09 aprile 2013

ASSISTENZA DOMICILIARE, A PALAZZO MAZZIOTTI DI CAIAZZO LA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO "HOME CARE PREMIUM"

Stefano Giaquinto
CAIAZZO - Si terrà venerdì 12 aprile alle ore 10.30 presso il Piccolo Teatro Jovinelli di Palazzo Mazziotti di Caiazzo (Ce) la conferenza stampa di presentazione del progetto "Home Care Premium 2012", progetti innovativi e sperimentali di Assistenza Domiciliare cui ha aderito il sindaco Stefano Giaquinto in quanto delegato dall’ambito sociale ex C6. Il primo cittadino, nel dettaglio, il 31 gennaio 2012 ha sottoscritto un apposito Accordo di Programma con il dirigente Regionale dell’Inps gestione pubblica, Roberto Bafundi, per la gestione di progetti Innovativi e Sperimentali in favore di un numero presunto di 90 soggetti,  in situazione di non autosufficienza (anziani e disabili minori e adulti) per consentire loro la permanenza a domicilio non solo con interventi economici o con servizi ma anche con la costruzione di una rete solidale di comunità, residenti in uno dei Comuni dell’Ambito Territoriale ex C6 (ci riferiamo a Piedimonte Matese , Alife, Caiazzo, Castel Campagnano, Castel di Sasso, Fontegreca, Formicola, Gioia Sannitica , Letino, Liberi, Piana di Monte Verna, Pontelatone, Raviscanina, San Potito Sannitico, Sant'Angelo d'Alife). I termini dell'accordo tra il Comune di Caiazzo, ente proponente, e l’Inps gestione pubblica, saranno presentati nel corso della conferenza stampa. Sarà illustrato, inoltre, alla cittadinanza e ai tecnici dell'informazione anche il progetto "Home Care Premium" così da dare il formale avvio alle attività, in quanto entro maggio dovranno essere selezionate, con un numero minimo di 50 (fissato come quorum per iniziare le attività). I programmi socio-assistenziali partiranno quindi il primo giugno 2013, per concludersi a settembre 2014. Alla presentazione prenderanno parte, tra gli altri, il dirigente Regionale dell’Inps gestione pubblica Campania-Molise Roberto Bafundi; sindaci, assessori e delegati dei Comuni e Ambiti aderenti. L'appuntamento a Caiazzo, comune che tra l'altro già ospita uno Sportello Sociale di Informazione e consulenza familiare. E' attivo, e lo sarà fino a settembre 2014, a Palazzo Mazziotti di via Umberto I dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 13. E ‘ possibile inoltre chiedere informazioni ai numeri di telefono 0823/615754 oppure 342/3584743 o scrivere all’indirizzo mail hcp2012caiazzo@libero.it

Pietro Rossi 

MONS. SPINILLO: IL DOLORE PER UNA GIOVANE VITA STRONCATA


Mons. Angelo Spinillo

AVERSA. La terribile notizia di quanto è accaduto nella nostra città di Aversa.  Con il grande dolore per una vita stroncata e per una vita che ne rimarrà irrimediabilmente segnata, portiamo nel cuore tanto dolore e tanto desiderio di piegare il nostro animo sul cuore di chi è stato privato della vita, e, allo stesso modo, sul cuore di chi lo ha colpito.  L’uccisione di un giovane, di un ragazzo per mano di un altro, giovane come lui, è un fatto terribile per la morte che priva un uomo della sua vita, e per l’assurdità di una lotta tra uomini che si contrappongono nello stesso desiderio di vivere.  L’uccisione di un giovane, di un ragazzo per mano di un altro, giovane come lui, è una grave sconfitta dell’umanità e ci coinvolge tutti. In questa morte sperimentiamo la nostra incapacità a superare le vecchie logiche dell’imposizione della supremazia di un uomo su un altro uomo; sperimentiamo di essere ancora come coloro che continuano ad immaginare di poter affermare una propria forza nello scavalcare o nell’annullare l’altro, chiunque esso sia. Tanti, giustamente si interrogano e si chiedono cosa si possa fare per evitare simili tragedie, per evitare l’inutile sviluppo di violenze che privano i nostri giovani e l’intera società della possibilità di vivere, di conoscere, di capire, di amare la vita, di offrire le proprie capacità ed i talenti per lo sviluppo del bene, per la gioia di partecipare positivamente al cammino della storia dell’umanità. Come Chiesa diocesana di Aversa vogliamo riprendere, con sincera disponibilità, la parola di Gesù che, nel Vangelo di Matteo (5,22), ci dice che non solo è meritevole di condanna chi uccide il proprio fratello, ma anche chi “si adira” contro di lui e gli dice “stupido” o “pazzo”. Gesù esorta noi, suoi discepoli, a non rifiutare mai di ascoltare l’uomo che parla, a non voler mai tentare di mettere a tacere con atteggiamenti violenti l’altro nella sua ricerca di vita.  La violenza che arriva all’omicidio è sempre il risultato di un modo di pensare e di esprimersi negando spazi e tempi di vita all’altro uomo. Ecco cosa dobbiamo fare. Come uomini, come cristiani dobbiamo impegnarci a non far crescere atteggiamenti di violenza e di dominio sull’altro uomo, piuttosto vogliamo vivere atteggiamenti di dialogo tra uomini per saper condividere la ricchezza e la bellezza della vita che Dio ha creato e ha donato a tutti noi. Come Chiesa di questa nostra terra aversana siamo addolorati, in preghiera per il ragazzo ucciso, che sentiamo nostro figlio e nostro fratello; siamo addolorati, in preghiera per il giovane che ne è stato omicida, e lo sentiamo ugualmente nostro figlio e nostro fratello. Siamo vicini a tutti i giovani di questa terra, nostri figli e nostri fratelli, per impegnarci con loro a vivere atteggiamenti nuovi di attenzione e di condivisione del bene più grande che è la vita. 

