Quanto
dista il Paradiso da Napoli? Non più di un’ora e mezza con un volo di
linea dell’Air France in partenza da Napoli il giovedì e la domenica a
costi competitivi come i low cost (che fa rima con love… cost…
Azzurra). La compagnia francese, che di recente ha istituito i nuovi
collegamenti con Nizza - Cote d’Azur, festeggerà nel 2013 i cinquanta
anni di collegamenti con Napoli con oltre centomila passeggeri trasportati
all’anno. Talvolta a noi napoletani occorre un tempo più lungo di
un’ora per
raggiungere il centro storico o il Vomero dovendo districarci tra ZTL esistenti
o di prossima istituzione presidiate da solerti vigili o bypassare piste
ciclabili, non ancora aperte e già in rovina, ricettacolo di immondizia e
utilizzate per parcheggi abusivi, per non parlare poi dell’inquinamento
da gas di scarico! E allora, perché non approfittare di queste giornate a
cavallo tra l’estate e l’autunno per un week end ad Antibes sulla
Costa Azzurra tanto decantata e amata da artisti e scrittori. In
questo periodo i prezzi degli alberghi sono particolarmente convenienti e la
tranquilla città di Antibes, con i suoi 23 chilometri di spiagge, consentirà di
soggiornare alcuni giorni, prima di affrontare i rigori dell’inverno, all’insegna
del relax e del bel vivere per partecipare alle tradizioni locali come ad
esempio la festa della vendemmia con la sua produzione di vino. «Le
persone non fanno i viaggi, sono i viaggi che fanno le persone» così John Steinbeck
e Antibes senz’altro è la destinazione ideale per noi napoletani che ci
rattristiamo lontano dal nostro mare. L’Aeroporto di Nizza Costa Azzurra,
ristrutturato nel 2011, è posizionato a soli 12 chilometri da Antibes e garantisce
gli spostamenti di più di 10 milioni di passeggeri con l’obiettivo di
crescere investendo 60 milioni di euro all’anno per continuare a modernizzare
le sue strutture. Per Antibes è un’ ottima chance per i turisti esteri
che la scelgono per la sua tranquillità condita da tante attrazioni artistico -
culturali, sportive e non ultima per la gastronomia. La
cittadina è veramente deliziosa, piccola, non troppo affollata, residenza
estiva di molti artisti francesi del passato, tra cui Picasso. Il Museo, ben
conservato e a lui intitolato, ha sede nel Castello Grimaldi a picco sul mare che
fu il laboratorio di Pablo Picasso nel 1946. «Quest’artista - ci dice
Béatrice Di Vita, responsabile della stampa dell’Ufficio del Turismo e
dei Congressi di Antibes - lavorò durante l’autunno e lasciò come
ringraziamento alla città 25 importanti tele, degli schizzi, dei disegni e
circa un centinaio di ceramiche; si possono poi ammirare alcune fotografie del
pittore spagnolo fatte nel corso del suo soggiorno al castello. Alle opere del
Maestro si aggiungono quelle di Léger, Modigliani, Balthus, Miró, Ernst, Atlan,
Picabia, Richier, Anna-Eva Bergman, o ancora di Hans Hartung e Nicolas de Staël
che vissero e morirono ad Antibes». Ad
Antibes non si può venire senza passare dal mercato provenzale coperto, situato
nel cuore della città medioevale, tra i banchi dei commercianti che presentano
le specialità del territorio, ricco di colori e profumi dal gusto intenso dato
dalle spezie e dai fiori, non ultimi quelli di lavanda, che è poi il fiore
simbolo della Provenza. Un appuntamento quotidiano che da sempre attrae un
numero elevato di visitatori locali e non. E tra una fotografia e l’altra
il turista trova anche il tempo per acquistare le specialità enogastronomiche,
dai famosi formaggi ai salumi, dall’ottimo patè di vario tipo, all’
olio, al miele e alle marmellate che concorreranno a far ricordare il viaggio. Da non dimenticare
una sosta alla bancarella in fondo al mercato che prepara una deliziosa crèpe a
base di farina di ceci da gustare appena sfornata. Oggi nel
piano basso degli edifici, che circondano il mercato, sono ospitati negozi che
vendono prodotti alimentari e artigianali. Da non perdere l'antico museo-bar
dell'assenzio. Situato nella sottostante taverna, riproduce fedelmente
