PIEDIMONTE
MATESE – Il 25 aprile 2024 “A BRACCIA APERTE” l’Azione
Cattolica incontra il Papa a Piazza San Pietro, sarà una data che molti
ricorderemo. Dopo una estenuante giornata in Piazza San Pietro faremo tesoro
delle belle parole di Papa Francesco il quale ci ha ricordato che con la «cultura dell’abbraccio» si prevengono i conflitti. Papa
Francesco con le sue parole ha indicato a tutti la via della speranza, è un
abbraccio che salva, quello vissuto nella dimensione della fede. All’origine
delle guerre, ha fatto notare il Pontefice, ci sono spesso «abbracci mancati o
abbracci rifiutati», a cui seguono «pregiudizi, incomprensioni, e sospetti,
fino a vedere nell’altro un nemico». Se mi domandassero: Cos’è l’Azione
Cattolica? La mia risposta, dopo una giornata vissuta così intensamente
come quella del 25 aprile, sarebbe certamente: “l’Azione Cattolica è quella
cosa che ti insegna ad amare accogliendo tutti “A BRACCIA APERTE” e nonostante l’età
ti fa sentire sempre giovane”. L’emozione più bella per me è stata quella di condividere
la gioia per il momento di festa con il Papa insieme alla mia Comunità
Parrocchiale e gli ottantamila che erano venuti in Piazza San Pietro da tutta
Italia. La mia gioia è stata ancora più grande nel vedere sul sagrato alcuni
carissimi amici di vecchia data come il Presidente Nazionale dell’Azione
Cattolica Giuseppe Notaristefano ed il Maestro Massimiliano De Foglio (Presidente
diocesano dell’Azione Cattolica di Avezzano) che per l’occasione ha diretto il
Coro della sua diocesi, con i quali ho condiviso in passato intense esperienze
formative a carattere nazionale come i Campi Estivi per Responsabili Diocesani
di A.C.R. (Azione Cattolica Ragazzi).
La mia maggiore soddisfazione però l’ho
avuta dallo sguardo felice e sorridente di una giovane ragazza che aveva tanto
voglia di vedere il Papa da vicino e finalmente ci è riuscita e da un giovane
della nostra Parrocchia che per vedere il Papa ha avuto bisogno del trasporto in
carrozzina per accedere al sagrato con un accompagnatore volontario (a cui va
il mio personale ringraziamento). Il mio
punto di vista potrebbe sembrare di parte, essendo Presidente parrocchiale di
Azione Cattolica, ecco perché ho voluto raccogliere le testimonianze rilasciate
da alcuni partecipanti all’incontro con il Papa per un confronto:
MARILENA (Volontaria
Caritas Diocesana): E stata una giornata bellissima ma soprattutto emozionante mi
ha fatto rivivere tutti gli anni e le esperienze giovanili con l’Azione
Cattolica spero che ci saranno delle altre iniziative come questa a cui mi
piacerebbe partecipare.
OSCAR (Animatore
ACR): Incontrare il Papa è stata una bella esperienza che consiglio a tutti i giovani
di farla. È stata una giornata indimenticabile, una di quelle che trasmettono
dei valori importantissimi.
CHIARA
(Studentessa):
Avendo visto il Papà sempre in tv non immaginavo di vivere tali emozioni giovedì
25 aprile nella piazza di San Pietro ho potuto vederlo da vicino mentre passava
in auto salutando e benedicendo tutti. Ha spiegato il senso dell’abbraccio e
della salvezza mi sono emozionata e come me tutti perché ho vissuto una esperienza
unica di fede. Ci ritornerò.
ROSA (Vice
Presidente Parrocchiale A.C.) Sono rimasta affascinata dalla grande affluenza
di persone appartenenti all' AC italiana e tutto ciò mi ha fatto riflettere e
capire che questa associazione è più che mai VIVA ma che si muove, evidentemente
con modestia e silenziosità tipica dei Laici Impegnati nel mondo cristiano. Stare
insieme è stato bello e fortemente emozionanti sono state le parole del Papà
sull'efficacia dell'abbraccio: L'abbraccio che manca, L'abbraccio che Supporta
e Aiuta, L'abbraccio che Salva. In conclusione di questa mia esperienza dico a
me e a tutti... Abbracciamoci sempre.
