Ogni persona con disabilità vive ogni giorno situazioni di ordinaria e
straordinaria discriminazione. Le nostre città e i nostri paesi, i nostri
servizi pubblici e privati e la nostra stessa vita sociale sono contraddistinti
dalla presenza pervasiva di "barriere comportamentali e ambientali"
che limitano la libertà delle persone con menomazioni. Le barriere possono
essere molto evidenti, come quelle architettoniche, o molto nascoste, come i
pregiudizi, ma sono comunque loro a causare la riduzione della vita sociale
delle persone con disabilità. Con il Centro di Tutela e Antidiscriminazione Ci
Sono Anch’Io, CITTADINANZATTIVA in collaborazione con la COOPERATIVA
SOCIALE NUOVI ORIZZONTI ONLUS, mette a disposizione delle persone con
disabilità, dei loro familiari e delle loro organizzazioni, uno strumento
concreto di difesa legale dei propri diritti. Una possibilità per contrastare e
ridurre le forme di discriminazione, che ancora oggi rendono difficile la vita
di tante persone. Sin dalla sua nascita, CITTADINANZATTIVA ha affiancato
all'attività di rappresentanza politica e sociale, tipica delle associazioni,
un'attività di tutela legale a disposizione delle persone con disabilità. In
questi lunghi anni il lavoro del Servizio Legale CITTADINANZATTIVA ha fatto
parte, accompagnato e sostenuto lo sviluppo della rete associativa e la
diffusione della consapevolezza dei diritti delle persone con disabilità. Negli
ultimi anni l'attività complessiva di CITTADINANZATTIVA ha assunto un carattere
sempre più antidiscriminatorio così come la competenza del Servizio Legale. In
questo contesto nasce l'idea di dare vita al Centro di Tutela e Antidiscriminazione
come evoluzione del Servizio Legale ma con una idea differente. Il Centro di
Tutela e Antidiscriminazione, per sua natura, ha come oggetto del suo lavoro la
tutela dei diritti della persona con disabilità ma inserita nel suo contesto di
vita sociale, per poter sempre mettere in relazione una situazione di disagio
con le barriere che la determinano. Un Servizio che si occupa di contrastare,
attraverso un'attività legale, tutte le barriere, sia quelle già oggi
sanzionate dalla legge, che quelle che sono ancora, e per il momento, meno
riconoscibili. Possono rivolgersi al Centro di Tutela e Antidiscriminazione Ci
Sono Anch’io, le persone con disabilità che si ritengono vittime di
discriminazione o ogni altra persona che ritenga di essere testimone di una
situazione di questo tipo: in particolare, non solo familiari, colleghi di lavoro,
volontari, operatori. Gli operatori del Centro di Tutela e Antidiscriminazione
Ci Sono Anch’Io sono disponibili a rispondere alle richieste di informazione e
consulenza, che potranno essere rivolte loro telefonando martedì e giovedì dalle
17.00 alle 19.00 o inviando una e-mail a: antidiscriminazione.campania@cittadinanzattiva.it.
A tutte le persone verrà offerta una prima informazione e consulenza: nel caso
la situazione verrà considerata come una discriminazione fondata sulla
disabilità verrà presa in carico dal Centro. Il Centro offre ascolto,
informazione e consulenza alle persone con disabilità vittime di
discriminazione; presa in carico stragiudiziale per contrastare le situazioni
di discriminazione fondata sulla disabilità; sostegno a ricorsi
anti-discriminatori che potranno coinvolgere direttamente anche CITTADINANZATTIVA
e svolge attività di formazione e ricerca legale e supporto alle iniziative
legali delle associazioni. CITTADINANZATTIVA sta avviando una serie di accordi e
collaborazioni con altre realtà per poter svolgere al meglio il proprio
compito. È possibile avvalersi anche di servizi CAAF per la migliore gestione
di richieste inerenti questioni di carattere fiscale. Analogamente con servizi di patronato per la
risoluzione di problematiche concernenti le pratiche di invalidità o di altre
forme di certificazioni. Le iniziative
del Centro di Tutela e Antidiscriminazione Ci Sono Anch’io potranno fare conto sul riconoscimento in corso di CITTADINANZATTIVA
come soggetto legittimato a proporre ricorsi a tutela delle persone con
disabilità, vittime di discriminazioni ex Legge 67/2006 e come “antenna” per
UNAR, Ufficio Nazionale Antidiscriminazione.
Pietro Rossi