27 gennaio 2012

Assemblea Provinciale dei Coordinatori di Circolo del Pd con Maurizio Migliavacca.

Maurizio Migliavacca
CASERTA. Lunedì 30 Gennaio 2012, alle ore 17.00, presso il ristorante “Le Colonne” di Caserta, si terrà la prima Assemblea Provinciale dei Coordinatori di Circolo del Partito Democratico. A presiedere l’assemblea ci sarà Rosa Castrillo (responsabile provinciale dei Circoli Pd). Introdurrà i lavori il segretario provinciale Dario Abbate. Porterà i saluti il segretario regionale Enzo Amendola, mentre a concludere i lavori dell’assemblea sarà il coordinatore della segreteria nazionale del Pd Maurizio Migliavacca. Si tratta di un momento importante per la vita democratica del partito casertano anche in virtù del fatto che molti comuni importanti andranno ad elezioni amministrative il prossimo maggio. A sottolinearle la peculiarità dell’assemblea è lo stesso segretario Abbate: “Avevamo stabilito già nelle linee programmatiche del partito, durante lo scorso congresso, che avremmo messo al centro della nostra azione politica i territori attraverso le rappresentanze dei circoli. Con l’iniziativa di lunedì prossimo, oltre a tenere fede a quell’impegno, inauguriamo un nuovo strumento di partecipazione alla vita democratica del partito ed un importante luogo di elaborazione della nostra proposta politica che affiancherà la direzione provinciale”. Sulla stessa lunghezza d’onda la responsabile provinciale dei circoli Rosa Castrillo: “Crediamo sia importante coinvolgere i coordinatori di circolo per il loro impegno costante e l’incessante lavoro che producono nel mettere in campo iniziative e formulare proposte che rendano tangibile ai cittadini le idee del Partito Democratico”.

 Fonte: Comunicato Ufficio Stampa Coordinamento Provinciale del Partito Democratico

SICUREZZA STRADALE – RITIRATE DUE PATENTI PER GUIDA IN STATO DI EBBREZZA

ISERNIA.   Un operaio 30enne della provincia Pentra ed un 21enne studente del capoluogo sono stati segnalati all’Autorità Giudiziaria per il reato di guida in stato di ebbrezza.
  I militari del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Isernia nella decorsa notte nell’attenta azione di vigilanza sul territorio, hanno controllato i due utenti della strada nei quartieri periferici della città e, all’esame con etilometro in dotazione, hanno evidenziato un tasso alcolemico superiore ai limiti della norma del Codice della Strada, motivo per il quale i militari operanti hanno proceduto al ritiro delle patenti di guida ed all’affidamento delle autovetture a terzi.

Fonte: Comunicato Comando Provinciale Carabinieri Isernia

NELLA FAVOLA DEL BELL’ANATROCCOLO, IL RITORNO ALLA VITA DI DONNE E MINORI A DISAGIO.

 Un progetto come “un lago” in cui specchiarsi per riscoprire potenzialità nascoste, un’opportunità per mamme e bambini con particolari disagi di affidarsi a qualcuno che li aiutasse a non vedersi più come brutti anatroccoli. È da questa originale rilettura della famosa fiaba che ha preso le mosse il Bell’Anatroccolo, progetto interessante e singolare che ha previsto alcune “azioni di inclusione sociale per donne e minori”. “Il cigno e’ in ognuno di noi... basta non dimenticarselo”, recita la prefazione del dettagliato resoconto delle attività riportato nell’opuscolo a cura della professoressa Marilena D’Angiolella e di Raffaele Falco, rispettivamente coordinatrice e responsabile del progetto. L’obiettivo consisteva nel migliorare le condizioni individuali e familiari di 10 donne in situazioni di forte disagio familiare e di 10 minori a rischio di emarginazione sociale, tendenti alla devianza. Un traguardo ambizioso che è stato raggiunto: fornendo alle donne le conoscenze informatiche per l’integrazione nella società e nel mondo del lavoro, oltre che la possibilità di creare relazioni di solidarietà; sviluppando a favore dei minori con disagi familiari azioni di supporto psicologico e relazionale, favorendone al contempo l’integrazione sociale mediante alfabetizzazione informatica. “Il messaggio proposto dal brutto anatroccolo propone un tema sempre attuale, ovvero la scoperta della propria vera identità e la ricerca del proprio posto nel mondo”, osserva D’Angiolella. Nel libretto sono raccontate in prima persona le esperienze tanto degli operatori quanto dei protagonisti del progetto. “Ho solo 14 anni ma una lunga storia da raccontare…”, comincia così una delle storie più intense e toccanti incluse nel bellissimo volumetto. “Avevo 5 anni quando i miei genitori in Romania mi hanno venduto ad una tribù di Rom venuta in Italia: ero costretta a rubare e a chiedere l’elemosina. Poi, con l’aiuto di un medico che ho conosciuto, ho potuto denunciare i miei compratori. Ora sono in una comunità in cui mi trovo bene: prima mi sentivo brutta e avevo paura che i miei amici di classe mi chiamassero “zingara”, ma ora so di essere una bella ragazza, proprio perché sono scura di pelle, ho i capelli neri e un bel sorriso… Sembra una favola, ma è solo la mia vita". Quanto ai soggetti, essi sono stati individuati con la collaborazione dei servizi sociali del Comune di Parete, della Cooperativa UOMO - che gestisce la casa di accoglienza per donne e bambini “Casa di Noemi” - e delle locali scuole elementari e medie.  Le azioni predisposte e attivate durante il progetto, invece, sono state “funzionali alla pratica del ‘tutoraggio sociale’, che si fonda sulla consapevolezza che in ogni persona, per quanto grave sia la situazione di disagio e degrado, esistono già le potenzialità per un riscatto morale e sociale e che il suo sviluppo è favorito dalla creazione di legami di fiducia e solidarietà con gli altri. Per questo, l’intervento è stato finalizzato a contrastare l’emarginazione e l’esclusione attraverso il sostegno di una ‘rete di sicurezza’, che ha offerto alle donne e ai minori coinvolti la possibilità di uscire dalla solitudine e di sentirsi accompagnati nel percorso”. Ora l’auspicio è che, entrando nelle case e nelle scuole, queste testimonianze diffondano il grande valore del ‘community care’ e della responsabilità intesa come capacità di “rispondere” agli “appelli” dei nostri simili: “una responsabilità che coinvolge ognuno di noi e che si pone come presupposto imprescindibile per la costruzione di una società autentica”, conclude Marilena D’Angiolella.


