19 aprile 2014

L’OPPOSIZIONE DI ALIFE ABBANDONA L’AULA CONSILIARE DURANTE LA DISCUSSIONE PER IL PROGETTO DI VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO.

Giuseppe Avecone
Alife –Nell’ultima seduta   del consiglio comunale, convocata dal Presidente del consiglio e Sindaco della Città di Alife, Giuseppe Avecone, vi era un unico punto all'ordine del giorno: la ratifica, anche da parte del Comune di Alife, dell'ambizioso progetto denominato "La Porta dei parchi", attraverso il quale 4 Comuni, in particolare Alife, Rocca D'Evandro, Calvi Risorta e Francolise (con quest’ultimo ente capofila), si sono messi in rete. Questa volta, dunque, è stato il territorio ad attivarsi, ed i sindaci hanno fatto squadra tra loro indipendentemente dalle diverse colorazioni politiche e appartenenze partitiche: quando questo riesce, ne viene fuori decisamente qualcosa di buono per il territorio. Le amministrazioni comunali di questi 4 Comuni hanno, in pratica, costituito delle cosiddette associazioni temporanee di scopo, nell’ottica della valorizzazione del territorio, e soprattutto per accedere ai finanziamenti europei che la Regione Campania mette a disposizione. Con il progetto “La Porta dei Parchi” la Regione Campania ha assegnato risorse per 9 milioni di euro, grazie alle quali sarà possibile valorizzare la filiera dei beni culturali e quella dell’agro-alimentare nei Comuni di Alife, Rocca D'Evandro, Calvi Risorta e Francolise, investendo sul turismo considerato settore chiave dell’economia locale. “Nell’ambito di questa convenzione il Comune di Alife sta lavorando su un progetto di 2 milioni di euro per il recupero di metà del Castello Normanno – conferma il Sindaco della Città di Alife, Giuseppe Avecone. Ad inizio seduta, durante la quale si sarebbe dovuto discutere di questo, ed unico argomento, il gruppo di opposizione consiliare ha abbandonato la seduta, lasciando al segretario comunale un documento, in segno di protesta poiché il Sindaco non aveva concesso un consiglio comunale straordinario, richiesto proprio dall’opposizione, per discutere di Tares, nuova imposta sui rifiuti, e Cinema Volturno. “Ma sono due cose distinte e separate  - rincara il vice Sindaco Pasquale Sasso. Una cosa è il progetto “La Porta dei parchi, altra cosa è il consiglio straordinario richiesto. Credo che da parte mia e dell’intera maggioranza consiliare su argomenti così importanti ci si aspettava dall’opposizione una maggiore responsabilità, senza polemiche”.
Pietro Rossi


Il 27 Aprile e il 1° Maggio 2014 riprendono le visite guidate dell’antica Cales.

Domenica 27 Aprile, in occasione della presentazione al pubblico del progetto CALES da (ri) SCOPRIRE, sarà effettuata una visita guidata:
Castello Aragonese – apertura straordinaria –
Cardo Massimo
Teatro romano
Terme centrali.
L’appuntamento è alle ore 9.00 presso la Cattedrale Romanica di Calvi Risorta (ss Casilina km 7). Giovedì 1° Maggio l’area del teatro romano sarà adibita a spazio pic nic, con musica, prodotti tipici locali e visite guidate del teatro stesso. La partecipazione è libera e gratuita; si consiglia di munirsi di strumenti musicali e colazione al sacco (sarà severamente vietato accendere fuochi). L’invito a partecipare è rivolto a tutti. Il progettofrutto di “Iniziativa finanziata dal Bando Microprogettazione Sociale 2012-2013 del CSV Asso.Vo.Ce”, mira a coinvolgere sempre più persone, per consolidare quella coscienza che è già viva in molti, in difesa della città antica, risorsa inestimabile per il territorio. Da marzo volontari di tutto l’Agro Caleno stanno lavorando per ripulire e mettere in sicurezza il Cardo Massimo, le Terme centrali, i Cunicoli e il Teatro, oltre che al ripristino della cartellonistica informativa. L’intento è quello di ridare splendore al ricco patrimonio ancora inesplorato che Cales custodisce. La speranza è che questa iniziativa possa essere solo il punto di partenza per un progetto più ampio che coinvolga sempre più realtà e singoli cittadini e che possa portare al recupero ed alla valorizzazione dell’intera area archeologica.
c.s.

I PENSIONATI DELLA CISL CAMPANA CHE CHIEDONO LA RIFORMA FISCALE SUBITO

Piedimonte Matese -  Le maggiori organizzazioni sindacali dei pensionati, supportate da quelle dei lavoratori attivi, ancora una volta chiedono al governo una maggiore attenzione per i problemi che investono i pensionati che da anni sono considerati l’ultima ruota del carro. Ancora una volta scendono in campo per rivendicare l’applicazione del DLGS 903/92 per la rivalutazione delle pensioni ferme dal 1993; per il rilancio dello sviluppo e dell’occupazione; per la legge sulla non autosufficienza e per l’estensione anche ai pensionati della riduzione delle tasse. In questi giorni migliaia di manifesti compariranno sulle bacheche delle varie organizzazioni sindacali e sulle mura di città e paesi per far sonare il campanello d’allarme per il governo. Altre manifestazioni sindacali si sono fatte negli anni passati per sollecitare l’adozione della legge per la non autosufficienza. In particolare quella della FNP-CISL  del giugno 2009  che portò oltre 200 mila pensionati a Roma riempiendo all’inverosimile Piazza   del Popolo di iscritti provenienti da tutta Italia: Sulla legge della non autosufficienza ci fu negli anni successivi un risveglio di interessi con la proposta del deputato Fioroni che raccolse intorno al suo disegno di Legge oltre 92 deputati di ogni schieramento politico. La proposta n. 5319, presentata nel mese di giugno 2012, ebbe anche l’approvazione della commissione competente ma poi  l’interruzione inattesa della legislatura fece piombare tutto nel limbo delle cose sperate ma non realizzate. Con l’azione promossa dalle organizzazioni sindacali a nome dei pensionati che sono sollecitati a firmare una specie di lettera pubblica indirizzata al Presidente del Consiglio Matteo Renzi, chiedono il rilancio dello sviluppo e dell’occupazione; la legge sulla non autosufficienza; la rivalutazione delle pensioni ferme dal 1993 per la non applicazione del DLGS 903/92 e l’estensione anche ai pensionati della riduzione delle tasse. La legge in via di approvazione alla camera nella XVI legislatura all’art. 2 così venivano considerate le persone non autosufficienti: sono considerate non autosufficienti le persone che, per una minorazione singola o plurima, hanno subito una riduzione dell’autonomia personale, correlata all’età, tale da rendere necessario un intervento assistenziale permanente , continuativo e globale nella sfera individuale o in quella di relazioneInizio modulo

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  In sede di prima attuazione e per un periodo di sperimentazione di tre anni a decorrere dalla data di entrata in vigore dalla presente legge, sono individuati tre livelli di gravità e i seguenti importi mensili:
          a) I livello: 490 euro, indennità di accompagnamento;
          b) II livello: 900 euro, assegno di cura;
          c) III livello: 1.200 euro, assegno di cura.

 Nicola Iannitti