01 febbraio 2021

Un anno di Covid con l'economia ferma al palo: si rischia bomba sociale.


CASERTA - "L'impatto del coronavirus e la relativa emergenza che si trascina dietro compiono un anno, un periodo lunghissimo durante il quale ci siamo spesi in nome del rispetto delle regole e della vicinanza alla popolazione". E' quanto ha dichiarato questa mattina la Vice Segretaria della Ugl Caserta Marianna Grande (nella foto) ricordando la cronistoria degli ultimi 365 giorni vissuti convivendo col Covid19. "L'alto casertano ha vissuto un anno difficile" ha continuato la sindacalista "un periodo che a guardarlo oggi appare come un racconto di guerra. La paura iniziale, i primi contagi, le fabbriche che chiudevano, il lockdown, le ordinanze inopportune dei sindaci, gli anziani condannati a badare a se stessi ... Viviamo in una condizione precaria, con l'economia che affanna, le industrie del cratere che vivono momenti di difficoltà, le attività commerciali e turistiche in difficoltà e tutto questo accade mentre incombe la spada di damocle dei licenziamenti. E' un territorio questo che ha bisogno di un piano di rinascita che sappia coniugare la nascita di nuovi insediamenti industriali con l'inflessibile rispetto per l'ambiente, è inoltre impellente la necessità di bonificare i territori inquinati necessaria per ripartire in sicurezza. Alla Ugl, dietro la sapiente guida del segretario Paumbo, ci siamo dati la missione di tutelare ogni singolo lavoratore cercando di scongiurare ogni singolo licenziamento, questo vogliamo continuare a farlo fuori dalle ideologie e nel solco della più ampia coesione tra le forze territoriali dell'alto casertano che sono storicamente sensibili ai temi sociali. E' tempo di aiutare le classi sociali più deboli adoperando con intelligenza lo strumento dei piani sociali di zona che come abbiamo più volte ribadito non sono possono trasformarsi in tavolo di vertenza, ma devono rappresentare l'occasione per sostenere chi è rimasto indietro ed è opportuno" ha concluso Grande "definire sapientemente i calendari scolastici, aumentando l'offerta dei mezzi di trasporto e monitorando con attenzione la curva dei contagi". 

Pietro Rossi

 

I RAGAZZI DELL’AZIONE CATTOLICA CI RICORDANO CHE LA PACE FA NOTIZIA





PIEDIMONTE MATESE - I ragazzi di Azione Cattolica della Parrocchia Ave Gratia Plena di Piedimonte Matese, hanno celebrato ieri 31 gennaio la conclusione del Mese della Pace in una veste tutta nuova a passo con i tempi. L’evento si è svolto in una forma riveduta e ridotta, nel pieno rispetto delle norme anticontagio. Durante la Santa Messa delle ore 10,00 nella parrocchia di Ave Grazia Plena i ragazzi hanno dato vita ad un TG della pace leggendo alcune tristi notizie di cronaca che raccontano i brutti momenti che stiamo vivendo. 



Poi hanno ribadito con cartelli e simboli la buona notizia rappresentata dal fatto che la pace è possibile. La ricetta simbolicamente l’hanno racchiusa in una TORTA DELLA PACE che hanno costruito durante gli incontri on line con gli animatori durante questo dedicato alla pace. Concludiamo oggi il Mese della Pace, ha ribadito Ilaria Santomassimo dell’equipe parrocchiale di educatori ACR, senza dimenticarcene ogni giorno. Ma quando effettivamente abbiamo iniziato? Era il 1 gennaio quando celebriamo la messa per la Pace, preghiamo ci incontriamo...con l’ACR viviamo un momento di condivisione, sappiamo tutti cos'è la Pace, e allora ci siamo chiesti "ma come la costruiamo la Pace?".



 Allora ci siamo messi all’opera e abbiamo realizzato, durante gli incontri on line, la nostra Torta della pace (vedi ingredienti dopo). Tutto ciò non bastava perché abbiamo continuato con la Settimana della Parola, cercando nel Vangelo tracce di questa Pace. Abbiamo giocato a cercare la Pace, un pò come un nascondino particolare. E così siamo arrivati ad oggi... Papa Francesco ci chiedeva di realizzare questa Carovana della Pace, una carovana perché potesse unire tutti i bambini di tutte le chiese come in una grande carovana. E non ci siamo fatti trovare impreparati alla messa di oggi dove abbiamo portato dei regali, ma perché se non è Natale portare dei regali? Perché la Pace è un dono, un dono che facciamo agli altri, io ti porto la Pace, te la dono la mia Pace e poi me ne prendo anche un pò della tua perché anche io ne ho bisogno. Così ognuno di noi ha portato un dono per gli altri, e ne ha preso uno a sua volta, perché io ti do ma ricevo qualcosa.  Allora come possono non fare notizia tutte queste cose? LA PACE FA NOTIZIA, ha concluso Don Emilio Salvatore Parroco di A.G.P., e noi vogliamo le notizie belle, vogliamo nutrirci di quelle cose belle che succedono ma che non sempre riusciamo a vedere, proprio come la Pace. Ricordate la Ricetta della Pace è la seguente: Mattarello della FELICITA’,100 gr di zucchero dell’ALTRUISMO, 200 gr, di farina del saper ASCOLTARE, un pizzico di GIOIA, uova della SPERANZA, Teglia della BONTA’, Frusta del preoccuparsi dell’ALTRO e 1 bustina di lievito del TEMPO.

Pietro Rossi