24 marzo 2021

LA REGIONE CAMPANIA EMANA BANDO PER LE BORSE DI STUDIO ANN0 2020/2021


NAPOLI - La Regione Campania ha destinato euro 7.500.000: più di 30.000 studenti delle scuole secondarie di secondo grado (pubbliche e private "paritarie") presenti sul territorio della Regione Campania, riceveranno una borsa di studio di euro 250 se appartenenti a famiglie con un nucleo familiare che abbia un ISEE inferiore a euro 15.750 (tetto indicato dal Ministero della Pubblica Istruzione). Il bando prevede l'assegnazione di borse di studio per l’acquisto di libri di testo, prodotti, beni e servizi con l'obiettivo di garantire maggiori opportunità e un futuro migliore attraverso la crescita culturale e formativa. La presentazione delle domande dovrà essere effettuata, a pena di inammissibilità della domanda e dunque di esclusione, da uno dei genitori o da chi ne ha la potestà, o dallo studente beneficiario, se maggiorenne, utilizzando esclusivamente l’apposita piattaforma on-line all’indirizzo https://iostudio.regione.campania.it e seguendo le prescrizioni in essa indicate. In particolare, in piattaforma dovranno essere allegati:

• la domanda che, a pena di esclusione ed inammissibilità, deve essere compilata on line accedendo, previa registrazione alla piattaforma https://iostudio.regione.campania.it

• il documento di riconoscimento del richiedente (genitore, tutore, studente maggiorenne) in corso di validità e il codice fiscale acquisito in formato digitale fronte retro e posizionato su unico foglio;

• il documento di riconoscimento e il codice fiscale del beneficiario (alunno minorenne) acquisiti fronte retro in formato digitale e posizionati su unico foglio;

• certificazione ISEE in corso di validità.

I termini di presentazione delle domande sono fissati dalle ore 9,00 del 22 Aprile 2020 alle ore 15,00 del 7 Maggio 2020.

Pietro Rossi

 

Istituito nuovo Fondo per l’inclusione delle persone con disabilità e prorogate le tutele.


NAPOLI - Il Garante dei diritti delle persone con disabilità della Regione Campania, l’avv. Paolo Colombo (nella foto) rende noto  che è stato istituito un Fondo per l'inclusione delle persone con disabilità all'interno del DL Sostegni. “Il Fondo di 100milioni si chiamerà 'Fondo per l'inclusione delle persone con disabilità' - e sarà dedicato a progetti concreti per migliorare, semplificare la vita e garantire i diritti di queste persone, di ogni età. Il Fondo è istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri e, con successivi decreti, sarà ripartito sui singoli obiettivi e progetti. Il Dl Sostegni segna così una svolta positiva: l’effettiva inclusione delle persone con disabilità è al centro dell’attenzione del governo. E a tal fine, anche la nuova proroga per le tutele dei lavoratori fragili. Infatti, sono stati chiariti e sciolti alcuni nodi iniziali, così da garantire che le assenze che questi lavoratori sono costretti a prendere per tutelarsi dal rischio contagio non compromettono il posto di lavoro né il taglio delle indennità”. “In particolare con l’art 26 del DL “Cura Italia”, per i lavoratori fragili, sono contenute le seguenti misure:

  • Per i lavoratori dipendenti pubblici e privati in possesso del riconoscimento di disabilità grave (Legge 104/1992 art.3, comma 3)  e per i lavoratori con certificazione attestate condizione di rischio derivate da immunodepressione o da esiti di patologie oncologiche o dovute a terapie salvavita, il periodo di assenza dal servizio prescritto dalle autorità sanitarie è equiparato al ricovero ospedaliero fino al 30 giugno 2021. La misura è valida solo laddove la prestazione lavorativa non può essere resa in modalità di “lavoro agile”. I periodi di assenza dal servizio non sono computabili ai fini del periodo di comporto. Per i lavoratori cui è riconosciuta la disabilità grave, i periodi di assenza non influiscono sull’erogazione delle somme per le indennità di accompagnamento.
  • La misura è valida anche per il periodo dall’1 marzo 2021 al giorno dell’entrata in vigore del DL “Sostegni”, in modo da garantirne la continuità.
  • I fondi stanziati dalla Legge di Bilancio 2021 per garantire la sostituzione del personale docente, educativo, amministrativo, tecnico e ausiliario delle scuole che usufruiscono dei benefici dell’art. 26 sono aumentati da 53,9 a 157 milioni di euro. Questo al fine di garantire la continuità del servizio scolastico.”

