CAIAZZO - “In piena
emergenza Covid-19 e a seguito dei primi contagi registrati presso l’Asl di
Caiazzo, il Direttore Sanitario rilevava che i locali interni non erano
sufficientemente idonei ad assicurare le distanze di sicurezza imposte dai DPCM.
Per questo motivo, e nel silenzio totale della nostra amministrazione, la
distribuzione dei farmaci del Distretto Sanitario 15 veniva trasferita presso
la farmacia del Presidio Ospedaliero di Piedimonte Matese. Naturalmente questa ridislocazione
ha determinato non pochi disagi, non soltanto per i nostri concittadini, ma
anche per quelli provenienti dai comuni limitrofi che hanno dovuto affrontare
spostamenti su più lunga distanza e numerose file, causate dell’aumento
considerevole dell’utenza presso la farmacia di Piedimonte, rispetto alle
ordinarie presenze”. A dichiararlo il gruppo consiliare di Caiazzo Bene
Comune che denuncia l’immobilismo dell’amministrazione comunale caiatina. “E
cosa ha fatto il Sindaco di Caiazzo? Anziché trovare da subito una soluzione
alternativa dove sistemare la farmacia ha pensato bene, non sappiamo in base a
quali concessioni atteso che i DPCM non distinguevano tra sindaci e comuni
mortali, di andare su e giù da Piedimonte Matese (quando potevano farlo
tranquillamente gli operatori del Servizio Civile) a fare, per quanto si dice,
il corriere e portare i medicinali, speculando con la sua carenza e la sua
inerzia sulle necessità dei cittadini. E con tanto di selfie sorridenti”,
denunciano i consiglieri di minoranza Michele Ruggieri, Marilena Mone e Mauro
Carmine Della Rocca. “Dopodiché anche il 118 veniva stato trasferito e sempre
la Direzione Sanitaria chiedeva al Comune di Caiazzo di trovare una soluzione
adeguata. A causa del silenzio totale da parte dell’Amministrazione Comunale,
altri sindaci del Distretto 15 presentavano la propria candidatura ad ospitare
il servizio di emergenza, offrendo delle valide soluzioni strutturali
alternative. Soltanto a questo punto, dopo un accorato appello della
Direzione Sanitaria, finalmente il nostro Stefano Giaquinto si è svegliato dal
torpore indotto dai selfie e ha cominciato a cercare una soluzione indicendo un
bando con il quale venivano accennati i requisiti strutturali e nulla veniva
detto circa le condizioni economiche offerte per ospitare il Saut. Noi
consiglieri di minoranza chiediamo al Sindaco che cosa intenda fare per
risolvere questo problema. La sistemazione presso i locali del plesso
scolastico “Pier delle Vigne” del Rione Garibaldi (come da ordinanza odierna),
rappresenta solo una sistemazione provvisoria di 10 giorni”, continuano i
rappresentanti dell’opposizione che poi interroga il primo cittadino: “Perché, caro Sindaco, siamo arrivati a questo?
Eppure lei ha avuto anni per risolvere il problema in maniera adeguata, non
provvisoria e senza affanni, senza dover intervenire in piena emergenza e con
la Spada di Damocle sulla testa con il rischio di poter perdere anche questo
Servizio essenziale per la comunità. Stiamo ancora metabolizzando il
trasferimento a Ruviano della caserma dei Carabinieri. Di cos'altro Caiazzo si
deve ancora privare? Non si poteva individuare una soluzione nel centro storico
in modo da garantire movimento ad un nucleo abitativo ormai in agonia? E i
soldi per il campo di calcio di Ss. Giovanni e Paolo (550 mila euro) che lei
sindaco ha previsto di buttare in un pozzo senza fondo, perché tale è quella
struttura mai entrata in funzione, non potevano essere impiegati per ultimare i
lavori dell'ex macello per ospitare gli ambulatori e il servizio 118? Troppa
lungimiranza dice? Forse è vero. Torni pure a piantare gerani”, concludono Ruggieri,
Mone e Della Rocca.