Riccardo Dell'Aversana

UNA DOMENICA ITALIANA, Open day alla Scuola “Dante Alighieri”

Caserta – (Di Anna Giordano) - Quando  la storia si  studia in diretta e se ne diventa perfino protagonisti. E’ questo lo spirito dell’OPEN DAY  della Scuola Secondaria di primo grado “Dante Alighieri” di Caserta, che dedica ai 150 anni dell’Unità d’Italia la giornata della sua apertura e presentazione alla città. Questo lo slogan che si legge sul programma - invito: “ L’Italia è fatta / ora bisogna fare gli italiani”. Uno slogan che ci riporta a Cavour e a D’Azeglio, ma che oggi è più attuale che mai. Gli “italiani da fare” sono  i nostri ragazzi, che la scuola deve educare ai valori della patria e della civile convivenza.
“Abbiamo costruito Il nostro Open day, spiega la Dirigente scolastica Maria Chiara Menditto, attraverso il Progetto Continuità,  proprio per educare i nostri alunni ad essere italiani come lo furono quelli che li hanno preceduti, non solo in senso anagrafico ma culturale, e per sviluppare in loro lo spirito di appartenenza. E penso che ci siamo riusciti”. Un progetto ad ampio respiro, multidisciplinare, che, con la guida dei docenti, ha coinvolto studenti e  famiglie.
Domenica prossima 29 gennaio, dalle ore 10,00 alle 13,00 e dalle 17,00 alle19,00, tutto l’Istituto sarà aperto per la grande kermesse, a partire dal piano terra fino a quelli superiori.
Studenti in piena attività, orgogliosi del loro Paese.
I visitatori si immetteranno nel puzzle degli italiani per incontrare italiani cantanti, atleti, sognatori, musicisti, fantasiosi, coraggiosi, artigiani, scienziati, interculturali, animalisti etc. Tra laboratori, corridoi e aule ricche di cartellonistica, tra musica nella sala Euterpe e proiezioni ed esposizioni dei lavori prodotti dai ragazzi si imbatteranno,  con canti, suoni e recite a soggetto, nell’Italia sognatrice di Alice nel Paese delle meraviglie, ma anche nell’Italia coraggiosa di Falcone e Borsellino.
Non da meno anche il ruolo delle famiglie che provvederanno per un gustoso buffet.
Una domenica all’italiana all’insegna della cultura. 

SHOA, A CAIAZZO INCONTRI PER NON DIMENTICARE NELLE SCUOLE

Stefano Giaquinto
CAIAZZO - Il 26 presso la Scuola Primaria, il 27 alla Scuola Secondaria di I Grado "A.A. Caiatino, sabato 28 gennaio alle ore 11 sarà la volta dell'Isiss: il sindaco e l'amministrazione comunale di Caiazzo, grazie all'attivismo dell'Assessorato alla Cultura retto dall'assessore e vicesindaco Tommaso Sgueglia e con il prezioso contributo del professor Aldo Cervo, ha organizzato un ciclo di incontri con gli studenti delle scuole del territorio per non dimenticare l'orrore della guerra e "il 27 gennaio del 1945 quando le truppe sovietiche dell'Armata Rossa arrivano presso la città di Auschwitz e aprirono i cancelli dei campi di concentramento. "Una data che in particolare la città di cui mi onoro di fare il sindaco non dimenticherà - spiega il primo cittadino e consigliere provinciale Stefano Giaquinto - Nello stesso giorno Caiazzo ha vissuto un'altra pagina dolorosa della sua storia. Erano circa alle 15 quando subì un atroce bombardamento per errore da parte degli aerei americani che tentando di scardinare la linea di Gustav, confusero Caiazzo con Cassino dove si stava combattendo duramente". Il Giorno della Memoria è una ricorrenza istituita dal parlamento italiano con legge n. 211 del 20 luglio 2000.

c.s.

