15 febbraio 2020

TAVOLA ROTONDA SU GREEN DEAL E LE RAGIONI DELL’AMBIENTE NELLE POLITICHE EUROPEE



La transizione verde e l’esigenza di accelerare ne vecchio Continente gli interventi per ridurre le emissioni di gas serra saranno i temi al centro del dibattito in programma il prossimo mercoledì 19, con inizio alle ore 9,30, a Bruxelles, presso la sala ASP del Parlamento Europeo.  “Green Deal e le ragioni dell’Ambiente nelle Politiche Europee” è il titolo scelto per la tavola rotonda, promossa dall’eurodeputato Aldo Patriciello, dal presidente del settore Terziario di Confindustria Caserta, Giovanni Lavornia, e dal presidente nazionale di Fare Ambiente, Vincenzo Pepe, in sinergia con il gruppo del Partito Popolare Europeo in seno al Parlamento, l’Unione Industriali di Terra di Lavoro e l’Università Telematica Pegaso.  Introdotti da Ivan Forte, assistente parlamentare presso la Commissione ENVI (Ambiente, Sanità Pubblica e Sicurezza Alimentare), e dallo stesso Lavornia, imprenditore casertano, moderati dal giornalista Enzo Perretta, i lavori registreranno i contributi di Francesco Della Corte, presidente regionale di Fare Ambiente Campania e coordinatore scientifico del Master in Diritto e Gestione dell’Ambiente dell’Università Telematica Pegaso; di Pasquale Sasso, contributor Forbes Italia; di Pepe, filosofo e leader nazionale di Fare Ambiente; e di Nicola Graziano, magistrato. Nel corso del dibattito, Fare Ambiente con i vertici nazionale, Pepe, e regionale, Della Corte, presenterà delle proposte concrete per favorire il raggiungimento degli obiettivi del Green Deal. Le conclusioni saranno affidate ad Aldo Patriciello, deputato al Parlamento Europeo e componente della Commissione Ambiente, che Illustrerà le attività che vedono impegnata l’assemblea plenaria nella individuazione ed attuazione di politiche energetiche ed ambientali tese esclusivamente a rendere l’Europa il primo continente ad impatto zero sul clima.  “Il Green Deal europeo prevede un percorso per una transizione giusta e socialmente equa. È stato concepito in modo da non lasciare indietro nessun individuo e nessuna nazione o regione in questa grande trasformazione. La normativa europea sul clima pone una sfida davanti a tutti noi, ovvero raggiungere l'obiettivo della neutralità climatica dell'Unione Europea entro il 2050.  Ciò significa emettere meno biossido di carbonio ed eliminare dall'atmosfera quello emesso. Per farlo è necessario estendere ad altri settori il sistema di scambio di quote di emissione che già aiuta l'UE a ridurre le emissioni dei settori energetico e industriale.  Da qui la scelta di favorite un momento di confronto e di dibattito con i diversi attori istituzionali presenti sul nostro territorio e di farlo nella massima istituzione europea, atteso che lo sviluppo di fonti di energia più pulite e di tecnologie verdi ci consentirebbe di produrre, viaggiare, consumare e vivere rispettando di più l'ambiente. Occorre, dunque, sviluppare un'economia realmente circolare e proteggere la biodiversità”, spiega Lavornia di Confindustria Caserta. 

Pietro Rossi


ASSEMBLEA CONGIUNTA “ISS DE FRANCHIS” E “ISISS MATESE” PER LA CARENZA DI AULE.


