03 luglio 2017

Emergenza idrica ed elettrica al carcere di Santa Maria C.V.

On. Camilla Sgambato
Santa Maria CV - "La deprecabile situazione di profondo disagio che allo stato stanno vivendo la popolazione carceraria e gli operatori penitenziari della Casa Circondariale di Santa Maria C.V. poteva e doveva essere evitata dal Comune perché è oltre un anno e mezzo fa che siamo riusciti ad ottenere dalla Regione Campania un finanziamento di 2 milioni di euro, necessari a finanziare la realizzazione dei quattro chilometri di condotta che dovranno portare l’acqua al carcere sammaritano".  A commentare la protesta inscenata dagli agenti della Penitenziaria ed i disservizi che, anche quest'estate, colpiscono i detenuti è l’On. Camilla Sgambato che, nell'ultimo biennio, ha seguito passo dopo passo e con attenzione la vicenda della carenza idrica che attanaglia da anni il carcere di Santa Maria C.V., fino alla firma della convenzione tra Regione e Comune avvenuta esattamente un anno fa.  “Pur in presenza dell'impegno profuso dalla direttrice dell'Istituto Carlotta Giaquinto, è evidente che non è concepibile che la vita in carcere per tante persone si trasformi in un calvario tra assenza di acqua ed energia elettrica.  Già nelle prossime ore porterò la questione all'attenzione del Ministro della Giustizia Orlando, sicuramente già informato dalla direzione carceraria, affinché con il DAP si fronteggi l'emergenza con la diminuzione della popolazione carceraria in questi mesi estivi e con la attivazione di misure tese a garantire l'erogazione della corrente in maniera puntuale e costante, semmai ricorrendo ad energie alternative come l'installazione di pannelli fotovoltaici per cui sono previsti anche fondi statali", continua la parlamentare democratica.  "Nel contempo, anche il Comune è chiamato a fare la propria parte, accelerando le procedure per l'affidamento e la realizzazione dei lavori di allaccio che sono ferme da un anno con disagi inevitabili per detenuti e agenti di polizia penitenziaria fino a lederne la dignità", conclude Sgambato. 


Pietro Rossi