DOMENICA PROSSIMA, IMPORTANTE EVENTO TEATRALE A CASAL DI PRINCIPE

CASAL DI PRINCIPE-Domenica prossima, 29 gennaio(ore 18.30), importante evento teatrale a Casal di Principe. Nella bella e moderna cornice del Teatro Comunale del noto centro dell’Agro Aversano, saranno di scena gli artisti della rinomata Compagnia Teatrale “I Cani Sciolti”, che presenteranno lo spettacolo “U ssang  chi c’è mmuort”, consistente(al fine del confezionamento di un prodotto scenico quanto più conforme possibile al periodo storico di riferimento, ci si è affidati alla professionalità e allo spiccato senso critico dello storico Antimo D’Aponte), come si evince dalla locandina pubblicitaria della manifestazione, in una rivisitazione storica e delle violenze operate dall’esercito piemontese nei confronti del Sud. Il tutto attraverso la messa in scena di musiche e testi recitati di grande effetto”. Per l’esecuzione della piece, la cui regia sarà curata del bravissimo Francesco Di Napoli(a lui si deve anche la composizione dei testi), saranno impegnati una ventina tra voce recitanti(Anastasia Petrella, Cristiano Buffardi, Rosa Martello, Alessia Torrano, Alfonso Caprio, Dimitri Russo, Gabriele Cassandra ed Emanuele e Pasquale Caprio), cantanti(Silvia Morrone, Gaetano Tebaldi e Danilo Piazza) ed orchestrali(Dummond Petrie, al violoncello), Francesco Noviello, ai flauti, alla fisarmonica e al pianoforte, Daisy Francoise, all’oboe, Antonio Ambrosca, all’oboe, Gianni Petrella, alla chitarra, Lello Traisci, al mandolino e alla chitarra e, non ultimo, Giuseppe Traettino, al clavicembalo e alla tastiera. Non c’è che dire, si tratta di un organico di tutto rispetto(gli artisti che saliranno sul palcoscenico saranno coadiuvati dalla suggeritrice Ilenia Panico e, per la scenografia, dalla ditta “Dave Cox & Jane Bernard) che sicuramente lascerà un’impronta notevole del suo passaggio in città. Per quanti interessati a maggiori informazioni al riguardo, sono disponibili i contatti telefonici 0818923325 e 0818923034, nonché i siti mail teatrocasaldip@libero.it e agrorinasce@libeo.it .
Daniele Palazzo

ENDAS Caserta, corso socio-politico.

Caserta.Terza conferenza, giovedì scorso alla sede ENDAS di Caserta, del professor  Giovanni Cerchia per il corso socio-politico. Tema dell’incontro: l’Italia repubblicana. Il docente di Storia Contemporanea dell'Università del Molise ha conquistato gli uditori con una appassionata lezione sugli anni che andarono dalla caduta del fascismo fino al governo Giolitti, ripercorrendo le difficoltà degli italiani nella ricostruzione di un Paese distrutto dalla guerra ma anche dalle profonde ferite interne di un popolo mai pienamente riunificato.
Particolare interesse ha riscosso il lungo passaggio sulla nascita dei partiti, il loro potere nel dopoguerra e la loro crisi. “Il sentimento di sfiducia nei confronti dei partiti si avverte fortissimo ormai da diversi anni, già prima della caduta della prima repubblica – ha dichiarato la presidente Adelaide Tronco al termine dell’incontro – ed è una realtà con cui tutti coloro che partecipano alla politica per vera passione e per spirito di servizio nei confronti dei cittadini devono necessariamente fare i conti. Interrogarsi e cercare una strada affinché la gente torni nuovamente a dare fiducia alla politica ed ai politici è un dovere di tutti i partiti, perché non può esistere una democrazia sana senza un sano sistema dei partiti”.


COMUNICATO  STAMPA

CONVEGNO SU ETICA E INFORMAZIONE CON IL VESCOVO DI CERBO.


PIEDIMONTE MATESE. Affollato convegno su “Etica e informazione, una proposta per il territorio” tenutosi presso la Biblioteca diocesana Tommaso d’Aquino del Seminario Vescovile di Piedimonte Matese, organizzato dall’ufficio per le  Comunicazioni Sociale della Diocesi di Alife-Caiazzo e Clarus, Periodico Cattolico del Matese e dell’Alto Casertano.  Ai lavori introdotti da Grazia Blasi della redazione di Clarus, hanno preso parte Gianfrancesco D’Andrea, Direttore dell’Ufficio Comunicazioni Sociali e Francesco Zanotti, presidente della Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici) e giornalista professionista, che ha portato la sua esperienza sia come direttore responsabile del Corriere Cesenate sia come Presidente di una Federazione che oggi raccoglie circa 190 settimanali diocesani. Una vasta platea con operatori dell’informazione, giornalisti e rappresentanti delle istituzioni tra cui il Sen. Carlo Sarro, il Sindaco di Piedimonte Matese Vincenzo Cappello, il Consigliere Provinciale e Sindaco di Caiazzo Stefano Giaquinto, il Sindaco di Alife Giuseppe Avecone, il Sindaco di Formicola Carmine Aurilio, il Presidente della Comunità Montana Fabrizio Pepe, il Presidente del Parco del Matese Pino Falco ed altri amministratori locali ha animato un acceso dibattito con la chiusura dei lavori è affidata a S.E. Mons. Valentino Di Cerbo Vescovo della Diocesi di Alife-Caiazzo, che ha invitato tutti gli operatori dell’informazione ad una attenzione maggiore, in quanto i mezzi di comunicazione di massa assicurano maggiore visibilità alle procedure decisionali e alle figure pubbliche: ciò aumenta sia il loro potere sia la loro responsabilità nei confronti dei cittadini.

