08 maggio 2011

Passioni e Tradizioni Culinarie, l’Alberghiero Ferraris propone il suo menu alla sagra dell’asparago .


Caserta – (Di Antimo Rivetti) - Presso la Sala Convegni dell’Istituto Alberghiero “G. Ferraris” di Centurano di Caserta, ha trovato un meritato posto di rilievo la 41^ Fiera dell’Asparago Selvatico dei colli Tifatini di Pozzovetere. Protagonisti gli alunni e il personale docente dell’Istituto. L’evento dal titolo: “L’Asparago di Pozzovetere – l’innovazione nel solco della tradizione”, è stato voluto fortemente dalla Dirigente Scolastica Prof.ssa Antonietta Tarantino, coadiuvata dal suo vice. Prof. Salvatore Rivetti, che ha ospitato l’apertura della 41^Fiera dell’Asparago Selvatico presso l’Istituto da Lei diretto. I lavori sono stati introdotti dal Dirigente Scolastico ed hanno visto partecipare, quali relatori, il Prof. Augusto Parente, Preside della facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali, l’Ing. Antonio Zumbolo, Corpo Forestale dello Stato – U.T.B. Caserta, la Dott.ssa Anna Giordano, Docente di Scienze degli Alimenti che ha illustrato le caratteristiche peculiari e le proprietà organolettiche dell’ asparago. Moderatore l’Ing. Carlo Roberto Sciascia. A seguire, un interessante dibattito con gli invitati, e il saluto dell’On.le Domenico Zinzi, Presidente della Provincia di Caserta. Al termine del Convegno, nella Sala Ricevimenti, è stato offerto un assaggio di pietanze a base di asparagi sapientemente preparati dagli allievi del “ Ferraris”, coordinati dai docenti. Un menu di tutto rispetto e perciò meritevole di essere citato, che ha esaltato ancora una volta le spiccate capacità culinarie dei docenti e alunni del “Ferraris”: pane agli asparagi; risotto con asparagi, spek e taleggio; millefoglie di maialino con verdurine di stagione e patate mascette; semifreddo di asparagi con salsa vainiglia; falanghina Villa Matilde; Acqua minerale naturale – effervescente.

Olga Corse sospende lo sciopero della fame dopo un malore.


Caserta. La candidata a sindaco Caterina Olga Corse (nella foto) della Lista Caserta No Caste, dopo il malore accusato durante l'incontro organizzato dal Comitato “Città viva” il 7 maggio, viene condotta presso il pronto soccorso dell' ospedale civile di Caserta e le viene diagnosticato lipotimia vaso vagale. Nonostante il parere contrario dei medici, rifiuta il ricovero nella struttura ospedaliera, ma sospende lo sciopero della fame e annuncia un periodo di riposo che durerà 72 ore . L'attività politica della Lista Caserta No-caste continuerà con il sostegno dei candidati e dei militanti di Radicali Caserta .
Comunicato Lista caserta No caste

Camper della Legalità ad Aversa.


Aversa - Nell'ambito del progetto Camper della Legalità, promosso dalla Camera di Commercio di Caserta, si terrà lunedì 9 maggio 2011, con inizio alle ore 10,30, una conferenza stampa organizzata dal Comune di Aversa in collaborazione con Confesercenti. Al fine di pubblicizzare l'iniziativa, il Comune realizzerà dei manifesti per annunciare l’arrivo del Camper.

Alla Conferenza Stampa interverranno il Sindaco ff. Nicola De Chiara, il Presidente della CCIAA di Caserta Tommaso De Simone, il Presidente della Confesercenti Provinciale di Caserta Maurizio Pollini (nella foto), il consigliere della CCIAA di Caserta delegato sulle tematiche della legalità Pasquale Giglio. E' prevista, inoltre, la presenza del Prefetto di Caserta S. E. Ezio Monaco e del Questore di Caserta dott. Guido Longo. Non faranno mancare il loro apporto i rappresentanti delle associazioni di categoria presenti ed operative in Terra di Lavoro, nonché le organizzazioni sindacali.

Sempre nella settimana dal 9 al 13 Maggio e precisamente giorno 12 maggio, sarà organizzato un incontro presso una scuola media inferiore in collaborazione con la Direzione Scolastica Provinciale. Il giorno 13 maggio si svolgerà un consiglio comunale aperto al pubblico sulle tematiche della legalità. Previo accordo con il Sindaco f.f. il Camper sosterà in P.zza Municipio ad Aversa da lunedì 9 a venerdì 13 dalle ore 9,00 alle ore 14,00.