nell'arredamento e nell'atmosfera uno dei celebri locali francesi dove si
gustava questo distillato, tanto apprezzato anche dagli artisti d’oltralpe
di inizio Novecento e che oggi ritorna di moda. La città ha una sua ricca
storia, che la vide inizialmente abitata dai liguri, un riparo naturale e
difensivo, dall’altra un punto di convergenza per la navigazione costiera
italiana e della Corsica. Nel quinto secolo a.C. i Greci di Focea, che avevano
già fondato Marsiglia, fondarono Antipolis che letteralmente vuol dire “la
città di fronte” alla Corsica utilizzata dalle navi come linea
d’orizzonte. Goti, visigoti, saraceni, orde di barbari cominciarono a seminare
il terrore quando, diventata cristiana con il nome Antiboul, divenne sede del
vescovado. Antibes fu città di frontiera nel momento in cui la Provenza venne
annessa al Regno di Francia, iniziando la ristrutturazione del sistema
difensivo della città. Segna una svolta per tutta la riviera il termine «Costa
Azzurra» e nel 1889 apre “il Grand Hotel” del Cap seguito dal
«Grand Hotel» di Juan-les-Pins che dà il via allo sviluppo turistico. Il top
degli alberghi oggi è rappresentato dall’Hotel du Cap Eden Roc a cinque
stelle che nel 2011 ha concluso un programma di ristrutturazione per un valore
di 45 milioni di euro. È un luogo privilegiato dove l’eleganza ed il
lusso si coniugano con la gastronomia. Quando la città uscì dal conflitto cominciò
un’era nuova anche grazie al ricchissimo americano Frank Jay Gould che
attirò personalità come Fitzgerald, Rudolf Valentino, Mistinguett, Hemingway e
la «Bella Otero». Il Jazz appassiona i turisti e qui Claude François e Johnny
Hallyday interpretarono le loro prime canzoni; Gilbert Bécaud, Ella Fitzgerald,
Ray Charles, Count Basie o ancora Dizzy Gillepsie animarono le serate di Juan-les-Pins
e da allora a tutt’oggi che in estate si tiene il festival
internazionale del jazz. Le occasioni di venire ad Antibes si moltiplicano per
le famiglie. I bambini vengono attratti dagli spettacoli acquatici delle orche,
dei delfini, delle foche e delle otarie dell’Espace Marineland che
procurano anche grandi emozioni per un faccia a faccia unico con gli squali nel
cuore di un tunnel di 30 metri di lunghezza che attraversa da parte a parte un
acquario immenso che contiene 2 milioni di litri di acqua. I
genitori possono scegliere tra un gran numero di ristoranti di pregio, fra cui
tre hanno ottenuto una stella Michelin: “De Bacon” dei fratelli
Sordello (www.restaurantdebacon.com),
con lo chef Serge Philippin, rinomato per le specialità di mare; “Les
Pecheurs”, creato nel 1954, ripreso nel 2003 dalla famiglia Ferrante e
frequentato dalle star (www.lespecheurs-juan.com), con lo chef Philippe Jego che
fa parte dello staff del Beach Hotel di Cap d’Antibes a cinque stelle,
associato dal 2010 ai Relais & Chateaux e caratterizzato
dall’architettura contemporanea e dalle linee essenziali; nonché
“Le Figuier de Saint-Esprit (www.christianmorisset.fr).
Il titolare di quest’ultimo ristorante, sito sui bastioni di Antibes, è il
noto chef, Christian Morisset, dai lunghi baffi, che ha aperto nel novembre
2007 con la moglie Josiane, collaborato dal figlio Jordan, una struttura
all'ombra di una rigogliosa pianta di fico. Christian dedica una cura tutta
particolare alla qualità, al gusto ed alla freschezza dei suoi piatti. Da
assaggiare assolutamente la pera William con lamelle caramellate al cardamonio,
la torta al cioccolato con piccante e limone, la creme brulé alla lavanda ed un
sorbetto alle fave di cacao. Per il
2013 sono in dirittura d’arrivo dei grandi progetti per Antibes: un nuovo
centro congressi di 6.500 metri quadrati che potrà accogliere 500 congressisti
nella sala plenaria di 1.300 metri quadrati con annesso ristorante panoramico;
una sala per spettacoli da 1.300 posti, che sarà un vero faro culturale per la
comunità e, in ultimo, una sala omnisport di alto livello con una capacità di
5.000 posti a sedere.
Harry di Prisco