                                                                                                   + Angelo Spinillo
                                                                                                                Vescovo.  

IN CAMPANIA CINQUE MINI OSPEDALI MOBILI FERMI DA ANNI!



Caserta- Nel pianeta sanità in Campania succede di tutto. Da una parte, l’ascia dei dirigenti regionali taglia e riduce la spesa sanitaria; dall’altra si assiste ad un vero e proprio  spreco di soldi pubblici. Come nel caso dei  cinque- costosissimi  camper di Telemedicina abbandonati, mai andati in funzione. Cinque poliambulatori mobili integrati in sistema  di telemedicina ad alta tecnologia, medica e informatica, dotati di attrezzature d’avanguardia (Tavolo radiologico, Tavolo operatorio, Ortopantomografo, Mammografo ad alta risoluzione ECG strumentazione medica varia idonea ad effettuare screening di medicina specialistica), dove è possibile effettuare visite specialistiche; interventi (c’è persino un tavolo operatorio), analisi di laboratorio; diagnostica per immagini, ecografie ed ecocardiogrammi, inoltre telemedicina per inviare e ricevere referti di analisi di laboratorio, tracciati e referti di ecografie, infine trasmissione di dati ed immagini verso ospedali per teleconsulti e videoconferenze.    Sistema trasmittente WiFi a lungo raggio in grado di comunicare autonomamente con la centrale di telemedicina in ogni situazione ambientale e in ogni posto del territorio coperto dal segnale .Finora non hanno visto nemmeno un paziente. “Un progetto ambizioso, un sistema  quello della Telemedicina, ---finanziato dalla Comunità Europea tramite i POR(Programma Operativo Regionale)  Campania, misura 4.11, “Servizi essenziali per la Popolazione rurale” al fine di sperimentare nuovi modelli di prevenzione e assistenza sanitaria per rendere più incisiva l’attività sul territorio e portare assistenza nelle zone rurali, anche nei luoghi più impervi. Un progetto che avrebbe dovuto assicurare una migliore e più rapida risposta alle aspettative dei pazienti; razionalizzare le spese sanitarie e sociali; evitare ricoveri impropri e ingiustificate degenze, ridurre i tempi di ospedalizzazione e, quindi, i tempi di degenza e liste di attesa”- racconta Antonio Rampone, cittadino di Gallo Matese, comune dell’alto casertano- che ospita uno dei cinque camper abbandonati.Finalità lodevoli, rimaste, però, sulla carta, nei comuni dell’Alto Casertano. I cinque camper  rappresentano un vero pronto soccorso su quattro ruote. Dotati di collegamenti telematici Hdsl (connettività ad alta velocità) e satellitari, questi ospedali mobili dovrebbero costituire un vero e proprio avamposto dell’assistenza sanitaria, in grado di fornire risposte in tempo reale anche grazie al tele consulto di luminari del Servizio Sanitario Nazionale distanti centinaia di chilometri.  Perché i 5 mini ospedali - acquistati con soldi pubblici - sono fermi, abbandonati da anni  - comprati, mai utilizzati - per incomprensibili  decisioni di chi gestisce la sanità in Campania. Stesso discorso per una Mercedes ML, acquistata per i trasporti veloci dei pazienti da assistere in prima emergenza mai utilizzata nell’alto casertano. Le attrezzature acquistate sono “custodite” presso la centrale di telemedicina ubicata nell’Azienda Ospedaliera di Caserta mentre i veicoli mobili sono custoditi in un parcheggio a pagamento dalla ASL Caserta. Ad eccezione delle attrezzature acquistate dai comuni Gallo Matese e Valle Agricola che sono custodite dai rispettivi comuni. Una sanità, evidentemente, con elettroencefalogramma piatto- se si permette questo tipo di sprechi. Attrezzati ospedali mobili- che dovrebbero rappresentare un risparmio consistente per le disastrate casse del Servizio Sanitario: le visite effettuate a bordo- costerebbero molto meno - delle stesse prestazioni effettuate in regime di day hospital- non ingolfando gli ospedali - evitando ricoveri superflui e costosissimi per semplici prestazioni. 
IL PROGETTO IN PILLOLE
Il “Sistema di Telemedicina Provinciale” trova la sua origine nelle risorse comunitarie gestite dalla Regione Campania nel periodo 2000-2006 – Bando 2003. Nello specifico la misura interessata è la misura 4.11 “servizi essenziali per la popolazione rurale”. I comuni interessati alla fruizione del servizio sono 43. tutti ricadenti nelle zone rurali della provincia (ex aree PIAR). La popolazione è di circa 30.000. utenti. In Italia non esiste un sistema di telemedicina che coinvolga un numero così elevato di comuni. Sistema trasmittente WiFi a lungo raggio in grado di comunicare autonomamente con la centrale di telemedicina in ogni situazione ambientale e in ogni posto del territorio coperto dal segnale. Il poliambulatorio mobile di Gallo Matese ha un’elevata tecnologia informatica. Esso risulta dotato di un controllo elettronico/sanitario - satellitare del mezzo e delle attrezzature che viene effettuato ogni 30 secondi. 
Giuseppe Sangiovanni