Pietro Rossi

LUCIA ESPOSITO: SU AEROPORTO E PIANO RIFIUTI, NEL CENTRODESTRA TUTTI CONTRO TUTTI


Il consigliere regionale del Partito Democratico Lucia Esposito,  interviene in relazione a due delle principali problematiche che interessano la provincia di Caserta: l’annoso problema dello smaltimento dei rifiuti e l’aeroporto di Grazzanise. “Il futuro della nostra provincia, e più in generale della Campania, è strettamente legato al superamento dell’emergenza rifiuti e alla realizzazione di un aeroporto internazionale in grado di svolgere funzioni di vitale importanza. Su entrambe le problematiche sarebbe il caso che la maggioranza di centrodestra che governa la Regione e la Provincia mostrasse di avere le idee più chiare e concordi. Assistiamo, infatti, ad un vero e proprio valzer di prese di posizioni contrastanti, che vedono protagonisti consiglieri regionali di primissimo piano, sindaci di grandi città, Presidente della Provincia. Quasi come se si trattasse di esponenti politici appartenenti a schieramenti contrapposti. Invece si tratta di esponenti politici della stessa coalizione, che per giunta governano i nostri territori e dovrebbero deciderne il futuro. E così, mentre per il presidente Caldoro l’aeroporto di Grazzanise rappresenta ormai un ricorso, come se già non bastasse lo ‘scippo’ dei fondi Fas, per l’assessore Vetrella sarebbero invece addirittura stati stanziati 50 milioni in bilancio, per il varo del progetto definitivo. Dall’aeroporto di Grazzanise al piano rifiuti approvato dalla Regione, la musica non cambia. Anzi è un susseguirsi ancora maggiore di prese di posizioni contrastanti e inconciliabili. Tra chi, ad esempio, il gassifigatore lo vuole a Capua e chi invece no. E non parliamo di botta e risposta tra semplici iscritti, ma di esponenti di primo piano del Pdl come il presidente del consiglio Romano e l’onorevole Polverino o del sindaco di una città importante come Capua. E, come se non bastasse, fuoco amico sul centrodestra arriva anche da oltre provincia, con le annunciate dimissioni dell'assessore all'Ambiente della Provincia di Salerno, Antonio Fasolino, in segno di protesta proprio contro il Piano rifiuti. Che non è il meglio della vita. Il Pd ha motivato il proprio voto contrario in Consiglio Regionale, evidenziando come si fosse persa l’occasione per gettare le basi di un piano all’avanguardia, in grado realmente di superare l’emergenza rifiuti, puntando sul recupero e non sullo spreco di materie prime e su soluzioni che fossero pienamente rispettose dell’ambiente. Invece ci ritroviamo di fronte ad impianti sovradimensionati e ad una raccolta differenziata il cui limite è fissato al 50 per cento. E al rischio che per realizzare nuove discariche arrivino poteri di deroga rispetto ai vincoli ambientali, paesaggistico-territoriali, di pianificazione del territorio e della difesa del suolo. Certo ci ritroviamo costretti ad una corsa contro il tempo anche per responsabilità che provengono dal passato. Ma è un passato che sembra non avere insegnato molto. Tanto è vero che dal’Europa più che una condivisione del piano, è   arrivata una sorta di ulteriore ultimatum: entro giugno fatti concreti o scatteranno multe salatissime. Qualcosa come 500mila euro al giorno. Il discutibile piano sui rifiuti pianifica, in buona sostanza, ciò che sarà. E nel frattempo? La strada che porta migliaia di tonnellate di rifiuti all’estero non è più percorribile. L’Europa vuole soluzioni e non pezze a colori. Arriveranno? Il dubbio nasce legittimo se si considera il livello di litigiosità raggiunto all’interno della maggioranza di centrodestra che queste soluzioni dovrebbe trovare. 

GUARDIA DI FINANZA DI CASERTA: SCOPERTA UNA TRUFFA AI DANNI DELL’INPDAP PER QUASI 200 MILA EURO.

In un momento difficile come quello che sta attraversando il nostro Paese, nel quale ai cittadini sono stati richiesti ulteriori, pesanti sacrifici, tutti i comportamenti che danneggiano la solidarietà sociale devono essere combattuti con estrema decisione.  Massima attenzione nel contrasto all’evasione fiscale, ma altrettanto rigore nel controllo della spesa pubblica.  Nel quadro di una mirata attività di analisi dei rischi, condotta a livello nazionale e finalizzata al controllo della corretta percezione di emolumenti pensionistici erogati dall’Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell’Amministrazione Pubblica (INPDAP), il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Caserta, su input del Nucleo Speciale Spesa Pubblica e Repressioni Frodi Comunitarie, ha disposto l’effettuazione di approfonditi accertamenti su soggetti che percepivano trattamenti pensionistici sostituendosi a persone risultate defunte.  Nel corso di tali investigazioni, il Nucleo di Polizia Tributaria ha individuato una donna, P.M.C., di anni 67 residente negli Stati Uniti che, dal febbraio 1999 al gennaio 2012, si è illecitamente appropriata della somma complessiva di circa 170 mila euro, che il citato Istituto previdenziale versava su un conto corrente bancario intestato alla propria madre (deceduta in America nel ’99), sul quale venivano periodicamente accreditate le somme spettanti alla de cuius, quale pensione di reversibilità del marito anch’esso deceduto.
Il conto corrente è stato sottoposto a sequestro preventivo da parte della locale Procura della Repubblica e la donna è stata denunciata per il reato di truffa aggravata per il conseguimento delle erogazioni pubbliche.


_______________________________________________________________________

Comunicato Guardia di Finanza - Comando Provinciale Caserta

La protezione civile fossatara classificata prima in provincia di Caserta, quarta nella regione Campania.

