PIEDIMONTE MATESE. Giampaolo Boggia noto esponente cittadino del centro-destra, storicamente militante dell’ex A.N., è intervenuto per smentire pubblicamente la notizia apparsa qualche giorno fa sugli organi di stampa riguardo ad un suo imminente passaggio a Generazione Italia di Gianfranco Fini (nella foto). Intendo smentire pubblicamente la notizia infondata apparsa qualche giorno fa sulla stampa locale in cui9 si parla di una mia imminente adesione a Generazione Italia, la componente politica che fa capo a Gianfranco Fini e Italo Bocchino. Mi limito a dire che non c’è nulla di veritiero. Mi preme sottolineare, rimarca Boggia, ora più che mai, che il progetto del partito unico di Centro-Destra, che mi ha visto impegnato in prima persona anche e soprattutto a Piedimonte, è e resta l’obiettivo più importante che, insieme alla maggioranza degli Italiani, ritengo di aver contribuito a rappresentare. Nonostante la immutata stima nei confronti del presidente della Camera, e la amicizia vera che mi lega a tanti che hanno deciso di sposare il progetto di Generazione Italia, a partire da Enzo Rivellini a Pasquale Viespoli, la mia posizione personale e quella di mio figlio Andrea, non si discostano affatto da quella maggioritaria espressa dall’ultima assemblea nazionale del PDL. La nostra casa, continua Boggia, è il Popolo della Libertà: un progetto ambizioso, al quale abbiamo scelto senza esitazioni, dal primo momento, di dare il nostro modesto contributo. Certo, non ho mai nascosto le divergenze interne che pur ci sono, anche qui a livello locale. Ma credo sia compito di una classe dirigente all’altezza del proprio ruolo, spendersi per smussare gli spigoli dei personalismi e costruire un partito forte, unito, coeso. Il che non vuol dire obbedire ad una voce unica, ma cercare sempre una sintesi che nasca da un confronto interno aperto e libero. L’intervento di Gianni Alemanno all’ultima direzione nazionale ritengo abbia dato le coordinate per la rotta da seguire: un PDL che risponda alle richieste di “più destra” che vengono dall’elettorato, un PDL che non dia mai la sensazione di staccarsi dalla realtà e di non capire i più deboli, un PDL che rivesta per davvero il ruolo di “Partito della Nazione” . Per quanto riguarda l’impegno profuso nel collaborare alla esaltante elezione degli amici Angelo Polverino e Daniela Nugnes, conclude Giampolo Boggia, non credo di dover dimostrare a nessuno, né tanto meno a chi continua strumentalmente a mentire, che il sostegno di tutta la mia famiglia è stato libero, disinteressato e convinto. Devo riconoscere che il risultato per la mia città non è stato certo entusiasmante; ma prendendomi le mie dovute responsabilità, così come ha fatto anche Andrea, attribuirei questo risultato soprattutto alle maldestre scelte del coordinamento cittadino del PDL che, come già successo, ha voluto a tutti i costi supportare uno ed uno solo dei candidati, con i risultati che oggi tutti scontiamo.
Pietro Rossi
Pietro Rossi