GALLO MATESE. Le recenti notizie diffuse sulla imminente valorizzazione turistica del lago di Gallo non possono che essere accolte con vivo apprezzamento da quanti, soprattutto i giovani del posto, che tante vedono nel bacino dell’Enel una risorsa lavorativa da non sottovalutare. Ci consentirà il sindaco, però, di sospendere il giudizio positivo, in attesa di vedere definitivamente realizzate le opere di cui si paventa l’attivazione, basando la sospensione su quanto è accaduta nel passato. Negli scorsi anni, l’Amministrazione ha investito tanto nella valorizzazione del bacino artificiale, a partire da un importante accordo del 2002 con l’Enel, per l’uso delle sponde e dei tratti non sfruttati ai fini energetici; si avviò anche la costruzione di un piccolo immobile, per il quale il Comune utilizzò fondi per circa 230.000 €; si è provveduto, inoltre, a concedere le altre zone sfruttabili alla società Valdichiano. A distanza di qualche anno, invece, sembra che la tanto declamata valorizzazione turistica del lago non interessasse più di tanto: totalmente assenti le attività di intrattenimento della Valdichiano ed interrotti, non si sa per quale motivo, i lavori di costruzione del piccolo immobile, la cui struttura, quasi pronta, appare del tutto abbandonata. Si sono allontanati dalle sponde del lago anche i pescatori, dopo il brutto incidente, del tutto inspiegato, della moria dei pesci di qualche anno fa. Scomparsa, anche dai programmi estivi, la processione della Madonna della Neve ed i fuochi artificiali e la giornata sportiva con le canoe. Errare è umano, ma perseverare è diabolico; non può chiedersi alla cittadinanza di credere sulla parola ancora una volta ad una imminente valorizzazione del lago, dopo che per anni non è stato dato un briciolo di spiegazione sui lavori interrotti, sulle manifestazioni annullate, sulle multe irrogate agli ignari turisti che si avvicinavano al lago… A voler essere del tutto onesti, la situazione attuale del lago e delle sponde desta qualche preoccupazione: il tratto di strada che dal centro porta al lago è pieno di buche, pieno di sterpaglie, piene di cespugli le cunette laterali (magari un passaggio dei Baif sarebbe stato opportuno prima del mese di agosto, se tanto si tiene al lago), del tutto assenti cassonetti (tanto che ad oggi sono ancora lì i resti nauseabondi e disseminati ovunque, trasportati dai cani, dei bivacchi di ferragosto) e punti di ristoro (sradicata anche la casetta di legno prima istallata vicino l’immobile in costruzione). Sarebbe interessante sapere a chi competeva la custodia dell’immobile in costruzione sul lago, in cui ad oggi si possono ammirare le belle opere dei vandali.