Santa Maria La Fossa - "Quando si lavora bene si viene sempre  premiati e si raccoglie sempre quello che si semina; è enorme la soddisfazione mia e dell'intera Amministrazione che onoro di rappresentare ed è doveroso dare un grosso rilievo alla notizia perché è l'ennesima soddisfazione che questa Amministrazione si è presa portando in alto il nome di Santa Maria la Fossa. Non a caso siamo presi ad esempio di capacità amministrativa, trasparenza e legalità in tutte le nostre azioni." E’ quanto con legittima soddisfazione ha dichiarato il sindaco Antonio Papa a commento della classifica contenuta nel ‘dossier ecosistema rischio Campania 2011’, nella quale il nucleo di Protezione civile del comune di Santa Maria La Fossa è risultato essere il primo in tutta la provincia di Caserta e quarta ex aequo nell’intera regione Campania.
“Veniamo premiati – ha detto dal canto suo l’assessore al ramo Franco Cepparulo – in quanto siamo stati tra i primi comuni ad avere adottato un Piano di emergenza, oltre ad avere istituito da quasi un trentennio il nucleo di protezione civile. Un nucleo – ha concluso l’assessore Cepparulo – che va crescendo di anno in anno in numero di volontari”.
“Il sistema di protezione civile del comune di S. Maria La Fossa ha attuato tutte le norme in materia di protezione civile.” Ha dichiarato Giuseppe Pasqualino, responsabile comunale per P.c. “Compito primario dell’ufficio di protezione civile comunale – ha continuato Pasqualino -  è senz’altro quello dell’adozione del Piano di protezione civile e della sua divulgazione, oltre alle attività tese alla prevenzione. Nel tempo abbiamo adottato i più svariati sistemi per raggiungere una sempre più capillare divulgazione del Piano: lo abbiamo pubblicato sul sito ufficiale del comune; abbiamo utilizzato la rete dei social network. Attualmente siamo impegnati nella raccolta porta a porta delle mail dei cittadini (che volontariamente ce le vorranno comunicare) che utilizzeremo come veicolo informativo mirato alla prevenzione”.

Pepe, marcia indietro del governo sui bioshoppers.

Roma. “Il decreto pubblicato ieri sulla Gazzetta ufficiale è la dimostrazione che le nostre preoccupazioni sull’inopportunità di provvedimenti sulla cosiddetta 'chimica verde' nella produzione dei sacchetti per la spesa, erano fondate. Bene hanno fatto i ministri Corrado Clini e Corrado Passera a non ascoltare le sirene di ambientalisti e politici interessati a risolvere realtà occupazionali locali a discapito di 23mila posti di lavoro sparsi in tutta Italia”. Lo dichiara Vincenzo Pepe, presidente nazionale di Fareambiente. “Il fatto che il consiglio dei ministri – continua Pepe - abbia varato un decreto nel quale viene deciso  di avviare in tutta urgenza la predisposizione di un decreto interministeriale che regolamenti il settore della produzione dei bioshoppers tenendo conto delle normative europee,  indica che tanto il ministro dell’ambiente quanto quello  dello sviluppo economico,  intendono affrontare la materia dal punto di vista tecnico e non sull’onda di sbandierate tutele dell’ambiente”. “La scelta prudente del governo, che raffredda  gli entusiastici proclami di interessati parlamentari umbri, dà un respiro di sollievo alle 2400 aziende italiane della produzione dei sacchetti biodegradabili che impiegano 23mila addetti, perché attraverso un rigoroso rispetto delle normative europee, il decreto interministeriale non potrà di fatto spianare la strada alla creazione di un monopolio di produzione, perché in contrasto con il principio della libera circolazione delle merci imposto dall’Europa”. “L’introduzione del tassativo rispetto della norma tecnica 13432 non giuridicamente vincolante come falsamente sostenuto infatti, consentirebbe a una sola azienda italiana la Novamont, che vede come azionista di riferimento Mater Bi spa a sua volta partecipata da Banca Intesa SanPaolo, di produrre i sacchetti da asporto, creando da un lato gravissime conseguenze in termini di relazioni tra il nostro paese e l’Europa con prevedibili, sanzioni, visto che tra l’altro pende già un’infrazione comunitaria dovuta proprio al via libera unilaterale italiano ai bioshoppers, e dall’altro drammatici risvolti occupazionali con la perdita del lavoro di oltre 36mila addetti. Il fatto che oggi questa famigerata norma tecnica non è affatto indicata o  prescritta come vincolante è dunque positivo. Abbiamo già chiesto alle commissioni parlamentari italiane di valutare nella maniera più appropriata la vicenda e stiamo predisponendo inoltre un dossier che smentisce tutte le bugie interessate su fantomatiche esigenze di tutela dell’ambiente a uso del costituendo monopolio, dossier che provvederemo a inoltrare ai ministeri italiani unitamente ai competenti uffici europei”. “Dovendo il decreto interministeriale ricevere il preventivo avallo dell’Europa, che non potrà arrivare per una serie di motivazioni tecniche, ci stiamo attivando per confrontarci in sede Europea e smascherare il tentativo di imporre un monopolio in Italia, indipendentemente dal fatto che un decreto interministeriale è comunque sempre, autonomamente e immediatamente impugnabile”.

 

c.s.



Rese note le motivazioni del tribunale del Riesame che ha annullato l’ordinanza dell'avv. Giorgio Magliocca.