La Confesercenti e, quindi, la Camera di Commercio, sono fortemente impegnate sulla tematica della legalità, - dice Pollini - basti pensare che il Camper della Legalità è al suo terzo tour in Terra di Lavoro. Chiediamo Sicurezza per le imprese del commercio, del turismo e dei servizi e per quelle di tutto il comparto dell’economia in generale. Il Camper della Legalità rappresenta un punto di riferimento innanzitutto per i cittadini, e quindi per coloro che quotidianamente operano nel mercato del lavoro e nel mondo economico. Puntiamo alla sinergia tra tutti gli enti e le istituzioni – conclude Pollini - affinché possa affermarsi senza se e senza ma che Terra di Lavoro è Terra di Legalità”.

“I dati economici e finanziari del sistema Paese nell’ultimo biennio sono sempre più allarmanti: nel 2009 il Pil italiano ha segnato una contrazione del 5%, la più marcata del dopoguerra. Per le imprese e per le famiglie si registrano evidenti segnali di difficoltà – dice Pasquale Giglio, referente della legalità per la Camera di Commercio di Caserta - . In questo scenario non deve stupire il dilagare del fenomeno dell’Usura. L’usura ha avuto la capacità di adattarsi ai luoghi ed ai diversi contesti sociali, mostrando diverse facce a seconda delle situazioni”.

Salvatore Candalino

Il dott. Vincenzo Melone commissario straordinario dell'IACP


Casagiove - La nomina del dott. Vincenzo Melone a commissario straordinario dell'IACP, frutto di consultazione e di concertazione tra il Presidente della Regione Campania, on. Stefano Caldoro e il Presidente della Provincia di Caserta, on. Domenico Zinzi, è motivo di profonda soddisfazione per l’U.D.C. e per l'intera Città di Casagiove, che vedono in questo incarico prestigioso la conferma di quelle grandi capacità che hanno sempre contraddistinto la sua gestione della “cosa pubblica”. E la scelta, che si delinea come risposta alla consolidata trasparenza e competenza della sua azione politica ed amministrativa, da tutti riconosciutagli, suona come un plauso di assenso e di ammirazione. Certamente il dott. Vincenzo Melone, che ben conosce la realtà territoriale provinciale, saprà dare nuove spinte all'azione dell'Ente che andrà a presiedere, la cui gestione merita impegno ed oculata attenzione. Al dott. Vincenzo Melone giungano le felicitazioni e gli auguri di buon lavoro da parte di tutti, consapevoli che in questo nuovo compito profonderà la stessa professionalità e, soprattutto, lo stesso entusiasmo. Auguri di cuore Signor COMMISSARIO dell’IACP e sempre “ad maiora”.

Salvatore Candalino

Festa della mamma, Save the Children: 48 milioni di donne partoriscono nel mondo senza assistenza professionale, 2 milioni completamente sole.


