economica
e sul ruolo della BCE quale attore principale, assieme alle altre istituzioni
comunitarie e nazionali, per sostenere la crescita nell’Eurozona i deputati
hanno affrontato anche le questioni inerenti la politica di annessione e quella
strettamente riguardante le regole anti-inquinamento. Al centro dei dibattiti
del primo punto l’annessione della Croazia che non può entrare nell’UE fino a
quando tutti gli Stati membri non abbiano ratificato il trattato di adesione.
Finora, 25 paesi hanno completato il processo di ratifica, Danimarca e Germania
devono ancora farlo. “Il Parlamento
europeo ha dato il proprio consenso all’adesione della Croazia il primo
dicembre 2011 – spiega l’On. Aldo Patriciello – e renderà l’Unione più forte in quanto dovrebbe stimolare il processo
di stabilizzazione e integrazione europea dei Balcani occidentali”. I
deputati hanno votato, inoltre, contro il congelamento della messa in vendita
di una parte delle quote di emissioni di CO2, prevista per aumentare il prezzo
dei ‘permessi d'inquinare’. La maggioranza ha ritenuto che interferire con la
fornitura di crediti minerebbe la fiducia nel sistema di scambio delle
emissioni (ETS), progettato per tagliare le emissioni di gas serra. In una
votazione separata, i deputati hanno accettato di escludere temporaneamente i
voli intercontinentali dal regime. Nel corso delle riunioni, inoltre, l’On.
Patriciello ha presentato una nuova interrogazione alla Commissione Europea in
materia di etichettatura degli alimenti. L’Eurodeputato ha richiesto di
inasprire le norme che impongono alle aziende di etichettare gli alimenti e
quindi di perseguire le società ree della sofisticazione delle stesse. “Gli alimenti sono un bene prezioso e
l’intero settore rappresenta interessi economici molto importanti tanto da
invogliare alcuni produttori e/o rivenditori a trarre profitti illeciti tramite
‘frodi’ con l’esclusivo obiettivo di vendere prodotti con caratteristiche
merceologiche e sanitarie non idonee al consumo. Le frodi alimentari - afferma Patriciello - generano danni economici alle imprese, allo Stato e in particolare alla
salute pubblica. L’inscindibile sistema di regole europee a garanzia della
sicurezza alimentare si basa sulla prevenzione che deve essere assicurata da
tutti gli operatori della filiera e sorvegliata dalle pubbliche autorità. Il
sistema di allarme rapido per gli alimenti e i mangimi dell’UE, ha permesso di
evitare o ridurre i rischi per la sicurezza degli alimenti. Tale sistema,
svolge un ruolo fondamentale perché mette in moto una reazione rapida non
appena viene individuato un rischio per la sicurezza alimentare, garantendo
così la sicurezza dal produttore al consumatore. Inoltre, occorre anche
precisare che l’industria dei prodotti alimentari e delle bevande è uno dei
settori industriali più importanti e più dinamici d’Europa. Esso é
rappresentato da circa 310 000 aziende e offre lavoro a oltre quattro milioni
di persone e con un volume di affari annuo superiore a 900 miliardi di euro.
Questo fa sì che le sofisticazioni siano sempre più difficili da individuare e
che le aziende ricorrano a tali stratagemmi per superare la concorrenza”.
Bruxelles,
Ufficio Stampa On. Aldo Patriciello