Giorgio Magliocca |
E’ di questa settimana la
notizia che il ricorso presentato dal pubblico ministero, dott. Giovanni Conzo,
contro la sentenza di assoluzione emessa il 20 febbraio scorso dal Gup del
Tribunale di Napoli, dottor Eduardo de Gregorio, si è incardinato presso la V
sezione della Corte d’Appello del capoluogo campano. Immediata la mossa del difensore
dell’ex sindaco di Pignataro Maggiore, l’avvocato Mauro Iodice, che questa
mattina ha presentato istanza di
anticipazione per la definizione del procedimento. Nelle intenzioni del
collegio difensivo vi è, infatti, la volontà di chiudere nel più breve tempo
possibile la vicenda giudiziaria che ha ingiustamente coinvolto l’ex sindaco di
Pignataro Maggiore per evitare che lo stesso possa continuare a subire ulteriore
danni all’immagine. L’11 marzo del 2011, infatti, il giovane avvocato Giorgio
Magliocca, a quel tempo sindaco di Pignataro Maggiore, fu arrestato con
l’accusa di concorso esterno in associazione camorristica. Secondo l’ipotesi
accusatoria avrebbe stretto scellerati accordi politici-mafiosi con il clan
Lubrano-Ligato in occasione delle competizioni elettorali per l’elezioni del
consiglio comunale di Pignataro Maggiore del 2002 e del 2006. In cambio di
appoggi elettorali il Magliocca avrebbe avuto un comportamento omissivo circa
la gestione dei beni confiscati. La Cassazione, prima, e il Gup di Napoli, poi,
hanno invece sentenziato che i fatti contestati non solo non hanno mai trovato
alcun riscontro, ma, in particolare, non
si sono mai verificati. Circa la gestione de beni confiscati, infine, la
Cassazione e il Gup De Gregorio hanno addirittura parlato di comportamenti
consoni ed efficaci del sindaco Giorgio Magliocca.
c.s.