PIEDIMONTE MATESE - Il desiderio di scoprire, la
voglia di emozionare, il gusto di catturare, diceva Helmut Newton, sono i tre concetti che riassumono l’arte
della fotografia ed è quello che sta animando i giovani Fotoamatori matesini
del “Photo Club Matese” un gruppo di
amanti della fotografia che stanno attirando molti fotoamatori nei territori
del Parco del Matese al confine tra Campania e Molise un posto ancora intatto
dove ritrovarsi per abbandonarsi nella
natura e sue bellezze. Pascoli e prati, radure e foreste, vestigia storiche e
memorie geologiche. Il Matese è del resto la sintesi tra una natura esuberante
e una cultura antichissima. Con le prime luci dell’alba, la
cima del Miletto rivela la sua duplice identità: mentre sull’Adriatico si alza
il sole, sul versante tirrenico risplende ancora la luna e luccicano le stelle.
Il Matese è anche avventura. Decine di percorsi, da seguire da soli o
affidandosi a guide esperte, consentono di andare alla scoperta di scorci
insospettati proprio quello che hanno fatto nello scorso fine settimana il
gruppo dei Fotoamatori matesini che ha
ospitato e guidato un gruppo di una
decina di fotografi provenienti da tutta la Campania e dalle regioni
vicine tutti con lo stesso “obiettivo”, far
conoscere con i propri scatti il Matese. La fotografia è vedere ciò che non vediamo. E'
un filtro che si interpone tra noi e l'effimera realtà, facendoci percepire le
cose in un altro modo. Se usassimo gli occhi come se fossero una macchina
fotografica, non percepiremmo gli stessi dettagli, emozioni, colori, che una
fotografia ci può dare.
Pietro
Rossi