Pietro Rossi

IN PROVINCIA DI CASERTA LE PENSIONI DI APRILE IN PAGAMENTO DAL 26 MARZO NEL RISPETTO DELLE NORME ANTI-COVID.


CASERTA Poste Italiane comunica che in provincia di Caserta le pensioni del mese di aprile verranno accreditate a partire da venerdì 26 marzo per i titolari di un Libretto di Risparmio, di un Conto BancoPosta o di una Postepay Evolution. I titolari di carta Postamat, Carta Libretto o di Postepay Evolution potranno prelevare i contanti dai 145 ATM Postamat disponibili in provincia, senza bisogno di recarsi allo sportello.In considerazione del perdurare dell’emergenza sanitaria, l’Azienda ricorda l’esigenza di agire con responsabilità nel rispetto delle indicazioni delle autorità. In tal senso, la volontà di continuare a garantire un servizio essenziale per la vita del nostro Paese, coniugata con la necessità di tutelare la salute di clienti e dipendenti, impone l’adozione di provvedimenti rispondenti alle disposizioni normative attualmente in vigore. Pertanto, coloro che non possono evitare di ritirare la pensione in contanti in un Ufficio Postale, dovranno presentarsi agli sportelli rispettando la turnazione alfabetica prevista dal seguente calendario che potrà variare a seconda del numero di giorni di apertura dell’ufficio postale di riferimento:

I cognomi                 dalla A alla B            venerdì 26 marzo

dalla C alla D           sabato mattina 27 marzo

dalla E alla K            lunedì 29 marzo

dalla L alla O            martedì 30 marzo

dalla P alla R            mercoledì 31 marzo

dalla S alla Z            giovedì 1° aprile.

Poste Italiane ricorda che i cittadini di età pari o superiore a 75 anni che percepiscono prestazioni previdenziali presso gli uffici postali, che riscuotono normalmente la pensione in contanti e che non hanno già delegato altri soggetti al ritiro della pensione, possono chiedere di ricevere gratuitamente le somme in denaro presso il loro domicilio, delegando al ritiro i Carabinieri. Poste Italiane comunica inoltre che nei 170 uffici postali della provincia di Caserta è possibile prenotare il proprio turno allo sportello tramite WhatsApp. Richiedere il ticket elettronico con questa modalità è molto semplice: basterà memorizzare sul proprio smartphone il numero 3715003715 e seguire le indicazioni utili a conseguire la prenotazione del ticket. Per gli uffici abilitati alla prenotazione su WhatsApp, è stata riattivata anche la possibilità di prenotare il proprio turno allo sportello da remoto direttamente da smartphone e tablet utilizzando l’app “Ufficio Postale” oppure da pc collegandosi al sito poste.it, senza la necessità di registrarsi. Per conoscere gli uffici abilitati alla prenotazione del ticket da remoto e per ulteriori informazioni, è possibile consultare il sito www.poste.it o contattare il numero verde 800 00 33 22.

Pietro Rossi

 