1.000 donne e 2.000 bambini continuano a morire ogni giorno per complicazioni al momento del parto, facilmente evitabili e risolvibili se ad assistere alla nascita ci fosse anche una sola ostetrica. Ma così non è ancora per 48 milioni di donne nel mondo, di cui 2 milioni partoriscono in totale solitudine, senza neanche un familiare. Sono questi alcuni dei dati che danno la misura delle abissali distanze che ancora separano i paesi industrializzati da quelli in via di sviluppo, con la Norvegia in cima alla classifica delle nazioni dove mamme e bambini stanno meglio e l’Afganistan all’ultimo posto nel mondo per benessere materno-infantile, secondo l’Indice delle Madri diffuso da Save the Children all’interno al 12esimo Rapporto sullo Stato delle Madri nel Mondo (1) . Alla pubblicazione, che tradizionalmente viene diffusa alla vigilia della festa della mamma per fare il punto sulla condizione delle madri e dei bambini nel mondo, quest’anno Save the Children affianca anche la ricerca Piccole mamme, un’analisi sulle madri teen ager in Italia. “A guardare i dati e le classifiche si rischia di farsi prendere dallo sconforto perché, da un anno all'altro, la scala di alcuni problemi rimane grande soprattutto in molti paesi subsahariani e asiatici - per esempio Niger, Chad, Eritrea, Sudan, Afganistan, Yemen - dove l'esperienza della maternità e della nascita restano una sfida, a volte mortale, per madre e bambino. E anche guardando a casa nostra non si può nascondere una certa preoccupazione nel vederci scivolare nell’Indice delle Madri stilato da Save the Children dal 17esimo al 21esimo posto fra i paesi industrializzati per benessere materno-infantile, con alcuni indicatori - come la presenza delle donne in parlamento o il ricorso alla contraccezione - che ci vedono al di sotto di alcune nazioni in via di sviluppo”, commenta Valerio Neri, Direttore Generale Save the Children Italia. “Tuttavia, lo sconforto si deve trasformare in azione, per contribuire a risolvere questi grandi problemi perché - come Save the Children cerca di dimostrare attraverso la campagna Every One - esistono soluzioni a basso costo, semplici e sperimentate per garantire la salute delle madri prima, durante e dopo il parto e abbattere quindi la mortalità materna e infantile sia al momento della nascita che nei primi mesi e anni di vita del bambino”. Dal 4 al 25 maggio è di nuovo possibile contribuire alla campagna Every One per dire basta alla mortalità infantile, donando 1 euro con un sms al 45599 da cellulare personale TIM, Vodafone, Wind, 3, Coopvoce e Tiscali. 2 o 5 € chiamando lo stesso numero da rete fissa Telecom Italia, Infostrada, Fastweb, Teletu e Tiscali. Con i fondi raccolti Save the Children continuerà a sostenere programmi di salute e nutrizione nei 36 paesi in cui si sta dispiegando la campagna, in 6 dei quali – Egitto, Etiopia, Mozambico, Malawi, Nepal, India – i programmi sono direttamente sostenuti da Save the Children Italia. Con Every One, Save the Children si sta impegnando concretamente a salvare 2 milioni e 500.000 bambini entro il 2015, a raggiungere con programmi di salute e nutrizione circa 50 milioni di donne in età fertile e bambini, e a mobilitare 60 milioni di sostenitori in tutto il mondo. Si stimano in 48 milioni le donne che ogni anno partoriscono senza alcuna assistenza professionale e magari senza aver ricevuto alcun controllo durante il puerperio. 2 milioni (2) di esse mettono al mondo il proprio bambino completamente da sole, sia per l’assenza o la non accessibilità delle strutture sanitarie, sia anche a causa del divieto – dettato da ragioni culturali e religiose – di chiedere aiuto a persone esterne o di uscire di casa per recarsi in strutture sanitarie. Le percentuali più alte di parti “solitari” si registrano in Nigeria, dove 1 donna su 5 partorisce da sola. A fronte di ciò sono 358.000 ogni anno nel mondo le donne che perdono la vita in conseguenza della gravidanza o del parto (per emorragie per esempio) e circa 800.000 i bambini che muoiono alla nascita (per esempio per difficoltà respiratorie, asfissia o sepsi). Ad essi si aggiungono coloro che perdono la vita entro il primo mese, per un totale di oltre 3 milioni di morti nel breve arco di tempo che va dalla nascita al trentesimo giorno. Nella gran parte, sia per le madri che per i neonati, si tratta di morti per complicazioni e patologie prevenibili e curabili. In totale sono 8.1 milioni ogni anno le morti infantili, cioè che sopraggiungono entro il quinto anno di vita: a causare la morte di chi è riuscito a sopravvivere alla nascita e ai primi mesi, sono nella maggior parte dei casi malattie come polmonite, diarrea, malaria, evitabili e curabili. “Save the Children ha calcolato che se tutti i parti avvenissero in presenza di ostetriche o di personale sanitario con competenze analoghe, ogni anno si potrebbe salvare la vita di 1.3 milioni di neonati e di decine di migliaia di donne. Così come altri milioni di morti infantili dovute a malattie ormai