ALIFE –
Presso l’Istituto Comprensivo di Alife nell’ambio del progetto “Noalbullo”
si è tenuto un interessante incontro dei ragazzi con gli esperti della Polizia
Postale che hanno spiegato quali sono i pericoli della rete. Nella prima fase
del Progetto “Noalbullismo”, inaugurata il 13 novembre scorso, in
occasione della Giornata Mondiale della Gentilezza sono state svolte attività
finalizzate alla sensibilizzazione e all’uso di parole gentili, troppo spesso
dimenticate. La seconda fase ha previsto interventi teorici della psioterapeuta
dell’istituto Nicole Cusano. Il fenomeno del
cyberbullismo è un fenomeno in costante aumento che può portare a conseguenze
anche gravi per chi lo subisce. Ecco perché è importante sapere cos’è e
conoscerne caratteristiche, rischi e pericoli. Il bullismo esiste da tempo
immemore; la nascita del bullismo online è invece legata allo sviluppo dei
moderni dispositivi tecnologici. Le nuove generazioni vivono in una società
fortemente dipendente dalle tecnologie e dalla rete, al punto che spesso si
trovano davanti a una difficoltà oggettiva: distinguere ciò che è reale da
ciò che è virtuale. Se ciò che avviene online non è reale, è pur vero che ciò
che è virtuale troppo spesso influenza e condiziona fortemente la vita reale.
Ecco perché un’azione di cyberbullismo può rappresentare un pericolo serio per
l’incolumità fisica e mentale della vittima.
Essendo difficile capire quale sia il confine tra un brutto
scherzo e un’autentica azione violenta, la dirigente dell’istituto comprensivo
di Alife, Angela Faraone (nella foto) e le referenti del bullismo& cyberbullismo,
le docenti Angelica Carlone e Antonella Riccio hanno
affrontato con attenzione il problema chiedendosi come aiutare un alunno
vittima di bullismo, cosa devono fare i genitori e cosa gli insegnanti, come
difendersi dal bullismo, come intervenire. Insegnanti e genitori devono pertanto lavorare molto
in un contesto di prevenzione, in modo che bambini e adolescenti sappiano
reagire adeguatamente contribuendo a troncare sul nascere episodi di
cyberbullismo. I bambini e gli adolescenti sono i primi che, con il loro
comportamento, possono evitare di incorrere in situazioni spiacevoli online. Ecco
perché è importante non solo che vengano seguiti e supportati dai loro adulti
di riferimento durante la navigazione in rete, ma che loro per primi mettano in
atto comportamenti responsabili che li aiutino ad auto-tutelarsi. Il nostro istituto, ha
ricordato la dirigente Angela Faraone, ha una funzione educativa di
notevole importanza per la formazione e la crescita umana dei futuri cittadini
fondata sul riconoscimento dei diritti della persona, tra i quali la dignità,
la libertà, il rispetto. Ogni nostra azione educativa è volta al raggiungimento
di un clima sereno che favorisca l’apprendimento e una serena convivenza
scolastica. Pertanto, tra i suoi compiti primari vi è quello di prevenire e
porre rimedio a manifestazioni che ostacolino i processi di sana convivenza con
particolare riferimento a dinamiche di bullismo e cyber-bullismo. È doveroso
accompagnare e guidare i nostri ragazzi nel loro processo di crescita verso la
piena consapevolezza del loro agire, nel rispetto della legalità e della
dignità di tutti. Con questa manifestazione diffondiamo un messaggio chiaro:
coltiviamo semi di gentilezza e educhiamo all’empatia.
Pietro Rossi