CHIUSA NEGATIVAMENTE IN PREFETTURA LA PROCEDURA SULLA VERTENZA CLP


CASERTA - I vertici dell'Azienda di trasporto pubblico locale di Caserta e le Commissarie Prefettizie che hanno la responsabilità gestionale, sono riusciti in un compito arduo che difficilmente di solito si avvera: hanno unito tutte le Organizzazioni Sindacali presenti in Azienda, pur se con le loro diverse anime, nell'intento di respingere una richiesta di cassa integrazione per i lavoratori, immotivata, poco chiara ed ai limiti della regolarità. Durante il tavolo telematico con la Prefettura di Napoli di ieri, in cui non era presente l'Azienda, né il consulente a cui si è affidata per lo sviluppo dell'esame congiunto (altro spreco di denaro pubblico), le Commissarie Prefettizie hanno trovato l'opposizione convinta dei sindacati, che hanno fatto presente come la comunicazione di tagliare il servizio del 50%, con conseguente taglio dell'orario di lavoro per i dipendenti, compresi gli autisti, fosse una decisione sbagliata e non legata alle reali richieste di mobilità dei cittadini, e che avrebbe provocato da una parte il sovraffollamento degli autobus (e quindi innalzato notevolmente il rischio di contagio all'interno dei mezzi pubblici) e dall'altra una forte perdita economica per le maestranze, visto che l'Azienda CLP, diversamente da tutte le altre Aziende di trasporto pubblico locale della Campania, non ha manifestato la disponibilità di anticipare ed integrare le parti economiche che i lavoratori andrebbero a perdere attraverso il fondo bilaterale di solidarietà e la cassa integrazione. L'Unione Sindacale di Base, così come le altre Organizzazioni Sindacali, ha chiesto il ritiro immediato del provvedimento unilaterale dell'Azienda, partito addirittura in modo retroattivo rispetto all'esame congiunto di martedì 16 marzo scorso. Un provvedimento che riteniamo motivato esclusivamente dalla volontà dell'Azienda di fare cassa tagliando sul costo del lavoro, considerando che la Regione Campania si è fatta garante di pagare tutti i chilometri minimi previsti, al netto della crisi pandemica: CLP percepisce ugualmente l'intera somma prevista dall'ente regionale, ma taglia ugualmente il servizio ai cittadini e mette i lavoratori in condizione di perdere potere d'acquisto. Inaccettabile! I lavoratori dell'ex ACMS e gli utenti che usufruiscono del trasporto cittadino di Caserta e non solo hanno già pagato a sufficienza gli errori gestionali, imprenditoriali e politici degli ultimi anni, ora non vogliono più pagare. Qualora l'Azienda decidesse di non considerare la posizione delle Organizzazioni Sindacali, l'USB si muoverà nelle sedi opportune. Intanto, si va verso lo sciopero.

Pietro Rossi

ANTONIO CONSOLA (F.d.I.) AUSPICA CHE I BENEFICI DELLA REGIONE VENGANO EROGATI DIRETTAMENTE ALLE PERSONE DISABILI OVVERO AI RISPETTIVI CAREGIVER


PIEDIMONTE MATESE - Con una nota stampa, in merito agli interventi regionali a favore dei disabili e dei caregiver, si fa sentire Antonio Consola (nella foto), che è già in piena attività col Dipartimento equità sociale e disabilità di Fratelli d’Italia: “Apprendo dagli organi di stampa che la Regione Campania, nell’ultima seduta di giunta, ha deliberato provvedimenti a favore dei soggetti diversamente abili e dei propri assistenti personali familiari. Proprio i cosiddetti “caregiver” rivestono fondamentale importanza per le persone con disabilità grave, occupandosi costantemente dei loro bisogni primari. Ma tale figura, da tempo citata in vari provvedimenti governativi, non ha una configurazione giuridica precisa, quindi non riesce ad avere nessun ristoro. Pur riscontrando la positività dell’iniziativa, mi auguro che tali benefici vengano erogati direttamente alle persone disabili ovvero ai rispettivi caregiver, e non attraverso gli ambiti sociali. Se così non fosse, di certo non sarebbe garantita una equilibrata erogazione di servizi in tutto il territorio regionale. Ci sono, infatti, ambiti che funzionano e altri, come il nostro, che per motivi di natura finanziaria dovuti al dissesto in cui versa il Comune di Piedimonte (Comune capofila dell’ambito C4) e soprattutto per carenze di organico, non riescono a garantire tutti i servizi previsti dal piano di zona. Pertanto, per non creare disabili di serie A e disabili di serie B, o fare una guerra tra poveri, sarebbe opportuno che tali misure venissero erogate su domanda dai rispettivi soggetti beneficiari di tali provvidenze. Approfitto dell’occasione per ribadire, per quel che riguarda esclusivamente il Comune di Piedimonte come Comune capofila del dell’ambito C4, la necessità di erogare le misure previste già dal 2018 in poi. Si tratta sia della misura “vita indipendente”, che quella “dopo di noi”, necessarie per far affrontare questo periodo di emergenza in modo più tranquillo a tutti i disabili e loro familiari. Sarà mio compito fungere da stimolo per l’attivazione di tali misure in tutti i territori e in particolare nel nostro territorio, troppo bistrattato”.

Pietro Rossi