debellate nei paesi industrializzati, potrebbero essere evitate con semplici ed economiche misure, dall’allattamento esclusivo al seno, ai vaccini, all'utilizzo tempestivo di un antibiotico o sali reidratanti. E' inaccettabile che nel XXI secolo un bambino possa morire ancora per una diarrea o una polmonite ”, prosegue Valerio Neri. Ma così è tuttora per esempio in Afganistan, Niger, Guinea Bissau, Yemen, Chad, Repubblica Democratica del Congo, Eritrea, Mali, Sudan, Repubblica Centro Africana: i 10 paesi dove i livelli di salute materno-infantile e le condizioni di madri e bambini sono i peggiori al mondo, secondo l'Indice delle Madri contenuto nel 12esimo Rapporto sullo Stato delle Madri del Mondo di Save the Children. Una graduatoria del benessere materno-infantile nei 164 paesi presi in esame nel rapporto, stilata sulla base di vari parametri: dagli indici di mortalità infantile e materna, all'accesso delle donne alla contraccezione, dal livello di istruzione femminile e di partecipazione delle donne alla vita politica, ai tassi di iscrizione dei bambini a scuola (3) . All'estremo opposto della classifica – al top – i 10 paesi dove il benessere di madri e bambini è massimo: Norvegia, Australia, Islanda, Svezia, Danimarca, Nuova Zelanda, Finlandia, Belgio, Paesi Bassi, Francia. La distanza fra la prima della lista – la Norvegia – e l’ultimo paese in graduatoria, l’Afganistan, è abissale: in Norvegia ogni parto avviene in presenza di personale qualificato mentre in Afganistan questo accade solo nel 16% dei parti. Una donna norvegese in media studia per 18 anni e vive fino a 83. L’83% delle donne norvegesi fa uso di contraccettivi e 1 su 175 perderà il proprio bambino prima che compia 5 anni. All’estremo opposto, una donna afgana studia per meno di 5 anni e vive mediamente fino a 45. Meno del 16% di donne ricorre alla contraccezione, 1 bambino ogni 5 muore prima di arrivare al quinto anno di età il che significa che ogni donna, in Afganistan, va incontro alla perdita di un figlio nell’arco della sua vita. Prendendo in esame altri paesi in fondo alla classifica, i confronti non sono meno drammatici: 1 donna ogni 14 in Chad e Somalia rischia di morire durante la gravidanza o il parto. In Italia il rischio di mortalità materna è inferiore a 1 donna ogni 15.000. In Qatar, Arabia Saudita e Isole Solomon non c’è nessuna donna in parlamento, mentre in Svezia quasi la metà dei posti in parlamento è occupata da donne. Venendo alla condizione dei bambini: in Somalia 2 su 3 non sono iscritti alla scuola primaria. In Italia, Francia, Spagna e Svezia la maggioranza dei bambini frequenta tutti gli ordini scolastici a partire dalla scuola materna. 1 bambino su 5 non arriva a compiere il suo quinto compleanno in Afganistan, Chad e Repubblica Democratica del Congo. In Finlandia, Grecia, Islanda, Giappone, Lussemburgo, Norvegia, Singapore, Slovenia e Svezia, solo 1 bambino ogni 333 muore prima dei 5 anni. “Nel 2000 il mondo si è impegnato a raggiungere il IV e V Obiettivo di Sviluppo del Millennio entro il 2015 e debellare la mortalità materno-infantile”, spiega ancora Valerio Neri. “Gli attuali trend indicano che almeno per alcuni paesi questo obiettivo appare molto lontano. Tuttavia noi sappiamo che la sfida si può vincere, quindi non ci sono scuse o alibi alla non azione”. “Bisogna agire a più livelli: è necessario che i sistemi sanitari nazionali dei paesi in via di sviluppo si dotino di più operatori sanitari, inclusi i volontari comunitari per la salute che svolgono un compito fondamentale soprattutto nelle aree più remote e rurali. Si stima che siano necessari altri 3.5 milioni di operatori sanitari per raggiungere gli obiettivi 4 e 5. È poi necessario che gli stati donatori, compresa l’Italia, non solo continuino ad assicurare i finanziamenti promessi a sostegno della salute materno-infantile ma incrementino il volume degli aiuti. Diversamente questa battaglia non potrà essere vinta entro il 2015. È infine necessario che i cittadini e le opinioni pubbliche continuino a vigilare sui propri governi affinché mantengano le promesse”. L’ Italia scende nella classifica del benessere materno-infantile. Oltre 10.000 “piccole mamme” L’Italia - nel confronto fra zona alta e la zona bassa dell’Indice delle Madri - “quest’anno non è nel gruppo di testa e neanche più nella seconda fila, perché dal 17esimo posto è scesa al 21esimo” spiega Raffaela Milano, Responsabile Programmi Italia-Europa di Save the Children. “La discesa di qualche posizione non è confortante perché riguarda soprattutto i parametri relativi alla condizione della donna e al suo ruolo e riconoscimento sociale. Risulta per esempio in flessione la percentuale delle donne sedute in parlamento (20%) a fronte di percentuali più alte in paesi come lo stesso Afganistan (28%), Burundi (36%), Mozambico (39%). Stabili appaiono altri indicatori, come quello sull’utilizzo della contraccezione che coinvolge il 41% delle donne italiane. Una percentuale inferiore a quella