Giorgio Magliocca
Ecco le motivazioni del tribunale del Riesame che, a seguito dell’annullamento con rinvio della Cassazione, ha annullato l’ordinanza dello scorso marzo e rimesso in libertà l’ex sindaco di Pignataro Maggiore, avv. Giorgio Magliocca. Per i giudici della libertà non vi sono più i gravi indizi di colpevolezza, demolendo così l’impianto accusatorio ed escludendo l’accordo politico-mafioso tra il clan e l’esponente del Pdl. I giudici del tribunale di Napoli hanno ritenuto le dichiarazioni del teste Francesco Parisi “inidonee”, mentre il collaboratore di giustizia Giuseppe Pettrone è stato dichiarato “assolutamente inattendibile”. Sulla gestione dei beni confiscati il Tribunale del Riesame ha, inoltre, affermato che “non risulta decisiva la condotta del Magliocca per provare il concorso esterno”. Infatti, continua il riesame: “l’analisi compiuta dell’iter volto al trasferimento dei beni confiscati non consente di concludere univocamente per la agevolazione ad opera del Magliocca, dal momento che il medesimo GIP dà atto nella O.C.C. della incredibilmente lenta ed anzi ‘inerte’ macchina burocratica, che dal 1997, data della confisca, arriva a disporre l’effettivo trasferimento dei beni solo il 14 ottobre 2002. E della incredibile disattenzione riservata dalle istituzioni preposte (alle quali era estraneo il Magliocca) alla effettiva disponibilità di tali beni, di fatto posseduti ancora dai Ligato. Collocata in questa scia, la dichiarazione del ricorrente, secondo cui il Comune avrebbe acconsentito al trasferimento di quei beni solo ove gli stessi fossero stati liberati da qualsiasi peso, appare del tutto ‘congrua’. Tanto più che essa si accompagna alla dichiarazione, coeva, di acconsentire al trasferimento dei cespiti (della medesima famiglia Ligato) non occupati. A questo aggiungasi che non rientrava nelle competenze del Sindaco lo sgombero dei beni da trasferire. E che la richiesta di previo sgombero inoltrata all’Agenzia del Demanio trovava plausibile ragione nella esigenza di accollarsi – lui ed il Comune per lui – i costi della relativa procedura. Infine, neutra – anche se sintomo di un pessimo modo di amministrare la res pubblica, in maniera quantomeno distratta -, appare la vicenda relativa allo svellimento degli infissi della casa. Perché sevvero che un buon amministratore, attento alla destinazione del bene, avrebbe impedito lo scempio che si è fatto dell’immobile, è altrettanto vero che tali accessori erano stati (scelleratamente) inseriti nell’inventario dei beni da asportare redatto dall’amministratore giudiziario dott. Mauro Mastroianni. Nei confronti del quale nemmeno il sospetto aleggia. Ne discende che, in applicazione dei principi indicati dalla Suprema Corte, l’ordinanza cautelare va annullata nei confronti di Magliocca Giorgio, del quale, per l’effetto, va ordinata la scarcerazione.” Va inoltre sottolineato che dalle carte processuale emerge che alcuni cittadini di Pignataro Maggiore interrogati a sommarie informazione hanno dichiarato che nel 2002 il boss Raffaele Lubrano chiese il voto per Salvatore Walter Cuccaro, figlio dell’attuale sindaco, candidato nella lista avversa del Magliocca.

c.s.

Fino a 65.000 EURO a FONDO PERDUTO per AVVIO NUOVE IMPRESE

Possono usufruire dei finanziamenti per la microimpresa chi intende avviare un’attività imprenditoriale di piccola dimensione in forma di società di persone. Sono pertanto escluse ditte individuali, le società di capitali, le cooperative, le società di fatto e le società aventi un unico socio.
 Contributi a fondo perduto per l'investimento e la gestione fino al 50% delle spese; il restante con mutuo a tasso agevolato (1,185%). L'investimento complessivo non può superare i 129.114 Euro Iva esclusa.

BENEFICIARI 
Per presentare la domanda, almeno la metà numerica dei soci che detiene almeno la metà delle quote, deve essere:
  • maggiorenne alla data di presentazione della domanda;
  • non occupato alla data di presentazione della domanda;
  • residente nel territorio nazionale alla data del 1 gennaio 2000 oppure da almeno sei mesi alla data di presentazione della domanda, nel rispetto della normativa comunitaria e nazionale vigente in materia.

SETTORI DI ATTIVITA'
Le attività possono riguardare la produzione di beni e la fornitura di servizi (il commercio è escluso) eccetto per quelle relative alla produzione primaria di prodotti agricoli (di cui all’allegato I del Trattato CE) e della pesca e acquacoltura. Sono inoltre esclusi gli aiuti destinati all’acquisto di veicoli per il trasporto di merci su strada da parte di imprese che effettuano trasporto di merci su strada per conto terzi.

SPESE AMMISSIBILI 
  • per l’investimento:
    • attrezzature, macchinari, impianti e allacciamenti;
    • beni immateriali a utilità pluriennale;
    • ristrutturazione di immobili, entro il limite massimo del 10% del valore degli investimenti. 
  • per la gestione :
    • materiale di consumo, semilavorati e prodotti finiti, nonché altri costi inerenti al processo produttivo;
    • utenze e canoni di locazione per immobili;
    • oneri finanziari(con l'esclusione degli interessi del mutuo agevolato);
    • prestazioni di garanzie assicurative sui beni finanziati;
    • prestazione di servizi.

AGEVOLAZIONI
Le agevolazioni finanziarie sono concesse entro il limite comunitario “de minimis”. L’entità di ciascuna singola agevolazione è calcolata tenendo conto dell’ammontare degli investimenti e delle spese di gestione nonché delle caratteristiche del finanziamento a tasso agevolato (durata, entità e tasso) che si intende richiedere. Il tasso di interesse è pari al 30% del tasso di riferimento vigente alla data di stipula del contratto di finanziamento. Il finanziamento a tasso agevolato è restituibile in un massimo di sette anni, con rate trimestrali costanti posticipate.

INFORMAZIONI
Per maggiori informazioni 347.5866492 - infofinanziamenti@yahoo.it

Giornata della Memoria le associazioni Liberalibri e Fuci Caserta ricordano le vittime della shoah.

