CASERTA - "L'impatto
del coronavirus e la relativa emergenza che si trascina dietro compiono un
anno, un periodo lunghissimo durante il quale ci siamo spesi in nome del
rispetto delle regole e della vicinanza alla popolazione". E' quanto ha
dichiarato questa mattina la Vice Segretaria della Ugl Caserta Marianna
Grande (nella foto) ricordando la cronistoria degli ultimi 365 giorni
vissuti convivendo col Covid19. "L'alto casertano ha vissuto un anno
difficile" ha continuato la sindacalista "un periodo che a guardarlo
oggi appare come un racconto di guerra. La paura iniziale, i primi contagi, le
fabbriche che chiudevano, il lockdown, le ordinanze inopportune dei sindaci,
gli anziani condannati a badare a se stessi ... Viviamo in una condizione
precaria, con l'economia che affanna, le industrie del cratere che vivono
momenti di difficoltà, le attività commerciali e turistiche in difficoltà e
tutto questo accade mentre incombe la spada di damocle dei licenziamenti. E' un
territorio questo che ha bisogno di un piano di rinascita che sappia
coniugare la nascita di nuovi insediamenti industriali con
l'inflessibile rispetto per l'ambiente, è inoltre impellente la necessità di
bonificare i territori inquinati necessaria per ripartire in sicurezza. Alla
Ugl, dietro la sapiente guida del segretario Paumbo, ci siamo dati la missione
di tutelare ogni singolo lavoratore cercando di scongiurare ogni singolo
licenziamento, questo vogliamo continuare a farlo fuori dalle ideologie e nel
solco della più ampia coesione tra le forze territoriali dell'alto casertano
che sono storicamente sensibili ai temi sociali. E' tempo di aiutare le
classi sociali più deboli adoperando con intelligenza lo strumento dei
piani sociali di zona che come abbiamo più volte ribadito non sono possono
trasformarsi in tavolo di vertenza, ma devono rappresentare l'occasione
per sostenere chi è rimasto indietro ed è opportuno" ha concluso Grande
"definire sapientemente i calendari scolastici, aumentando l'offerta dei
mezzi di trasporto e monitorando con attenzione la curva dei contagi".
Pietro Rossi