di paesi come Botswana (42%) Zimbabwe (58%), o ancora Egitto (58%) e Tunisia (52%), e molto distante dall’82% della Norvegia”. “All’interno dell’universo donne e madri ci sono poi delle realtà di maggiore vulnerabilità, bisognose di speciale aiuto e attenzione, quali ad esempio le mamme adolescenti, su cui quest’anno Save the Children ha voluto realizzare la ricerca Piccole mamme”, spiega ancora Raffaela Milano. La ricerca è stata condotta grazie al coinvolgimento di tre organizzazioni non profit impegnate nella tutela delle mamme: CAF Onlus di Milano, Il Melograno di Roma, L’Orsa Maggiore di Napoli. Le mamme teen sono quelle di età compresa fra i 14 e i 19 anni. Sono oltre 10.000 in Italia (4), di cui circa 2500 minorenni: fra queste ultime il l’82% è costituito da mamme italiane, il restante 18% da mamme straniere. Il 71% delle mamme teen risiede nelle regioni del Mezzogiorno e nelle isole, in particolare in Sicilia, Puglia, Campania, Sardegna e Calabria: nell’Italia meridionale e nelle isole i nati da madri minori di 20 anni rappresentano il 3% del totale delle nascite nell’area a fronte dell1,3% nell’Italia nord orientale e nord occidentale, dell’1,1% dell’Italia centrale. Guardando al rapporto fra mamme teen straniere e italiane in 3 città campione (Milano, Roma e Napoli), a Milano si rileva una percentuale più consistente delle prime (pari al 2,62% sul totale delle mamme straniere) rispetto alle seconde (lo 0,97% sul totale delle madri italiane). Anche a Roma il rapporto è più sbilanciato a favore delle mamme straniere (1,82 a fronte dello 0,74 delle madri italiane). A Napoli invece la situazione si ribalta: la percentuale di madri italiane è più alta (3,46%) in confronto a quella delle mamme teen non italiane (1,41%). E’ 16-17 anni l'età media in cui le giovani mamme hanno un bambino. Circa il 60% delle mamme adolescenti ha un marito o un compagno, mediamente giovane (fra i 18 e i 21 anni). Solo una piccola parte (il 19%) delle giovani madri ha un lavoro; per quanto riguarda il titolo scolastico, molte si sono fermate alla scuola dell’obbligo o hanno successivamente interrotto gli studi. “Il numero delle mamme adolescenti è rimasto più o meno costante e contenuto negli anni ma non per questo il fenomeno può essere ignorato”, spiega Raffaela Milano. “Come emerso dalla ricerca di Save the Children, le mamme adolescenti sono ragazze doppiamente vulnerabili, poiché al delicato momento rappresentato dall’adolescenza si aggiunge l’esperienza della maternità. Il risultato è spesso un sentirsi impreparate e inadeguate sia a livello emotivo, sia sociale ed economico. Talvolta poi la gravidanza precoce si inserisce in un quadro già multiproblematico sia della ragazza che della sua famiglia di origine. Ne consegue la necessità di costruire intorno alla giovane mamma e al suo bambino una rete di supporto, da parte dei servizi sociali e sanitari, prevedendo anche una formazione ad hoc per gli operatori coinvolti, che tenga conto della provenienza non italiana di tante di queste mamme e delle particolari dinamiche culturali e familiari in cui esse vivono”. Inoltre è cruciale operare per un miglioramento della condizione delle madri, di tutte le madri, siano teenager o maggiorenni. “Come sottolineato da Save the Children anche in un precedente rapporto sulla povertà fra le mamme e i bambini che vivono in Italia, il nostro paese ha un triste primato europeo per il tasso di occupazione femminile: le donne spesso si trovano di fronte al dilemma tra avere un lavoro e un figlio. D’altra parte la mancanza di un lavoro per la donna-mamma ha un impatto diretto sulle condizioni del bambino e contribuisce alla povertà infantile”, spiega ancora Raffaela Milano. “È cruciale invertire la rotta, non solo per garantire un adeguato sostegno alle mamme più vulnerabili - come le mamme teen - ma per assicurare a tutte le donne il diritto di vivere la maternità senza subire contraccolpi sul piano lavorativo e sociale. Per fare questo, è indispensabile un intervento su più fronti: dalle politiche per l’occupazione a quelle abitative, dalla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro alla condivisione di responsabilità con i padri, dall’adeguamento dei servizi per la prima infanzia al rafforzamento degli interventi domiciliari per una presa in carico continuativa e personalizzata quando necessario”. La Campagna Every One: come sostenerla, per essere tutti mamme Per contribuire ad Every One dal 4 al 25 maggio sarà possibile donare 1 euro inviando un sms al numero 45599 dai cellulari TIM, Vodafone, Wind, 3, CoopVoce e Tiscali. Inoltre si potrà donare 2 o 5 euro chiamando lo stesso numero da rete fissa Telecom Italia, Infostrada, Fastweb, Teletu e Tiscali. Sempre dal 4 al 25 maggio sarà possibile sostenere Every One in tutti i negozi OVS di Italia. Acquistando una shopper direttamente alle casse, infatti, si potrà supportare il progetto di salute materno infantile che Save the Children sta realizzando in Mozambico. Dal 2 