Venerdì prossimo, 27 gennaio, alle ore 18.30, presso la Caffetteria Raiano, a Caserta in via Patturelli n.36, le associazioni Liberalibri e Fuci Caserta ricordano la shoah nel Giorno Internazionale della Memoria, lo «Yom HaShoah».
Ospiti della serata saranno la scrittrice Liliana d’Angelo, autrice del libro «il Profumo delle Viole», la giornalista Lidia Luberto e il maestro Gerardo del Prete. Un intervento particolare sarà curato dalla giurista Barbara Barsali che spiegherà le leggi razziali italiane del 1938.
Durante la serata, saranno lette le lettere degli ebrei a Mussolini da Candida d’Auria, Enzo de Rosa, Veneranda Mormile, Sonia Pagella, Gianrolando Scaringi ed Anna Vitale.

                                        Gianrolando Scaringi
                                        333.7271484
 v.le Trieste, 19 -  33170 Pordenone tel. e fax 0039(0)434 552174 cell. 0039 338 8894652 laroggia@tin.it; www.laroggiapn.it
Anna POZZUOLI

“IN/CUBO”

28 gennaio - 16 febbraio 2012

Inaugurazione sabato 28 gennaio ore 11,30

Orario di apertura: dal martedì al sabato h 16 - 19.30

Cubico

Incubo, come nightmare, oppure InCubo, come living in a box. Il senso della vita non cambia. Paura, ansia, timore di soffocamento: sono sintomi comuni. Un demone notturno giace con noi e ci rinchiude in un cubo nero.
Anna Pozzuoli svela la consapevolezza di una vita imprigionata in una scatola, una vita rinchiusa in se stessi. Si iniziano i giorni, a volte, in una incubatrice che ci fa sopravvivere al male ambientale, ma si rimane poi tutti incubati in un contenitore impalpabile che ci schiavizza, che ci toglie la luce.
In una serie di opere tridimensionali una minuscola figura umana metallica e filiforme si agita in un cubo perfetto, una sorta di danza macabra sul palcoscenico della vita. E intorno altre immagini su superficie, dove trionfano cubi e quadrati, e poi parole, parole, parole, dove ancora un colore metallico si impadronisce della scena. Alcune sono parole intelligibili, altre sono solo lettere di un alfabeto dimenticato, tentativi di una scrittura che non può essere liberatoria. Non ci sono più parole compiute. Il male non può essere esorcizzato, perché i rituali sono caduti nei crepacci della storia.
A tratti, nel caos segnico, si ritrovano motti a noi familiari che rimandano alla realtà informatica e digitale, evocando internet e la comunicazione telematica. Ma non c’è libertà neanche nel surfing all’interno del cubo/monitor, non c’è libertà nel web. La Rete è un’invisibile recinzione, è una falsa socializzazione che mette ancora più confini al singolo internauta. Windows non sono finestre su un mondo reale. Oggi è il virtuale a incubarci con un potere sottile, avvolgente come una rete, seducente come una luce notturna. Straordinaria e drammatica è la storia solitaria di Steve Jobs.
C’è una visione metallica, fredda, dell’esistenza, come percorsa da una musica tagliente. C’è una superficie battuta e ribattuta, forgiata, sofferta, che vibra di emozioni disperse. Ci sono gli anelli strambi di una catena di coercizione. E c’è il nero del cubo.
Il gioco dei dadi è affidato ai capricci di due cubi. Si diventa gambler per uscire dalla scatola e poi entrare in una dimensione ancora più repressa. E il cubo magico di Rubik è ancora una volta un gioco che ci reprime e ci rinchiude fuori e dentro una gabbia policroma.
Ma al mattino l’incubo si dissolve all’improvviso tra armoniche note musicali. La nottata finisce. Il Cubo rimane sul comodino, in realtà non è altro che una radiosveglia. Ci ha tormentato nel sonno e ci ha portato a un brusco risveglio.
Anche stamattina sono uscito dal cubo della mia stanza e mi sono liberato di me, del mio amore cubico!

Enzo Battarra


Nata negli USA, Anna Pozzuoli si forma in Italia presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli. Lavora come restauratrice e realizza lavori di rilievo per ditte di restauro. La sua
attività come pittrice comincia nel 1999.
- 2000 “Girovagare” personale nella galleria "Ciak" a cura di Enzo Battarra.
- 2002 "B-fronte” a cura di Marco di Mauro.
- 2004 " Light@codiceabarre" libreria Guida palazzo Lanza di Capua a cura di Maurizio Vitiello.
- 2005 "Essere Toto'" galleria "il Metro'" Caserta a cura di Enzo Battarra e Luigi Fusco.
- 2007 "Linguggi e Linguaggi" a cura di Massimo Sgroi, "Luci d'artista " di Giorgio Agnisola, "Espressioni a confronto" a cura di Marco di Mauro nel Museo Minimo di Napoli.
- 2009 "Emozioni Memoria Ricordi" installazioni a cura di Massimo Sgroi nella sala delle madri, nel Museo Campano di Capua.
Nello stesso anno e' presente con un'opera nel Museo d'arte Contemporaneo di Caserta.
- 2010 apre il ciclo "Morphè" Villa Bruno S. Giorgio a Cremano a cura di Luciano Caprile, sempre nello stesso anno "Exprimenta Linguae" presso la Biblioteca Landolfo Caracciolo S. Lorenzo Maggiore Napoli, con il Linguaggio del gioco a Sabaudia, con Muralespanso e Stendardi d'artista a cura di Gabriele Marino a Diamante (Calabria) con "Mithra sol Invicus" nel Museo Archeologico di Santa Maria C.V., e infine "Human's Right" a cura di Roberto Ronca a Rovereto
- 2010 installazione nella mostra "Dèmos" a cura di Alfredo Fontanella; installazione nel ciclo "Seven" a cura di Roberto Ronca a Villa Vannucchi S. Giorgio a Cremano.
- 2011 e' presente con una sua opera in galleria "Arte e Arti" in S. Paolo (Brasile) a cura di Sueli De Mico, nello stesso anno con installazioni nella nuova serie del ciclo "Seven - I sette vizi capitali - L’invidia e L’accidia”.
In questo periodo sta realizzando lavori per l'arredo di importanti Alberghi di Roma e Genova


Oggi in occasione della Giornata della Memoria presso la nuova sala cinematografica, sarà proiettato il film Vento di Primavera, per gli studenti matesini.

