Alife.
Alla presenza delle autorità civili e militari dell’alto casertano S.E. Mons. Valentino Di Cerbo, Vescovo della
Diocesi di Alife-Caiazzo, ha inaugurato PRESSO LA Cattedrale di Alife
l’apertura del Giubileo Diocesano che
si concluderà il 14 ottobre 2012. Per la nostra Chiesa, ha ricordato il
Vescovo Di Cerbo, l’evento vuole
essere, pertanto, occasione speciale di rendimento di grazie a Dio per i doni
ricevuti in questo primo tratto del proprio cammino; ma anche di rinnovata
consapevolezza di essere Popolo santo, chiamato a recare la speranza del
Vangelo a questo territorio e ad annunciare con entusiasmo sempre nuovo Gesù
Cristo. Nel tracciare la storia della Diocesi di Alife-Caiazzo, Mons. Di Cerbo ha sottolineato che la
rinascita della vita ecclesiale nel nostro territorio, avviata
dall’unificazione, fu favorita dalla ritrovata identità ecclesiale e dalla
ripresa del movimento di rinnovamento conciliare, precedentemente quasi
interrotto. Ma uno speciale merito va riconosciuto alla figura del Vescovo,
Mons. Angelo Campagna, che con la
sua bontà, il suo zelo pastorale, il suo stile di vita evangelico, la sua
capacità di creare comunione e di valorizzare le risorse del territorio, rese
possibile una stagione ecclesiale, che continua a produrre i suoi frutti. Penso
che la nostra Diocesi non gli sarà mai grata abbastanza. Analogo generoso
impegno per la crescita della comunione nella nostra Chiesa fu posto dai
Vescovi che gli succedettero: Mons. Nicola
Comparone e Mons. Pietro Farina
a cui va la massima riconoscenza. Durante la sua omelia il Vescovo,
rivolgendosi alla folta platea di amministratori locali presenti nella
cattedrale di Alife ha auspicato che il rinnovamento ecclesiale, contagi anche
tutte le realtà civili del Territorio, che solitamente operano con grande
generosità, ma spesso sono bloccate da egoismi e inutili contese, e prive di
entusiasmo per il bene comune: dalla politica all’economia, dal mondo della
sofferenza a quello della disoccupazione, dal mondo della scuola e dei giovani
a quello dell’handicap e della terza età. Possa, l’immissione nel tessuto del
nostro territorio, della linfa nuova dei valori evangelici, spesso troppo
proclamati e poco vissuti, ha concluso Mons. Valentino Di Cerbo, promuovere un modello di vita che includa
fiducia, solidarietà, legalità, trasparenza e tutti i valori che appartengono
al Regno di Dio e rendono bella la vita umana.
Pietro
Rossi