al 28 maggio, infine, si potrà donare per la campagna di Save the Children in circa 45000 ricevitorie SISAL in tutta Italia. I partner della Campagna Sono sempre più numerose le aziende che hanno deciso di sostenere Every One e di affiancarsi a Save the Children nella sfida lanciata contro la mortalità infantile: Ace Europe, ACF Fiorentina, Autostrade per l’Italia, Bonelli Erede Pappalardo – Studio Legale, Claro Italia, Corio, De Cecco, Fila-GIOTTO, Gruppo Credem, Fondazione Giuseppe e Pericle Lavazza, OVSindustry, Procter&Gamble, Sisal. Ad esse si aggiungono tutti gli operatori telefonici che sostengono Save the Children nella raccolta fondi attraverso la numerazione unica solidale: TIM, Vodafone, Wind, 3, Coop Voce, Telecom Italia, Infostrada, Fastweb, Teletu e Tiscali. Numerosi anche i partner della Comunicazione: AC&P, Artigrafiche, Daniele Fiore Photographer, DotNext, Ecoradio, Famiglia Cristiana, Gazzetta dello Sport, IGPDecaux, INC- Istituto Nazionale per la Comunicazione, JimJam, LA7, Mediafriends Onlus, Metro, Paofilm, Qrnet, Rai Segretariato Sociale, Radio Capital, Radio Deejay, Radio Globo, Radio Kiss Kiss, Radio 24, Roncaglia & Wijkander, Sky, Telesia. Tutta la rete La7 sarà a fianco di Every One attraverso i canali La7, La7d e il sito. In particolare l’8 maggio La7d - il canale digitale di La7 visibile su canale 29 - celebrerà la Festa della mamma insieme a Save the Children con uno spot di promo. Dal 9 al 24 maggio inoltre sarà veicolato lo spot della Campagna Every One su tutta la rete, compreso il web: approfondimenti sul tema della mortalità-materno infantile saranno ospitati nei programmi di La7 e sul sito. I testimonial La Campagna ha anche il sostegno di un folto gruppo di testimonial: il Presidente del Senato Renato Schifani, il Ministro Mara Carfagna, l’on. Giulia Bongiorno, Marco Baldini, Caterina Balivo, Rossella Brescia, Giobbe Covatta, Roberto Ciufoli, Gaia De Laurentiis, Antonello Dose, Christiane Filangieri, Fabrizio Frizzi, Jimmy Ghione, Caterina Guzzanti, Flavio Insinna, Vinicio Marchioni, Alessia Marcuzzi, Valerio Mastandrea, Fiona May, Carlotta Natoli, Filippo Nigro, Alessia Pieretti, Marco Presta, Riccardo Rossi, Andrea Sartoretti, Pietro Sermonti, Margot Sikabonyi, Nicolas Vaporidis e anche la squadra ACF Fiorentina. La creatività: siamo tutti mamme E’ il claim della campagna pubblicitaria di Every One, la cui idea creativa porta la firma di Roncaglia & Wijkander. Simbolo della campagna è un palloncino rosso con scritto “Siamo tutti mamme”, protagonista di uno spot pubblicitario. I testimonial coinvolti nello spot (Gaia De Laurentiis, Fabrizio Frizzi, Flavio Insinna, Riccardo Rossi, Andrea Sartoretti, Caterina Guzzanti, Valerio Mastandrea, Christiane Filangieri) tengono il palloncino sotto la loro maglia, a simulare una gravidanza, per dire in questo modo che tutti possiamo essere mamme e salvare un bambino. Per consultare i rapporti presentati: www.savethechildren.it/pubblicazioni Sono disponibili foto in alta definizione e storie di mamme e bambini, nonché le foto dei testimonial. Per ulteriori informazioni: Ufficio Stampa Save the Children Italia, tel. 06.48070023-081-071-001, press@savethechildren.it, www.savethechildren.it NOTE: 1: La pubblicazione prende in esame 164 nazioni, 43 industrializzate e 121 in via di sviluppo, mettendo a confronto la condizione di madri e bambini. Il rapporto fornisce informazioni anche su altri 8 paesi, per 4 dei quali ci sono dati sufficienti a disegnare la condizione dei bambini. 2: Il dato è una stima di Save the Children sulla base dei dati forniti da MEASURE DHS (Demographic and Health Surveys) e di Unicef, The State of the World’s Children 2011. 3: Sono 12 in tutto gli indicatori considerati e riguardano le donne e i bambini, sia nei paesi industrializzati che in quelli in via di sviluppo. Gli indicatori "materni" vanno a determinare il sotto Indice delle Donne. Essi sono: rischio di morte materna; percentuale di donne che utilizzano la moderna contraccezione; aspettativa di vita della donna; anni di studio; stima del rapporto tra reddito femminile e maschile; tutela della maternità; presenza di donne nei governi nazionali, percentuale di parti assistiti da personale specializzato (quest’ ultimo parametro viene preso in esame solo per i paesi in via di sviluppo). Gli indicatori che attengono invece alla salute infantile e determinano il sotto Indice dei Bambini sono: tasso di mortalità al di sotto dei 5 anni; tasso di iscrizione alla scuola dell’infanzia; tasso di iscrizione alla scuola primaria; tasso di bambine iscritte alla scuola primaria in rapporto ai bambini; tasso di iscrizione alla scuola secondaria; percentuale di bambini sotto i 5 anni moderatamente o severamente sottopeso (in particolare il tasso di iscrizione alla scuola primaria, il tasso di iscrizione delle bambine in rapporto ai bambini e la percentuale dei bambini sottopeso sono parametri presi in esame solo per i paesi in via di sviluppo). 4: Fonte Istat, 2008.