L’IRCCS Neuromed al centro di una importante iniziativa di valutazione sugli standard qualitativi dell’offerta sanitaria



L’IRCCS Neuromed incontra la sanità Campana . Nella delegazione giunta ieri a Pozzilli c’erano i primari di alcuni tra i più importanti nosocomi e alcuni vertici delle Asl campane, unitamente ad alti rappresentanti delle istituzioni. Presente, infatti, insieme al consigliere regionale Bianca Maria D’Angelo, l’omologo campano dell’eurodeputato Aldo Patriciello nonché  membro della Commissione europea per la Sanità Enzo Rivellini.  “Sanasanità” e “Spread sanitario” sono le due iniziative nate dall’intuizione dell’europarlamentare del PPE che sono state illustrate ad addetti ai lavoro impegnati nel mondo dell’healthcare. “Le due iniziative sono collegate e sinergiche – ha affermato Rivellini – Si propongono di far luce e di dare il meritato rilievo a quelle strutture, siano essi ospedali o centri di ricerca, che rappresentano punti d’eccellenza del sistema sanitario nel Mezzogiorno”. Ma come individuare queste strutture virtuose?  “Attraverso lo ‘Spread sanitario’ – afferma l’eurodeputato ideatore dell’innovativo metodo- “si tratta di un sistema che affida la mappatura dei livelli quantitativi raggiunti da nosocomi o Irccs ad una serie complessa di parametri oggettivi e rigorosamente scientifici.” Sull’obiettivo del meeting la responsabile Ricerca e Sviluppo Emilia Belfiore: “L’incontro di oggi verte al consolidamento delle relazioni nell’ottica soprattutto della valorizzazione del capitale umano e altresì alla messa disposizione della rilevante dotazione tecnologica dell’Irccs Neuromed. Una realtà – ha sottolineato Belfiore – che vuole mettersi a disposizione del contesto territoriale”. Dunque l’incontro apre nuove strade all’insegna della sinergia tra forze diverse che operano nel campo della ricerca scientifica in ambito sanitario. Un passaggio rimarcato anche dall’Ingegnere  Fabio Sebastiano responsabile della Divisione Tecnica del Centro di ricerca molisano: “La messa a disposizione di alcuni rilevanti interventi tecnologici operati dal Neuromed ormai  è chiara. Si pensi  - afferma Sebastiano – ai livelli di avanguardia delle facilities a disposizione: tra le altre l’eccellenza raggiunte dal laboratorio di genomica e Onco genomica e al laboratorio di radioisotopi per l’utilizzo della terapia con fattori alfa emittenti. Tuttavia – conclude il responsabile – ancora più importante è il rafforzamento della collaborazione in termini ricerca con la regione Campania con il progetto Cyberbrain.

 

GIORNATA MONDIALE DEL PARKINSON.