DON
ARMANDO (Parroco di A.G.P.) "𝘖𝘨𝘯𝘶𝘯𝘰 𝘥𝘪 𝘯𝘰𝘪 𝘩𝘢 𝘯𝘦𝘭 𝘤𝘶𝘰𝘳𝘦 𝘲𝘶𝘢𝘭𝘤𝘰𝘴𝘢 𝘥𝘪 𝘣𝘢𝘮𝘣𝘪𝘯𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘩𝘢 𝘣𝘪𝘴𝘰𝘨𝘯𝘰 𝘥𝘪 𝘶𝘯 𝘢𝘣𝘣𝘳𝘢𝘤𝘤𝘪𝘰. 𝘓𝘢𝘴𝘤𝘪𝘢𝘮𝘰𝘤𝘪 𝘢𝘣𝘣𝘳𝘢𝘤𝘤𝘪𝘢𝘳𝘦 𝘥𝘢𝘭 𝘚𝘪𝘨𝘯𝘰𝘳𝘦. 𝘊𝘰𝘴ì, 𝘯𝘦𝘭𝘭’𝘢𝘣𝘣𝘳𝘢𝘤𝘤𝘪𝘰 𝘥𝘦𝘭 𝘚𝘪𝘨𝘯𝘰𝘳𝘦 𝘪𝘮𝘱𝘢𝘳𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘱𝘦𝘳 𝘱𝘰𝘵𝘦𝘳 𝘢𝘣𝘣𝘳𝘢𝘤𝘤𝘪𝘢𝘳𝘦 𝘨𝘭𝘪 𝘢𝘭𝘵𝘳𝘪."
Questa espressione del Papa mi ha riportato alle parole di Gesù “se non
ritornerete come bambini non entrerete nel regno dei cieli“.
Abbiamo bisogno
della semplicità, dell’umiltà della gioia, per ritornare ad apprezzare la vita
in tutte le sue sfaccettature. Spesso mi capita nella confessione di dare, come
penitenza, un abbraccio con chi tante volte ci si è chiusi a riccio o a cui
sono state dette parole offensive. La Gionata di ieri, pur se con tante
difficoltà, soprattutto nell’entrare tra le braccia del colonnato di San Pietro,
è stata ripagata dalla gioia di tanti volti sorridenti e gioiosi
nell’abbracciare simbolicamente il Papa, il quale a sua volta ci ha spronati a
non far mancare mai abbracci che siano abbracci che salvano e che cambino vita.
Preghiamo perché tra i potenti della
terra ci siano abbracci, che facciano cadere le armi, così da poter ritornare
ad una Pace vera e autentica.
Giuseppe
(simpatizzante
A.C.) L’incontro con il Papa in una Piazza San Pietro con tanta gente è stata
una esperienza unica nella mia vita. Per me che sto facendo anche un cammino
spirituale nella Confraternita del Carmine, è stato ancora più bello essere di aiuto
ad un mio amico che ho accompagnato con la carrozzina sul sagrato di San Pietro.
Tanta è stata l’emozione quando il Papa è passato vicino a noi per salutarci e
gli abbiamo baciato la mano.
Vira (badante
ucraina) Sono di nata in Ucraina, ma sono in Italia da 22 anni per lavoro,
ormai mi sento pienamente inserita nella comunità di Piedimonte Matese e
ringrazio il Dio che sul mio cammino mi ha fatto incontrare sempre persone
accoglienti e disponibili che mi hanno aiutato specialmente nei periodi di
difficoltà. L’incontro vissuto in Piazza San Pietro è stato veramente
emozionante è stata la prima volta che ho visto il Papa dal vivo, io ero
proprio vicino la staccionata ed è passato davanti a me. Porterò nel mio cuore il
suo sguardo, le sue braccia aperte verso di noi e le sue parole pronunciate
sulla cultura
dell’abbraccio per prevenire i conflitti che mi ha fatto pensare alla guerra
nel mio paese, l’Ucraina. Grazie a tutti gli amici dell’Azione Cattolica che mi
hanno dato questa bella opportunità.