Caserta - Mi sono lamentato della noia di questa campagna elettorale. Ho sbagliato e faccio ammenda. Venerdì 6 maggio, ore 15, tribuna a RAI3.


Noia? Per carità. I magnifici concorrenti al palio del sindaco sono stati deliziosi, disegnando per questa città magnifiche sorti e progressive, costruite con tassi di sviluppo cinesi dalla filiera produttiva di Del Gaudio, propulse dai medicei fulgori del Rinascimento di Falco, promesse ad usbergo dei derelitti nel welfare di Marino, come neanche Madre Teresa di Calcutta avrebbe saputo fare. Delle disadorne cose reali, di cui in confronti elettorali si usa parlare, scarse tracce. Meglio rimandarle a dopo le elezioni. Meglio il fumo ora; per l’arrosto c’è tempo. Senso del ridicolo: assente. Con una eccezione, però, il Prof. Melone, sicuro e lapidario, che una cosa ha promesso, ma di quelle mondiali: “trasformerò Caserta da porta dell’Inferno in Paradiso terrestre”. Dicono che, pronunziata la profezia, sia scoppiato un tuono sul Sinai; ma erano le risate e i ghigni del popolo di Facebook, che, si sa, non la fa buona a nessuno. Con una luciferina gonnella a cinguettare che non si era accorta che a Caserta si fosse candidato Dio, finché il cielo si è oscurato: una nuvola bianca di coppetielli di carta, spedita da gente irriverente all’indirizzo del Prof, in fondo solo reo di aver voluto regalare una Speranza per Caserta! Ah se anche lui avesse avuto la protezione di Cosentino, come Petteruti, con Marino, Del Gaudio e Falco! Cadrega assicurata e senza pensieri. Invece no, deve rispondere ai suoi spin doctor, che non gliene consigliano una buona, e sobbarcarsi esilaranti bufale. A proposito, avete visto che magra ha rimediato con la questione del MACRICO (della quale, come di tante altre, sa poco o niente)? Riassunto: il Commissario Mattei, nell’imminenza di una impegnativa deliberazione di rinunzia al progetto del Parco dell’Unità d’Italia, a quanto dichiarato frutto di ultimative ingiunzioni della Regione di Caldoro, convoca una riunione consultiva con i candidati sindaci. Poi la riunione non si tiene, a causa dell’assenza del Commissario per gravi motivi familiari. Spiegazione sufficiente per tutti, meno uno, Melone. Con l’abituale bon ton, apre la sfilza di anatemi, gridati a pieni polmoni, contro la Cricca del Comune, Dirigenti e Commissario, rei di aver ordito una congiura affaristica ecc.ecc. E meno male che, almeno stavolta, non c’era Petteruti a fare da rincalzo. Ma, diciamo la verità, c’è stata la complicità degli altri candidati, che non hanno mandato neppure una bestemmia all’indirizzo del Commissario. Poi trapela che si tratta di una grave infermità della madre di Mattei, che avrebbe meritato il dovuto rispetto.