PIEDIMONTE MATESE - Dall'inizio dell'anno scolastico e soprattutto nelle ultime settimane nel nostro territorio si sta parlando della carenza delle aule del liceo "Galilei". Spesso i non addetti ai lavori hanno affrontato la questione da un punto di vista unilaterale, senza contraddittorio e senza informarsi della reale situazione delle altre istituzioni scolastiche coinvolte, precisamente l'ISISS De Franchis, retto dalla professoressa Isabella Balducci, e, indirettamente, l'ITA "Coppola" sede associata dell'ISISS Piedimonte Matese guidato dal prof. Nicolino Lombardi.  Alla luce degli ultimi sviluppi della vicenda, nel pomeriggio del 14 febbraio si sono riuniti in un’assemblea congiunta, presieduto dai due dirigenti, i docenti dei 2 istituti matesini ed aperta al personale non docente, alunni e genitori. Sono intervenuti all'incontro anche i consiglieri provinciali Pasquale Crisci e Olga Diana.  Ha aperto la seduta la professoressa Balducci che ha posto l'accento sulla pari dignità tra l'educazione liceale e quella tecnico-professionale che rappresenta una ricchezza per il territorio e che, in quanto tale non può essere valutata solo in termini numerici. Ha evidenziato che, al contrario di quanto è stato diffuso con dati parziali, l'IIS De Franchis non è assolutamente sottodimensionato poiché tra gli iscritti ai corsi diurni dell'ITE e dell'IPIA e quelli al serale vanta circa 670 alunni ed ha colto l'occasione per invitare gli enti locali e le organizzazioni produttive a rilanciare gli istituti tecnici e professionali come del resto già  MIUR e Confindustria invitano a fare da anni sollecitando una maggiore sinergia tra scuola e mondo del lavoro. È intervenuto poi il consigliere Crisci che ha ribadito che la cultura e la scuola sono  diritti da garantire a tutti e che le istituzioni devono impegnarsi nella risoluzione dei problemi di una parte senza ledere i diritti di altri. I consiglieri Crisci e Diana hanno manifestato l'impegno a far sì che non venga attuato alcun dimensionamento, né revisione di plessi dell'IIS De Franchis paventati e proposti da qualcuno come soluzione alla carenza di aule del liceo "Galilei.  Ha chiuso l'incontro il dirigente dell'ISISS Matese, prof. Lombardi, che ha messo in evidenza in maniera molto chiara alcuni punti chiave della vicenda:
1. Fermi restando il diritto degli studenti a fare lezione in aule idonee e delle famiglie a scegliere la scuola che ritengono più adatta alla formazione dei figli, le istituzioni scolastiche da sempre sono invitate dalle circolari emanate dal ministero ad accettare le domande di iscrizione entro il limite massimo dei posti complessivamente disponibili definiti in base all'organico, al numero e alla capienza delle aule. Accettare iscrizioni in numero superiore alla capienza o continuare a chiedere nuovi indirizzi in presenza di criticità di capienza certo non risponde a queste prescrizioni.
2. La disponibilità della dirigente Balducci nei confronti degli istituti del territorio in difficoltà per la mancanza di aule non è in discussione come dimostrano l'aver offerto alcune aule nella sede dell'IPIA di Alife già dal mese di settembre al liceo Galilei e, soprattutto, il fatto che dal 2014 le aule al secondo piano dell'edificio del De Franchis ospitano gli alunni dell'istituto agrario la cui sede è chiusa a seguito del terremoto del 2013 e per la quale, solo da questa settimana, sono iniziati i lavori di ristrutturazione che richiederanno due anni.
3. Non sussistono motivi per sottodimensionare, smembrare, spostare o creare disagi  a nessuno degli istituti in quanto essi hanno tutti le carte in regola, rispetto alla normativa vigente e ai limiti numerici imposti per i comuni montani come il nostro. Inoltre, in questo momento dell’anno scolastico, ad iscrizioni chiuse, si ritiene tardiva ed inopportuna qualsiasi nuova proposta diversa da quelle che nelle sedi e nei tempi giusti sono state vagliate.
Inoltre, contro tutto ciò che il buon senso e la norma suggeriscono, lo si volesse fare sarebbe molto più logico e razionale costituire nel comune di Piedimonte un polo liceale, un polo tecnico e un polo professionale, come da proposta presentata a settembre. Questo rientrerebbe nella logica e nello spirito della riforma Gelmini dell'istruzione superiore e garantirebbe unitarietà nei saperi tecnico-professionali e un reale aggancio alla realtà produttiva del territorio. Alla riunione erano presenti anche i rappresentanti degli alunni e il personale Ata dei due istituti che, all'unanimità, insieme ai docenti hanno approvato un documento che sarà inviato all'ente provinciale e regionale deputati a porre finalmente, si spera, la parola fine a questa vicenda che, pur coinvolgendo delle agenzie educative, in alcuni momenti di educativo ha avuto ben poco.
Pietro Rossi


A CASTELLO DEL MATESE L’ASSOCIAZIONE “LE DUE TORRI” SI PREPARA ALLE PROSSIME ELEZIONI AMMINISTRATIVE


CASTELLO DEL MATESE - In vista delle elezioni amministrative di primavera, che vedrà protagonista anche la comunità di Castello del Matese, l’associazione LE DUE TORRI intende dare il proprio contributo cercando di costruire una lista alternativa a chi da quindici anni, ininterrottamente, amministra il nostro Comune. Siamo un gruppo di persone, ribadiscono in un comunicato i tre coordinatori dell’associazione Antonio Zappulo, Antonio Iuliano e Mario Mastrangelo,  che si prefigge di migliorare la qualità di vita delle persone e rendere Castello del Matese un luogo migliore. Ci piace pensare che al centro dell’azione politica sia protagonista il cittadino comune e non il politico di professione. I nostri principi discendono dalla Costituzione della Repubblica Italiana, dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e dal Codice Antimafia (I NOSTRI TRE CAPISALDI INDISSOLUBILI). E’ da tanto che ci guardiamo intorno e, come tanti nostri concittadini, ci chiediamo: com’è possibile lasciare in questo modo morire Castello? Sono almeno due decenni che l’incuria, l’indifferenza, la politica miope stanno accompagnando la nostra comunità in un vicolo cieco. Tutti commentiamo questo stato di degrado ma, a parte le solite critiche, nessuno si rimbocca le maniche per dare una mano con il proprio contributo. Per questo ci sentiamo, in qualche modo, corresponsabili di questo stato di cose, ma da oggi non vogliamo più essere coinvolti nell’assunzione delle responsabilità che hanno trasformato la nostra piccola comunità da riferimento turistico del Matese a moribondo paesello di collina, senza alcuna ambizione e senza futuro. Il tempo è scaduto. Non possiamo più aspettare. Vogliamo renderci promotori e garanti di un processo di rinnovamento e di rinascita della nostra comunità. Il nostro è un progetto politico, conclude il comunicato dei tre coordinatori, che nasce al di là delle appartenenze e del credo di ognuno di noi e di coloro che vorranno portare nuove energie. Per noi le differenze rappresentano occasioni di crescita e di confronto. Puntiamo ad avviare un cammino che possa portare Castello del Matese dove merita! Le idee di INCLUSIONE e CONDIVISIONE guideranno questo processo ed insieme saremo protagonisti di questo cambiamento.
Pietro Rossi