Vincenzo Cappello
PIEDIMONTE MATESE. Questa mattina alle ore 9:30 in occasione del Giorno della Memoria 2012 il Comune di Piedimonte Matese organizza per le scuole cittadine presso la multisala Cotton Movie in Piedimonte Matese, alla via Canneto, la proiezione del film Vento di primavera. Un film di Rose Bosch. Con Jean Reno, Mélanie Laurent, Gad Elmaleh. Alla proiezione seguirà incontro-dibattito sui temi dell’Olocausto e della tolleranza in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti. All’incontro-dibattito interverranno: Prof.Alfonsina Natale, Dott.Michele Menditto, Avv.Vincenzo Cappello, Avv. Benedetto Iannitti. Questa la trama del film. La Francia è sotto l'occupazione tedesca. Gli ebrei vengono prima costretti a portare la stella gialla, poi vengono allontanati da ogni luogo pubblico, dal loro impiego, dalle scuole. Nel quartiere di Montmartre vivono molte famiglie ebree tra cui quella di Joseph, 10 anni. Nella notte tra il 15 e il 16 Luglio, oltre 13.000 ebrei furono arrestati a Parigi. Vennero divisi in 2 categorie: le famiglie con figli e le persone nubili. Le prime, radunate nello stadio del velodromo d’inverno, il Vel d’Hiv di Parigi. I secondi smistati nel campo di Drancy, alla periferia della capitale francese, in attesa di essere deportati ad Auschwitz. Ma un mattino Joseph e gli altri bambini vengono separati dai genitori. Questo il commento di una cinefila, dopo aver visto il film. “Sulla stregua di altri film, anche questo racconta gli orrori dello sterminio ebreo! Protagonista questa volta è la Francia: la storia si sviluppa attorno a famiglie che vivono giorno dopo giorno la consapevolezza che qualcosa sta cambiando! Il reclutamento degli ebrei nel velodromo, gli spalti pieni di uomini, donne e bambini assetati e affamati, l'intervento dei medici, di un'amorevole infermiera (la convincente Melanie Laurent) e il trasferimento nei campi tedeschi non lasciano scampo a quello che sarà l'epilogo. Pochi fortunati riusciranno a scappare da una morte sicura ma di certo rimarrà in loro il trauma di quei giorni di assurda pazzia”. Tutti i personaggi sono realmente esistiti e tutti gli avvenimenti, anche i più drammatici, sono realmente accaduti nell'estate del 1942.

Nicola Iannitti

AL FESTIVAL DELLA VITA GIORNATA DEDICATA ALLO SPORT PARALIMPICO

Caserta - Con una giornata dedicata agli sport paralimpici il Festival della Vita fa tappa martedì 31 gennaio al PalaVignola in viale Lamberti (zona ex Saint Gobain), dove dalle 18 alle 20 avrà luogo una significativa kermesse all’insegna dello slogan “Lo Sport è vita-tutti protagonisti, nessuno escluso”.
         In campo, difatti, oltre ai minicestisti della Fondazione Quattro Stelle, che ha messo a disposizione l’impianto, e a quelli dei centri Lbl Caserta, Città di Caserta e Mini&Basket, scenderanno per una serie di esibizioni gli atleti in carrozzina del Corpora Ciss Basket di Gricignano d’Aversa, del Gruppo Sportivo Tennistavolo Caserta, dell’Asd Tennis Vesuvio di Napoli e di un club schermistico partenopeo.
         Testimonial dell’evento saranno i cestisti della Otto Juve Caserta, attesa in qualità di ospite d’onore la Fanfara della Brigata Bersaglieri Garibaldi di Caserta, che accompagnerà con inni e popolari motivi musicali il significativo appuntamento, cui è assicurata la presenza del Vescovo della Diocesi di Caserta mons. Pietro Farina.
         L’organizzazione della manifestazione è curata da un apposito Comitato, composto dai rappresentanti della Fondazione Quattro Stelle, del Comitato Provinciale Coni, del Comitato Italiano Paralimpico, del Panathlon Club, dell’Associazione Hirta, in collaborazione con l’Unicef, il Codacons, la Coldiretti, l’azienda Mgt, e l’apporto tecnico delle società sportive Juve Caserta, Corpora Ciss Gricignano, Gt Tennistavolo Caserta, Asd Vesuvio Tennis Napoli e i Centri Minibasket Lbl Caserta, Città di Caserta e Mini&Basket Caserta.
         Il Festival della Vita, promosso dalla Diocesi di Caserta e dalla Società San Paolo, si celebra a Caserta ed in altre località dal 28 gennaio al 5 febbraio ed è nato come modo per “celebrare” adeguatamente la Giornata della Vita, in programma appunto il 5 febbraio. Il tema del festival di quest’anno è: “Vivere è…generare: giovani aperti alla vita”. Dopo la straordinaria partecipazione di pubblico della prima edizione premiata con la medaglia del presidente della Repubblica Italiana, la seconda edizione prevede un cartellone con oltre 50 eventi tra convegni, cineforum, spettacoli teatrali, spettacoli musicali, tavole rotonde, con la partecipazione di grandi nomi del panorama culturale nazionale.

Salvatore Candalino