Commento: Se Melone è un signore, come sinora è stato ritenuto, di scivolone può permettersene uno, non mille. Il bonus lo ha consumato con me, omettendo doverose scuse. Ora le deve a Mattei e che siano pubbliche, come le accuse. In mancanza, il suo rating di gentiluomo si abbasserà tragicamente. Mi sorge un dubbio: che quelle volgari ingiurie siano uno dei precotti che ho sospettato gli vengano propedeuticamente propinati dai suoi aguzzini, ogni volta che deve aprir bocca. Ma, per Melone, sarebbe anche peggio.

Post scriptum: del MACRICO riparliamo.

Nicodemo Petteruti

Festa della Mamma a Squille.


Squille. Nuova iniziativa popolare nella piccola quanto animata frazione di Castel Campagnano. In attesa della festa del Grano, in preparazione per il 17 luglio, infatti, i super dinamico soci del circolo Anspi “Domus Mariae”, per domenica 8 maggio hanno organizzato una insolita Festa della Mamma, o meglio di “Madre Terra” che animerà la comunità locale sia di mattina che di pomeriggio, nel rispetto del seguente programma: "Ore 10: Santa Messa; ore 16: Gioco dell'oca... per bimbi, mamme e papà . A chiusura del pomeriggio una gustosa sorpresa per tutti. Questo il tema religioso della giornata: “Signore, Il mio cuore non ha pretese, non è superbo il mio sguardo, non desidero cose grandi, superiori alle mie forze: io resto tranquillo e sereno. Come un bimbo in braccio a sua madre È quieto il mio cuore dentro di me. Israele, confida nel Signore Da ora e per sempre!". (SI 131, PdS).
(Oratorio "Domus Amicitiae", via Dei Rossi n° 7, Squille 81010 Castel Campagnano - Caserta, tel. 3482661679, mail to: domusamicitiae@hotmail.it -www.anspidomusamicitiaesquille.com - Comitato Zonale ANSPI - Caiazzo)

Da Caiazzo a Buonalbergo per insegnare “Fantasia”.


CAIAZZO.Corso del fantasiologo Massimo Gerardo Carrese (nella foto). Non poteva che terminare con una passeggiata didattica per i vicoli del paese il “Corso di Fantasia” condotto dal professore Massimo Gerardo Carrese e conclusosi mercoledì scorso presso l’Istituto comprensivo “S. F. De Dominicis”. Un percorso didattico, finanziato dai progetti operativi nazionali 2010/2011, rivolto agli alunni di scuola media e incentrato sulla “Fantasiologia”, uno studio insieme di storia e aspetti della fantasia, linguistica generale e giochi di parole. Carrese si definisce “fantasiologo”, cioè uno studioso di fantasia; è autore di libri, inventore di giochi fantasiologici e conduce corsi di fantasia in scuole di ogni ordine e grado, seminari e conferenze in tutta Italia in cui espone le riflessioni sulla fantasia che spaziano dalla letteratura alla linguistica, dalla musica all’arte, dal gioco all’invenzione alla quotidianità. A fine maggio sarà presentato presso l’Istituto “De Dominicis” un fascicolo didattico che raccoglie una selezione dei lavori “fantasiologici” svolti dagli alunni. (Per informazioni www.fantasiologo.com)

Fonte: teleradionews