Carmen (Segretaria
Parrocchiale A.C.) Esperienza unica con emozioni intense l’incontro dell’Azione
Cattolica con il Santo Padre. Cosa mi resterà di questo incontro? La sensazione
di condivisione e di appartenenza essere tutti lì per lo stesso immenso motivo e
sicuramente le parole del Papa la sua commozione... a volte quasi sempre basta
solo un abbraccio... Grazie Papa Francesco
Roberto (socio A.C.)
Dopo una meravigliosa giornata così emozionante passata con gli amici dell’AC e
dopo aver ascoltato le parole del pontefice posso dire che bisogna circondarsi
e prendersi gli abbracci, quelli giusti e se mancano o li rifiutano vuol dire
che in quel momento nessuno ne sentiva il bisogno anche se sono convinto che un
abbraccio ti cambia la giornata. L’Azione Cattolica per me è unione, famiglia, fratellanza,
aiuto. L’AC e stare bene insieme. E’ vita.
Fabrizio (Vice
Presidente Parrocchiale A.C.) È stata una giornata di grandi emozioni, vissuta
nella gioia e con lo spirito di condivisione che è connaturato all'Azione
Cattolica. Donne, uomini, giovani, ragazze e ragazzi di ogni parte d'Italia,
uniti dallo stesso desiderio di pace e di fraternità. Abbiamo avvertito il
grande abbraccio del Santo Padre che, ancora una volta, ci ha stimolati a
rendere sempre più vivo e presente il desiderio di testimoniare, con la Fede
del cattolico impegnato, una vita cristiana che si riconosce nell'esercizio
della carità. Quello del Papa, infatti, è stato un abbraccio che ci ha accolto
senza riserve; è stato l'abbraccio della Chiesa che sa farsi sorella e madre,
sicura compagna di viaggio dell'intera famiglia umana. In piazza San Pietro
ieri si è avvertita, dunque, la presenza viva non già di un insieme di anonimi
pellegrini ma della grande famiglia dell'A.C. capace di far proprio l'accorato
appello del Papa di superare l'odio e l'indifferenza per testimoniare, con la
gioia della preghiera che libera, la propria voglia di agire, di amare e di accogliere.
Teresa (simpatizzante
AC) Per me l'incontro con il Papa, anche se distante, è stato emozionante e commovente.
Ho notato nella figura umana del nostro papa le fragilità delle persone
anziane, la fatica, la stanchezza ed anche un pochino di insofferenza. Ciò
sicuramente lo avvicina maggiormente al suo popolo ma mi chiedo se sia giusto
sottoporre una persona della sua età e con i suoi acciacchi, ad un simile
stress. Penso che se vogliamo continuare a godere per molto tempo del suo
spirito, della sua lucidità di pensiero e di tutto ciò che sta facendo per la
Chiesa universale, dovremmo anche tutelare la sua salute. L'abbraccio del
popolo dell'Azione Cattolica è stato enorme e per me è stata una giornata
bellissima che non dimenticherò mai.
Alessia (animatrice
A.C.R.) Per me che sono giovane è stata un’esperienza fantastica, provo una
forte emozione pensare che tutti noi membri dell’Azione Cattolica Italiana
eravamo lì, in Piazza San Pietro. Sicuramente porterò nel cuore le parole del
Papa, parole vere, sincere, che fanno riflettere. Sono molto felice e fiera di
far parte della “famiglia” dell’Azione Cattolica.
Gianmauro (simpatizzante
A.C.) E’ stato un 25 aprile a Braccia Aperte con Papa Francesco consapevole
che sono solo le nostre scelte a rendere credibile la fede, le nostre azioni
possono in qualche modo essere d'ispirazione per gli altri.
Fiorella (socia A.C.)
Già dalla partenza per Roma, non conoscendo tutti mi sono sentita fin da subito
in famiglia. Giunti a Roma questa sensazione l’ho portata sempre con me fino al
ritorno e mi sono sentita protetta. In piazza San Pietro, in mezzo a tutte
quelle persone e stato bellissimo. E’ stato un momento di condivisione, di
unione e di speranza, per noi e soprattutto per i tanti giovani che c'erano, i
quali hanno bisogno di credere e di avere delle certezze per il futuro. Ho
vissuto con serenità questo giorno e la convinzione che uniti saremo portatori
di pace. Non so se questa mia sensazione l’anno sentita anche altri, ma vedere
la condivisione di un ideale mi ha fatto bene all’anima.
Pietro Rossi