On. Aldo Patriciello

In occasione della Giornata Mondiale del Parkinson celebrata il 10 aprile grazie all’impegno dell’EPDA, l’European Parkinson’s Disease Association, l’On. Aldo Patriciello ha sottoscritto, insieme ad altri deputati del Parlamento Europeo, un importante documento con cui sostiene ‘L’impegno per la malattia del Parkinson’. In quattro punti si delinea come i parlamentari possano dare un importante contributo per migliorare le condizioni delle persone affette da questa malattia neurologica, degenerativa e progressivamente invalidante. “Da sempre mi impegno a sostenere progetti che, a mio avviso, diano un aiuto concreto ai cittadini europei più deboli perché sono fermamente convinto che l’Europa, quale Istituzione di tutti, debba tutelare soprattutto chi è a rischio sia dal punto di vista della salute che dal punto di vista economico. L’iniziativa dell’EPDA – spiega Patriciello -  pone l’attenzione su un tema da non trascurare. Conosco la malattia di Paskinson e penso che lo studio, la ricerca, la cura e l’assistenza ai malati debbano essere punti da inserire tra le priorità dell’agenda sanitaria comunitaria. Credo che l’Unione Europea debba trovare e destinare, così come fatto negli anni passati, una parte delle somme disponibili alla ricerca e al sostegno, non solo dei malati ma anche dei familiari degli stessi. L’Unione Europea tramite il Settimo Programma Quadro ha stanziato, nel settore salute, 11.9 milioni per il supporto del progetto di ricerca denominato Neurostemcell con il quale ricercatori sperimentali e clinici hanno sviluppato studi sulla terapia con le cellule staminali proprio per le malattie neurodegenerative come il morbo di Parkinson e la malattia di Huntington. Studi  - continua Patriciello - che hanno portato un progresso nella ricerca del settore in quanto è stata ideata una nuova strategia per la trasformazione delle cellule staminali che portano così allo sviluppo di nuove e migliori terapie per queste patologie. Uno studio per il quale vengono stabiliti, altresì, criteri etici e di sicurezza per guidare l’implementazione delle cellule staminali in ambito clinico e, allo stesso tempo, sviluppa un’interfaccia con l’industria biologica e una strategia normativa specifica per il prodotto che sia compatibile con una futura autorizzazione per la commercializzazione. Un progetto dunque di successo e di estrema utilità sia dal punto di vista della ricerca che della cura della patologia di Parkinson. Un progetto di ricerca che ha trovato la vita grazie ai finanziamenti dello scorso programma quadro. Alla luce di tale successo mi impegnerò affinché anche nel prossimo programma quadro in costituzione, Horizon 2020, si inseriscano finanziamenti mirati alla ricerca delle cure per tali malattie”.

Bruxelles,   Ufficio Stampa On. Aldo Patriciello

corso su “L’integrazione sociosanitaria in Regione Campania tra normativa e realtà operative.



Mondragone. Ieri, 9 aprile, presso la Sala Conferenze “Mario Pacifico” del Museo Civico Archeologico “Biagio Greco”, si è svolto il corso su “L’integrazione sociosanitaria in Regione Campania tra normativa e realtà operative: quale futuro dopo la DGRG n. 50/2012 e la L.R. 15/2012”.

Il corso, coordinato dal Responsabile U.O.C. Socio Sanitaria dell’Asl di Caserta dott. Aniello Sacco, si rivolge a tutto il personale dei Comuni associati negli Ambiti Territoriali e dell’ASL e si svolgerà fino al prossimo 12 aprile.
La prima giornata, che ha avuto come tema l’integrazione socio – sanitaria brillantemente trattata dal dott. P. Di Girolamo Faraone, si è aperta con i saluti del Sindaco dott. Giovanni Schiappa che, alla presenza del Direttore del Distretto Socio Sanitario 23 dott. Severo Stefanelli e del Coordinatore dell’Ambito Sociale di Zona ex C9 dott. Edoardo Vignale, ha sottolineato l’importanza della formazione in tale campo e soprattutto la necessità di un’interazione costante così come vuole l’evoluzione normativa.
Infatti le professioni impegnate nell’integrazione socio-sanitaria si trovano dinanzi a un duplice impegno. Da una parte devono affrontare le sfide imposte dall’aumento della domanda sociale delle nuove povertà, e d’altra parte devono opporsi alla drastica frammentazione dell’offerta di servizi imposta dalle conseguenze finanziarie della particolare congiuntura economica.
Il corso continuerà oggi, 10 aprile, con la trattazione del tema ”Le prestazioni socio – sanitarie integrate” a cura dei dott. L. Buzzoni, B. Andreoli, G. Cerqua e S. Perillo e dopodomani, 12 aprile, con “La valutazione, il monitoraggio e la rendicontazione” a cura del dott. S. Ruggiero, B. Andreoli e R. Pirro Tutte le giornate termineranno con un momento dedicato all’analisi della realtà operativa consistente in esercitazioni.